giovedì 31 dicembre 2015

10 ricette per fare il giro del 2015

Il pomeriggio del 31 dicembre è, da che ne ho memoria, un momento particolare, forse il più malinconico dell’anno. Anche senza star lì a fare bilanci, a passare in rassegna i 12 mesi che stanno per concludersi, è inevitabile volgere uno sguardo – seppur distratto – a quanto ci lasciamo alle spalle. Un anno fa scrivevo in queste ore un post fatto non di buoni propositi ma di molta energia. Il 2015 non è stato nelle sue pieghe e appuntamenti più importanti esattamente come lo immaginavo, ma si chiude lasciandomi la percezione di aver seminato cose buone.

Del tanto lavoro, degli sforzi, delle rinunce e delle gioie non è immediato vedere i risultati. Per cui vi auguro e mi auguro per l’anno che inizierà tra poche ore di concretizzare i vostri sogni o semplicemente di riuscire ad aprire davvero gli occhi, realizzando che probabilmente il grosso l’avete già fatto senza nemmeno accorgervene lungo il cammino.
Ieri ho sfogliato le pagine del blog (si potrà dire sfogliare di uno spazio virtuale?) e in ogni ricetta, in ogni riga ho ritrovato me stessa. L’ho considerato come un buon risultato. È poco? No, è quel tanto che oggi mi fa dire per una volta brava.

Ho scelto così 10 ricette del 2015 da portare nel 2016 perché sono buone, sono belle e rappresentano il mio intendere la cucina come luogo di piacere, condivisione e crescita. Tre elementi, questi ultimi, che mi auguro riempiano il 2016 della mia famiglia.
Adesso via con il giro del 2015 in 10 ricette e buon anno nuovo a tutti voi!
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Sono un’onnivora con una spiccata inclinazione per le verdure, che si riflette naturalmente nelle ricette che propongo. Per festeggiare i 5 anni di blog quest’anno ho infornato una torta verde con fave ed erbette...

giovedì 24 dicembre 2015

Regali di Natale: "cose piccole"

È la Vigilia di Natale!
Siete trafelati tra preparativi per la cena e la corsa agli ultimi regali o, invece, trascorrerete le prossime ore in tutto relax perché avete già pensato a tutto? Spero che, in ogni caso, possiate passare dei giorni di festa il più possibile sereni e in buona compagnia. Se, come nel caso della mia famiglia, avete dei bambini saranno senz’altro dei giorni ancora più speciali grazie al loro entusiasmo contagioso.
Il mio ultimo post dedicato alle idee regalo è tutto dedicato ai più piccoli di casa: se siete ancora indecisi su cosa Babbo Natale e le sue renne lasceranno sotto l’albero stanotte date un’occhiata alle proposte che ho trovato per i piccoli foodie e correte a fare shopping!

Tanti auguri di cuore,
Claudia

1. Ristorante parigino - Lego® 
Grazie a minichef (e alla sua sfrenata passione per i Lego Star Wars) ho riscoperto l’amore per i mattoncini più famosi del mondo. Il sito Lego invita a sognare a occhi aperti e a compilare una letterina per Babbo Natale praticamente infinita. Il mio colpo di fulmine, che sono sicura piacerebbe tantissimo anche a tanti bambini, è il Ristorante parigino. Un edificio in perfetto stile francese, curato in tutti i dettagli, con cui passare ore e ore a giocare. Il fiore all’occhiello, naturalmente, è una fornitissima cucina, con piastrelle blu e bianche e stoviglie. Speriamo che Babbo Natale legga il mio blog… ;-)
Prezzo €149,99

2. Set picnic creativo - Lego® Duplo® 
Mattoncini anche per i bimbi più piccoli? Certo! Trovo che siano un gioco stimolante per la loro fantasia e necessità di fare esperienza con materiali, forme e colori diversi. I Duplo sono pensati proprio per i bambini di età compresa tra 2 e 5 anni e, tra i tanti, io sceglierei questo set per picnic con tanti mattoncini per preparare panini, hamburger e snack!
Prezzo €29,99

3. Bicchieri Circus - Rice 
Stare a tavola, anche per i bimbi, dovrebbe essere un piacere e per rendere più divertenti i momenti trascorsi insieme attorno a un tavolo perché non scegliere stoviglie pensate proprio per loro? I bicchieri Rice della linea Circus sono allegri, sicuri (la melamina resiste alle cadute accidentali che con piccoli commensali sono inevitabili) e colorati, impossibile non piacciano! 
Prezzo singolo bicchiere €5,30 
Prezzo Set 6 bicchieri piccoli € 31,50

lunedì 21 dicembre 2015

Regali di Natale: "cose belle"

Non so voi, ma per me i giorni di festa sono ideali per coltivare le proprie buone abitudini. Nel mio caso ciò vuol dire, naturalmente, dedicarsi con calma ai passatempi culinari, passare più tempo con la mia famiglia, coltivare hobby più o meno creativi, ma soprattutto avere tempo per prendermi cura di me. Sarà l’età, sarà che sono nata vanitosa, sarà che quando entro in profumeria provo l’istinto di acquistare tutto…
Tra i regali di Natale che vi consiglio non potevano mancare le “cose belle”: oggetti per coccolarsi un po’ che hanno un’anima food (perché anche per creme & co. gli ingredienti sono importantissimi!) o cose che hanno un’anima bella, progetti di persone che stimo e che portano avanti idee interessanti.

Piccoli regali che faranno felici gli amanti della bellezza a 360°.
1. Grapefruit&Ginger: lozione mani e corpo e gel esfoliante al pompelmo e zenzero - SBC 
Mettete pompelmo e zenzero in una crema per il corpo e otterrete il prodotto giusto per iniziare la giornata con una vera sferzata d’energia, un toccasana nelle giornate invernali in cui ci si sveglia un po’ mogi e c’è davvero bisogno di un aiuto per uscire di casa con la carica necessaria! Questo kit Grapefruit&Ginger di SBC, in vendita su QVC Italia, contiene un gel esfoliante per il corpo, per rimuovere delicatamente le cellule morte lasciando la pelle liscissima, e una lozione mani e corpo, idratante e profumata, che si assorbe velocemente ed ha una texture fresca e piacevole.
Prezzo € 39,75

Camilla, meglio nota in rete come Zelda was a writer, è una fucina d’idee, una donna che conosco e ammiro da anni perché i suoi progetti sono intelligenti e diffondono positività e bellezza (direi che ne abbiamo tutti bisogno in dose quotidiana). La sua ultima creatura è la realizzazione di un sogno, è La Cartoleria di Zelda was a writer che lei stessa definisce un luogo non luogo, ostinatamente analogico e in perenne ritardo sui tempi (ma – posso confermare - non sulle spedizioni).
Per il 2016 ho deciso di supportare il suo sogno, regalandomi un sorriso ogni volta che aprirò l’agenda: ho acquistato una #365di, l’agenda disegnata e realizzata da Camilla. Per me ho scelto quella a fiori, ma nello shop la trovate anche nelle versioni nera e grigia.
Prezzo €30

3. …zzi miei pochette - Funky Mama 
Altra donna ad alto tasso di creatività e testardaggine è Justine. Funky Mama, Strafi e creatrice di una linea di accessori, nata per realizzare la sua idea originaria di creare La Bag perfetta che rispondesse al 100% alle esigenze di donna e mamma sempre in movimento e in equilibrio tra stilosità e praticità. Nel suo shop troverete anche le …zzi miei, pochette di pelle made in Italy nate per contenere gli effetti molto personali che ogni donna ha in borsa. L’accessorio perfetto per le amiche del cuore.
Prezzo €44

giovedì 17 dicembre 2015

Ricette per Natale: crostata salata alla zucca

C’è una nonna dalla parti di Palermo (che poi sarebbe anche una mamma ma da 5 anni forse ha cambiato irrevocabilmente status) che in questi giorni è impegnata in un importante conto alla rovescia. A dir la verità ha iniziato a farlo a fine Ottobre e da allora è piuttosto indaffarata: immagina giornate di festa, pomeriggi di gioco, passeggiate e manicaretti da preparare. 

Tutto merito di uno scricciolo biondo alto 110 centimetri che sabato, dopo il concerto scolastico di Natale e un risveglio all’alba che metterà a dura prova tutta la famiglia, atterrerà a Palermo per le lunghe vacanze natalizie. 
Anche il piccolo non è da meno; per essere all’altezza della nonna ogni mattina a colazione domanda è oggi che partiamo? Ha già scelto due giochi da mettere in valigia e scritto una lettera a Babbo Natale con dettagliate istruzioni di viaggio. Sia mai che le renne si confondessero nel raggiungere la Sicilia…

lunedì 14 dicembre 2015

Regali di Natale 2015: "cose buone"

Natale è, anche, piacere di ritrovarsi con i parenti o con gli amici che consideriamo una seconda famiglia. Condividere momenti speciali, trascorrere insieme ore (e ore, e ore…) in cucina o attorno a un tavolo. Non sarebbe Natale senza i piatti della tradizione e quei rituali che si ripetono, piacevolmente immutati, anno dopo anno.
Oggi vi lascio le mie idee regalo per “cose buone”, da donare o mettere in tavola nei giorni di festa per gustarle con chi amiamo.
1. Edda Bianco Salento IGP - Cantine San Marzano 
Un vino al femminile - Edda significa Lei in dialetto - che è stato immaginato proprio come un’elegante donna del Sud, in un contorno di pietra bianca e barocco salentino. È un bianco opulento, importante, adatto all'invecchiamento, ottenuto da uve autoctone. Il 2014 è la prima annata e per questa prima vendemmia sono state prodotte solo 4667 bottiglie, numerate sul retro. Un regalo speciale da fare e magari conservare per un’occasione importante. 
Prezzo consigliato € 15


2 e 5. Bûche de Noël e Renna di cioccolato - Pascal Caffet 
In Francia non è Natale senza Bûche de Noël e quest’anno - fidatevi - insieme ai nostri tradizionali dolci delle feste lanciatevi nell’assaggio di queste bellissime e buonissime creazioni. La Maison Pascal Caffet è conosciuta per il pregiato pralinato e per le creazioni di alta pasticceria (il suo fondadore è stato anche Meilleur Ouvrier de France Pâtissier). In Italia li trovate a Torino e Milano e potrete scegliere quale specialità portare a casa: le bûches sono proposte in 4 varianti e anche in monoporzione (le bûchettes), io vi consiglio la “Impériale de Madagascar” a base di mousse al cioccolato nero, crème brulée alla vaniglia e tanti altri strati di dolcezza da scoprire cucchiaio dopo cucchiaio! Se volete fare un piccolo regalo dolce ci sono anche Babbo Natale, l’albero di Natale e la renna di cioccolato al latte Costa d’Avorio 40% con cuore pralinato alle nocciole del Piemonte. 
Prezzo Bûches grandi € 39, Bûchettes € 5,50 
Prezzo Renna € 14,00

lunedì 7 dicembre 2015

Ricette per Natale: lo sfincione palermitano

Quando ricevo in regalo una ricetta sono sempre molto felice ed entusiasta. So che a volte le ricette sono più preziose dei gioielli, specie nel caso in cui siano un patrimonio di famiglia e nascondano, dietro una lista d’ingredienti all’apparenza comuni, numerosi ricordi condivisi, mani che lavorano all’unisono, momenti speciali. Mi entusiasma talmente tanto poter entrare in punta di piedi in quest’intimità che voglio subito mettermi all’opera e cucinare.

Mancano poche settimane a Natale e, complice la partenza per Palermo che si avvicina sempre di più, sto già pensando a come saranno quei giorni e, inevitabilmente, a cosa cucineremo per celebrare questa ricorrenza. Immersa nei miei pensieri qualche giorno fa ho mandato un sms a un’amica: tua mamma come fa lo sfincione?

venerdì 4 dicembre 2015

Regali di Natale 2015: "cose utili"

Il weekend alle porte darà il via ufficiale al periodo prenatalizio e… alla corsa ai regali! 

Ho pensato così di raccogliere alcune idee a tema food per aiutare quanti tra di voi siano in cerca della giusta ispirazione per dei doni con un unico denominatore comune: l’amore per il cibo! 
Iniziamo oggi con le “cose utili”, oggetti che possono davvero dare una mano in più in cucina, risolvendo piccoli e grandi problemi. Spero possano essere consigli graditi, scrivetemi per qualsiasi domanda, sarò felice di aiutarvi nel vostro shopping. 


1. Cuoci Pane in cassetta - Emile Henry 
Fare il pane in casa è un’abitudine che si sta diffondendo tantissimo. Un po’ antistress, un po’ recupero di tradizioni di famiglia, l’importante però è avere gli strumenti giusti per preparare un pane da fare invidia al fornaio sotto casa! Se, in particolare, vi dilettate a sperimentare impasti più morbidi, a base di farine come quelle integrali, di castagne, lino, ecc., avrete bisogno di uno stampo che aiuti il pane a crescere e cuocere correttamente in forno. Il nuovo Cuoci Pane in cassetta di Emile Henry è stato pensato a questo scopo: è in ceramica refrattaria e i fori, sul coperchio e nella base, permettono di regolare al meglio il tasso di umidità in cottura per realizzare un pane croccante fuori e morbido dentro, senza dover aggiungere acqua nel forno. È grande 24x15 cm e disponibile in due colori (per Natale punterei senz’altro sulla tonalità di rosso “Grand Cru”).
Prezzo consigliato € 69,90 

2. Pentola Accademia - Lagostina 
Se volete fare un regalo importante, a una persona speciale che ama cucinare o a una coppia che ha da poco messo su casa, la scelta giusta è una pentola di quelle solide ed eleganti, come Accademia. La linea di pentole Lagostina, infatti, unisce a queste caratteristiche una tecnologia importante: ha fondo Lagoplan® a 3 strati e struttura 3ply, ossia un corpo a 3 strati in acciaio-alluminio-acciaio che assicura una perfetta e omogenea diffusione del calore dal fondo lungo tutta la superficie della pentola. Inoltre quest’anno Lagostina ha pensato una promozione speciale durante il periodo natalizio: fino al 31 dicembre 2015 sarà valido uno sconto del 35% sull’acquisto di un prodotto delle linee Accademia e Melodia.
Prezzo a partire da € 184,30 

lunedì 23 novembre 2015

#ricettedellunedì: pollo croccante al sedano

Nel mondo ideale i weekend sono fatti per dormire, leggere, fare passeggiate, vedere amici, mangiare, provare nuove ricette, infornare dolci e gustarli in compagnia, preferibilmente bevendo una fumante tazza di tè. Nel mondo reale, però, i weekend non durano più di 48 ore e bisogna farci stare dentro un po’ tutto, da bravi equilibristi.

Sabato e domenica scorsi noi, eccezionalmente in formazione completa grazie a un provvidenziale riposo dello chef, abbiamo: dormito, passeggiato, lavorato, preparato una pasta al tonno per il pranzo del sabato alle due e mezza (facciamo quasi tre), partecipato a una festa di compleanno a tema Frozen dalla quale minichef è uscito affermando “La mia torta quest’anno la voglio nera, con Darth Vader in cima e con i cristalli. Neri” (ho tre mesi di tempo per lavorarci sopra…), ci siamo concessi una cena fuori a due dopo almeno sei mesi, abbiamo mangiato il tiramisù preparato dallo chef mentre io e minichef addobbavamo casa e decoravamo l’albero di Natale. Insomma, non si può dire che ce ne siamo stati con le mani in mano.

venerdì 13 novembre 2015

Corn bread (e grazie…)

Mancano meno di due settimane al Thanksgiving e, anche quest’anno, ho deciso di fare qualcosa (devo ancora esattamente decidere cosa/come).
Stamattina, mentre iniziavo a pensare a menù, decori e inviti mi sono chiesta: quante volte al giorno dico grazie? Ma non quei grazie pronunciati automaticamente, bisbigliati pensando ad altro. Parlo dei grazie veri, carichi di riconoscenza e consapevolezza, dell’importanza che diamo alla persona che ci sta di fronte.

- Hai ringraziato?
- Si dice sempre grazie.

Quante volte ripeto queste frasi a minichef…
Vorrei dargli davvero il buon esempio e, senza attendere un giorno specifico, dire i miei grazie quotidianamente, a partire da adesso.

lunedì 9 novembre 2015

#ricettedellunedì: vellutata di zucca con gamberi alla paprika

Il lunedì è il giorno peggiore per la mia cucina, quello in cui più facilmente mi rifugio nella consolazione di una pizza consegnata a domicilio (che maledirò tutte le volte che dovrò alzarmi durante la notte alla disperata ricerca d’acqua) o vado in perlustrazione nel freezer, alla ricerca di un aiuto che mi auguro la me stessa saggia abbia congelato qualche mese prima.

I possibili scenari del lunedì sono due:

- non abbiamo fatto la spesa durante il weekend e la dispensa è una landa desolata: ciò accade perché lo chef di solito lavora il sabato e la domenica, quindi rimandiamo le compere alimentari a un giorno infrasettimanale. Scelta saggia perché evitiamo di ritrovarci in mercati e supermercati affollati ma che comporta un’improvvisazione di cene e pranzi non da poco. Di solito, mi rifugio nelle lenticchie: buone, veloci da preparare e immancabili in grandi quantità nella nostra cucina.

- dispensa piena, voglia di mettersi ai fornelli latitante: capita che di lunedì il frigorifero trabocchi di verdure di stagione, che ci sia perfino un trancio di pesce fresco in attesa di trasformarsi in una succulenta cenetta, ma che la sottoscritta, dopo una giornata faticosa suggellata talvolta dai piccoli capricci di minichef, di tutto abbia voglia fuorché di esprimere il meglio di sé nei metri quadri della cucina.

mercoledì 28 ottobre 2015

I compleanni sono fatti per farsi un regalo, e per gli éclairs

Sabato scorso ho compiuto 35 anni e, sinceramente, non è che stessi lì ad aspettare con trepidazione l’arrivo del 24 ottobre. Capitano gli anni in cui la voglia di festeggiare è ai minimi storici e forse il 2015 era il mio anno da compleanno in sordina. Possibile che fosse colpa del lustro, la sensazione di essere arrivati a un traguardo intermedio, la perfetta metà di un decennio importante, e quel fare bilanci, darsi da soli giudizi che credo sia spontaneo quando rimuginiamo tra di noi valutando cosa abbiamo fatto, i traguardi raggiunti e la strada che abbiamo davanti. 

Per i trent'anni, cinque anni fa, scrivevo su queste pagine di futuro e cambiamenti (il più grande di tutti era già nella mia pancia, altri - inaspettati come il rientro in Italia - sarebbero arrivati da lì a pochi mesi) e celebravo con il boeuf bourguignon di Julia Child.
Sabato invece per colpa dell’umore ballerino non avevo per nulla voglia di cucinare, meno che meno di mettermi a preparare un brasato, o una torta.

domenica 11 ottobre 2015

Appuntamento a Host 2015

Pane, pizza, pasta. Se come me siete degli estimatori dei carboidrati, se tempi di lievitazione, forza della farina, idratazione sono argomenti che vi affascinano e spingono a cercare sempre nuove informazioni, prendete l’agenda e segnate queste date.

Dal 23 al 27 Ottobre, infatti, si svolgerà a Milano Host, la manifestazione internazionale dedicata al mondo della ristorazione e dell’ospitalità che è giunta quest’anno alla trentanovesima edizione. Saranno tanti i temi esplorati da aziende e operatori del settore nel corso dei numerosi convegni, seminari e degustazioni che animeranno le giornate di fiera. 6 i settori protagonisti nei 14 padiglioni: Ristorazione Professionale, Gelato/Pasticceria, Caffè/Tea, Bar/Macchine caffè/Vending, Arredo e Tavola e, appunto, Pane/Pizza/Pasta.

Ho studiato attentamente il programma per organizzare al meglio la giornata che passerò a Host e ho già segnato alcuni appuntamenti interessanti che credo tracceranno il futuro di un settore in continua evoluzione, caratterizzato da una costante ricerca della qualità e di nuove tecniche di lavorazione, cottura e conservazione; settore attorno al quale ruota anche in Italia un’importante fetta della ristorazione moderna (perché parlare di “semplice” pizza è oramai riduttivo).

giovedì 8 ottobre 2015

Galette integrale alle mele e pesche per un Ottobre di nuove abitudini

Ottobre è il mese che preferisco, è il mio mese.

La prima ragione di questo idillio è anagrafica: ci sono nata e il compleanno riesce, di solito, a rendere i 31 giorni ottobrini più belli.
Ma di Ottobre, più di ogni altra cosa, mi strega l’atmosfera. Se Settembre è strascico d’estate e spirito di ripresa (che fa spesso rima con fatica) e Novembre è freddoloso e un po’ di corsa perché “presto che è già Natale”, Ottobre ha invece li ritmo giusto per me.

Le giornate, è vero, sono già più corte, ma certe mattine hanno il cielo terso di un azzurro così intenso che bisogna solo avvolgersi in un maglione (quello che indipendentemente dalle stagioni è sempre a portata di mano in un angolo del nostro armadio) e uscire a camminare.
Ci sono le foglie arancioni che scricchiolano sotto le scarpe con la para, i primi collant colorati da indossare, le tisane che scaldano le mattine al computer o le serate sul divano. E non ho nemmeno iniziato a tessere le lodi della zucca…

mercoledì 30 settembre 2015

Solo cose buone: tortino di verdure al Casera

Ci sono espressioni che ti entrano in testa senza accorgertene, solitamente perché le senti dire agli altri e un giorno, nel bel mezzo di una discussione o mentre sei intento a digitare su una tastiera, saltano fuori quasi a tua insaputa.

Solo cose buone.

Non ho davvero idea di quando per la prima volta ho letto queste tre parole usate così, anzi tutte unite senza spazi. È un hashtag e probabilmente il fatidico primo incontro è stato su instagram, come didascalia alla foto di una torta o di un appetitoso piatto di pasta. 

Mi piace #solocosebuone perché è positivo, non lascia spazio a sapori sgradevoli, include tutto il buono che c’è e che non necessariamente va cercato in astrusi esperimenti culinari, ma al contrario è facile ritrovare in un biscotto, nel profumo del sugo che sobbolle sul fuoco, nella tazza di caffè caldo la mattina. Stamattina questo #solocosebuone mi è tornato in mente per due motivi.

lunedì 21 settembre 2015

Plumcake marmorizzato al tè verde e cioccolato bianco

Sapete che iniziare la settimana facendo una torta al cacao è un ottimo antidoto a stanchezza e malumori? Non ci credete?
Il plumcake marmorizzato che vedete in foto è andato in forno giusto una settimana fa, l’abbiamo preparato insieme io e minichef ed è stata l’attività che ci ha risolto il pomeriggio.

Il lunedì è un giorno impegnativo per entrambi, accumunati da un fisiologico bisogno di sonno e dall’insofferenza ai risvegli imposti la mattina presto. Quindi dopo una giornata a scuola – con lui che deve ancora riprendersi dallo choc dell’ultimo anno di materna: niente più pisolino pomeridiano! – e la mia routine lavorativa, che mai come il lunedì richiede doti di diplomatico equilibrio, ci ritroviamo al pomeriggio con le facce un po’ stanche ma con ancora la voglia di combinare qualcosa insieme.
Lunedì scorso ci siamo dati alla pasticceria, ma non crediate sia sempre così, anzi. Di norma mi ritrovo con una spada di gommapiuma in mano a simulare arditi combattimenti jedi, altro che frusta e farina!

martedì 8 settembre 2015

Limonata alla menta, perché a Settembre seguo i miei gusti

Le valigie sono ormai nel ripostiglio e la scuola di minichef – siamo all’ultimo anno di materna! - è iniziata già da diversi giorni.
Settembre più che bussare gentilmente alla porta mi sembra si sia presentato in casa come un ospite inatteso al pranzo della domenica. Con un vassoio di paste in mano, certo, ma anche con la voce alta e quel pizzico d’invadenza che mette in tensione perfino la più esperta cuoca. 

Intorno a me è tutto un fioccare di buoni propositi espressi pubblicamente (chissà se per darsi la forza di andare avanti) o taciuti dai più riservati. Diete, nuovi sport, hobby originali da intraprendere non appena il calendario saluta agosto, agende che si riempiono di appuntamenti.
Dicono che Settembre sia il nuovo Capodanno e in effetti, sarà a causa della vita scolastica di minichef, anche io risento di questo stravolgimento dei mesi.

Vorrei evitare però di farmi trascinare passivamente dal sentimento diffuso di “corsa all’azione” che, seppur con le migliori intenzioni, devo ammettere mi genera un’ansia che… ciao.

martedì 18 agosto 2015

Cambio di programma

Troppo caldo, troppe poche persone, una Milano che - Expo o non Expo – è andata in vacanza svuotandosi moltissimo ed è faticosa, nonostante tutta la buona volontà, da vivere. Un marito cuoco che, agosto o non agosto, deve stare ai fornelli e un minichef ormai grandicello (inizio a domandarmi fino a quando potrò permettermi questo soprannome che gli ho affibbiato quattro anni fa…) che non può essere rinchiuso in casa a causa delle alte temperature.

E siamo di nuovo io e tu, proprio come 4 anni fa, a dover costruire un’estate a due. Solo che adesso i bisogni e le esigenze quotidiane di minichef sono più complessi di quando era neonato e quindi mi tocca sfoderare tutte le mie abilità d’improvvisazione.

Agosto 2015 è all’insegna dei cambi di programma: stiamo in città, anzi no che fa troppo caldo, potremmo ripartire a gambe levate per la Sicilia, meglio di no che le compagnie aeree ci spennano con i last minute, andiamo al mare con un’altra mamma, facciamo che invece si va alla ricerca del fresco in alta quota.

mercoledì 5 agosto 2015

Il gelo di mellone è il sapore della mia estate

I primi giorni in città dopo una vacanza sono sempre un po’ strani, io questa settimana mi sento frastornata, come se dovessi digerire il rientro, riabituare corpo e mente a ritmi che in realtà sono consueti ma che in sole due settimane ho dimenticato, persi tra un tuffo e un pranzo sotto l’ombrellone.
Non che la cosa riguardi solo me, tutto il contrario. Il mal di Sicilia affligge in egual misura, se non maggiore, anche chef e minichef, con quest’ultimo che si lascia in granitiche dichiarazioni del tipo: 
- io voglio andare a Palermo
- daddy portami dalla nonna

O mi pone quesiti dalla logica calzante e disarmante:
- ma se daddy deve lavorare, perché io e tu non siamo rimasti al mare?

Sentimenti di questa natura non possono essere contrastati, si tratta solo di trovare un modo per farli confluire in qualcosa di positivo, conservando per noi le emozioni felici che un luogo, una persona, una vacanza ci hanno regalato, cercando di tenere a bada malinconie e qualche lacrimone che può scappare.
L’antidoto alla tristezza che stiamo sperimentando in casa femme du chef prevede da circa una settimana una full immersion nei sapori siciliani, anzi palermitani (lo preciso prima di vedere scatenarsi orde di siciliani orientali – in primis la mia mamma!).

venerdì 31 luglio 2015

C'era una volta un biancomangiare… senza pensieri!

Giornata di partenze e arrivi, quella di oggi.
Trentuno del mese ed è pure venerdì, i presupposti per renderla l’inizio o la fine di qualcosa ci sono tutti.

Avvio di un viaggio, di una vacanza da tanto attesa, di settimane stacco da tutto e tutti per poi trovarsi a controllare compulsivamente il cellulare sulla spiaggia. Vi auguro, invece, di dimenticare il cellulare almeno per qualche ora, di aprire un libro nuovo, di restare sdraiati sul lettino sotto l’ombrellone senza fare nulla, passando i minuti semplicemente a guardarvi intorno, a origliare le conversazioni e le vite altrui.

Ultimo giorno del mese e fine delle vacanze per altri (inclusi chef, minichef e femme…). Valigie da disfare e quotidianità da recuperare con fatica perché, nonostante le migliori intenzioni, vallo a recuperare il buzzo buono quando attorno è tutto un fioccare di saluti e saracinesche che si abbassano.

A tutti, vacanzieri dal cuor leggero e cittadini un po’ corrucciati (inutile nasconderlo) in cerca di consolazione dedico la ricetta di oggi, una ricetta senza pensieri che spero vi porti leggerezza e dolcezza in quest’ultimo venerdì di luglio.

venerdì 24 luglio 2015

Estate 2015: le mie idee per lo shopping food

Com’è o come sarà la vostra estate?
Mare o montagna per le vacanze 2015?

Noi, per il secondo anno consecutivo, abbiamo optato per il mare palermitano e in questi giorni di grandissimo caldo stiamo beneficiando delle ferie in luglio dello chef. Arriverà agosto e ci sarà da affrontare il rientro in città proprio mentre tutti vanno via, ma per adesso è meglio non pensarci. Ora è solo vacanza, riposo, sole e quell’energia positiva che solo il mare riesce a trasmettere.

In sintonia con lo spirito felice e spensierato del periodo ho pensato di raccogliere in un post alcune idee per lo shopping food dell’estate. Ho scelto oggetti provati personalmente o che mi hanno colpito navigando in rete e girando per i negozi, il cui trait d’union è senz’altro il colore e l’allegria. Piccoli o grandi accessori che spero vi piacciano e possano essere utili suggerimenti per i vostri acquisti prima della partenza, per un regalo da fare o da farvi (del resto l’estate è la stagione perfetta per essere indulgenti con se stessi e premiarsi un po’, non trovate?).

venerdì 17 luglio 2015

Mezze penne rigate con sugo di ciliegino e zucchine bianche

Il mio abbraccio, che quando eri neonato era culla, conforto nelle notti agitate, tranquillità di un respiro condiviso.
Cappellino e crema solare, rincorrendoti sulla sabbia rovente perché sei sfuggente e mi tocca essere più cocciuta di te per acciuffarti e spalmarti per benino.
La mano stretta forte, guarda a destra, poi a sinistra prima di attraversare!.
La cintura del seggiolino in auto sempre allacciata.
Il lenzuolino fresco tirato su nelle notti estive per coprire un piedino penzolante dal letto.

Nei primi quattro anni da mamma la mia vita si è riempita di piccoli gesti per proteggerti, per rendere il mondo in cui ti muovi più sicuro, senza per questo privarti della possibilità di esplorarlo liberamente. Gesti nuovi che, pian pianino, sono diventati normalità o scelte già consolidate della mia vita “prima” che però adesso faccio con una nuova consapevolezza.

Quante ore ho passato a scegliere con la meticolosità degna di uno studio scientifico le verdure del tuo primo brodino o impegnata davanti a uno scaffale a leggere ingredienti, osservare etichette, forme e colori dei contenitori, scegliendo i sapori con cui riempire la tua vita.

sabato 11 luglio 2015

Expo 2015: i preferiti di minichef

A voler essere onesta, il titolo più appropriato per questo post sarebbe “Quel giorno che minichef mi ha sequestrata a Expo” perché è proprio così che è andata una decina di giorni fa. Non faceva ancora il gran caldo che adesso ci sta letteralmente cuocendo e l’entusiasmo manifestato dal piccolo di casa dopo la prima visita all’esposizione mi aveva convinta che l’inizio delle vacanze andasse incorniciato con una gita solo per noi due lungo il Decumano. Non mi sbagliavo, minichef è per natura curioso ed entusiasta e riportarlo a casa la sera è stato piuttosto complesso perché continuava a correre da una parte all’altra di Expo, fermandosi quando un oggetto lo incuriosiva o semplicemente per ballare nei padiglioni dove la musica intratteneva gli ospiti. È stata una bella giornata di complicità e condivisione in cui, a parte un paio di appuntamenti che avevo già fissato, mi sono lasciata guidare da lui.

Tornata a casa ho pensato che valeva la pena di condividere il suo punto di vista e alcuni dei suoi preferiti, almeno fino alla prossima visita.

giovedì 25 giugno 2015

Una pizza per l'estate (con verdure e burrata)

Buona estate minichef,
oggi finisce la scuola e da domani sarà vacanza, mare, estate.

Saranno risvegli meno concitati la mattina che mi regaleranno il tempo per stare un attimo in più a guardarti mentre dormi, sorprendendomi sempre per l'enorme spazio che le tue gambe lunghe occupano nel letto e per i piedoni, che lasci ciondolare fuori dalle lenzuola.
Potrò svegliarti io, rubando qualche mattina lo scettro della colazione al tuo daddy, giusto per deliziarmi con le tue guanciotte, morbide ancora come quando eri piccolissimo.
Avremo una lunga estate insieme noi due, dato che questo 2015 intenso ci ha leggermente scombinato i piani ma noi due - noi tre - sapremo organizzarci lo stesso.

Sarà Sicilia, saranno giornate con i nonni e tu hai iniziato già a contare i giorni che mancano alla partenza, a chiedermi tutte le sere “domani andiamo a Palermo?”, a scuola hai giocato all’aereo e portato i tuoi compagni giù giù, fino in Sicilia. Mantieni quest’entusiasmo, coltiva quest’amore, questa fascinazione e ricordamela tutte le volte che mi sentirai distante dalla mia terra o triste, o annoiata.

lunedì 22 giugno 2015

Di che gusto sei? #MapYourTaste


Ho sempre saputo di non essere una tipa dolce, al ristorante sono quella che rinuncia facilmente al dessert pur di non saltare l’antipasto e alla domanda “se fossi un cibo, quale saresti?” (inesorabilmente presente in tutte le interviste alle quali mi è capitato di rispondere) l’indecisione dura poco e solitamente mi trovo a scegliere tra una pizza e un piatto di pasta, tutta una questione di carboidrati insomma. Sono una donna salata e ho sempre attribuito questa predilezione alle origini siciliane che, nonostante la ricca tradizione dolciaria isolana, in me hanno lasciato indelebile l’amore per la rosticceria. Datemi un calzone, una pizzetta, un’arancina e mi renderete felice.

In realtà non mi sono mai chiesta più di tanto cosa potesse significare e non ho mai esplorato le precise sfumature verso cui le mie papille gustative mi conducono. Fino a quando, qualche settimana fa, sono stata invitata da Friends of Glass a Expo 2015 per una serata internazionale tutta dedicata al gusto, durante la quale si è parlato molto dell’importanza del sapore di cibi e bevande, della corretta conservazione dei cibi e di come questa influisca sulla salute. 
Proprio in quell’occasione ho risposto al test “Di che gusto sei?”, poche domande su cibi e bevande per scoprire che io, convinta di essere un “Salato”, ho in realtà un profilo “Aspro”.

mercoledì 17 giugno 2015

Merende di Giugno: crostoni con erbette e briciole di salsiccia

Giugno è un mese strano, lo penso da sempre ma specialmente da quando sono mamma. Le settimane che ci separano dalle vere vacanze e dalle atmosfere pienamente estive sono ancora numerose ma è come se nell’aria ci fosse già qualcosa che sa di partenze, pensieri leggeri e piedi nudi.

Sarà che con la fine delle scuole le strade si popolano di ragazze in sandali e gonne fiorite, saranno i costumi che ammiccano dalle vetrine o il grande caldo che in città mette tutti ko. Più probabilmente, e più realisticamente, questo anticipo d’estate è merito dei classici pensieri da genitore, alle prese con la fine dell’asilo e le tipiche conversazioni “Tu cosa fai? Li mandi dai nonni al mare? Ah, li hai iscritti al campo estivo”.
Giugno è il mese che tira i fuori i superpoteri delle mamme che in queste settimane raffinano l’antica arte dell’equilibrismo, nella fattispecie tra il lavoro dal ritmo immutato e quella gestione dei figli fatta di oratori, sacche intercambiabili per piscina/tennis/basket, numeri di telefono sui post-it, cappellini e crema solare sui sedili dell’auto.

giovedì 11 giugno 2015

Istantanee da Expo 2015

Sono stata a Expo, a dir la verità già diverse volte, ma ho aspettato un po’ prima di scriverne. Volevo lasciar decantare le sensazioni della prima visita e confermare (o smentire) le impressioni avute nel corso della mia prima full immersion.
Una sola giornata non basta a vedere tutto, anzi credo ne servano almeno 4 o 5 per poter affermare di avere visitato buona parte dell’esposizione. Ma in fondo non è tanto la quantità che conta (quanti padiglioni visitati, quanti assaggi, quanti chilometri percorsi) quanto piuttosto gli spunti e le piccole scoperte fatte passeggiando lungo il Decumano e nei padiglioni.

La prima volta, un paio di settimane fa, sono andata con Donata grazie all’invito di smartbox. Io, lei, un cofanetto e due macchine fotografiche per fermare in jpg le impressioni di Expo. Io ne ho brutalmente approfittato per farmi fotografare un po’ ovunque, vuoi mettere il lusso di avere qualcuno che riesce a inquadrarti perfettamente invece dei miei soliti maldestri tentativi di selfie? Il mio ego ne è uscito ringalluzzito, non posso negarlo.
foto di Donata Zanotti
Il mio consiglio, se volete approfittare davvero di Expo, è di non darvi obiettivi impossibili ma solo fissarvi delle piccola priorità. Leggete qualche articolo, ne sono stati scritti infiniti su riviste e blog, pensate quale paese vorreste assolutamente visitare il primo giorno. Sceglietene 2-3 al massimo e il resto verrà da sé. Preparatevi a fare code, ve lo avranno detto in tanti ed è vero, ma normalmente scorrono e in alcuni casi già mentre aspettate ci sono pannelli che anticipano i contenuti del padiglione o piccoli spettacoli ideati proprio per intrattenere i visitatori, come nel caso del Kazakistan che ha un palco sul quale si alternano musicisti, danzatori, cantanti.

giovedì 28 maggio 2015

I biscotti del semaforo, souvenir da Berlino

48 ore a Berlino: io, lo chef e minichef in viaggio per festeggiare, con altri parenti, un importante compleanno di famiglia. Forse non le premesse ideali per un’esplorazione approfondita della città, o per un viaggio come quelli che facevamo prima di diventare genitori, fatti di lunghe visite ai musei e passeggiate senza una meta precisa con il solo scopo di esplorare una città camminandole attraverso.

Viaggiare in tre è straordinario, obbliga a mettere da parte le guide e affrontare le giornate con un altro spirito, più vincolati da un lato (perché è innegabile che la soglia di stanchezza di un bimbo di 4 anni non è quella di un adulto) ma allo stesso tempo liberi di cercare nella città nuove prospettive, di rispondere a domande che da soli non ci saremmo posti, di trasformare fatti storici e politici in un racconto decodificabile da qualcuno che al momento quei fatti non li ha ancora studiati.

lunedì 4 maggio 2015

In tv con #DonnaModernaLive!

Qualche post fa vi parlavo di progetti nuovi e di tanto tempo passato in cucina. 
Non avevo specificato che a farmi compagnia, tra fornelli accesi e forno caldo, c’erano anche luci da set e un paio di telecamere sempre accese!
Ci siamo: oggi alle 19.45 su La 5 parte “Donna Moderna Live” un nuovo programma (per la precisione un lifestyle show) che porta in tv i contenuti del settimanale Donna Moderna che, sono sicura, conoscete anche voi. Conduce Lucilla Agosti e insieme a lei parleremo di moda, bellezza, cucina, arredamento, maternità, con un taglio moderno e raccontando le storie vere di donne normali, donne moderne per l'appunto.

E io? Beh, io ci sarò in veste di food coach! Cercherò di rispondere ai piccoli dubbi amletici che tutti, prima o poi, ci siamo posti in cucina e lo farò mettendomi all’opera. Niente teorie complicate ma le mani (letteralmente) in pasta: mi vedrete impastare, friggere, mescolare, assaggiare. 
Il tutto…. dalla cucina di casa mia!

sabato 2 maggio 2015

Centrifughe, influenze e pensieri di stagione

Prima o poi doveva succedere. Tira, tira e alla fine la corda cede (scaramanticamente preferisco evitare di pensare che si spezzi). Ho lavorato intensamente in quest’ultimo periodo, ma forse non più del solito, anzi trovo che quando si è alle prese con stimoli nuovi, nuove sfide, si tenda a sentire meno la fatica, a metabolizzare con estrema facilità gli extra che ci imponiamo. In certi picchi c’è così tanta adrenalina che basta lei a farci alzare a molla la mattina, a farci correre durante la giornata e a spingerci a dedicare ogni sera buoni venti minuti per pulizia del viso, creme e lozioni (l’adrenalina e una buona dose di spirito di mantenimento…).

Forse quello che più fiacca, e che nel mio caso debilita profondamente, è la tensione che viene da altro. Una persona cara che non sta bene, un battibecco non risolto, le febbri dei piccoli, le incertezze che minano desideri e progetti, le preoccupazioni negli occhi di chi amiamo. Piccoli elementi che cerco di ignorare o di farmi scivolare addosso ma da qualche parte si aggrappano e restano lì, silenti. 
A 34 anni non sono ancora brava nell’arte dell’impassibilità, anzi il mio stomaco che si contorce è il più efficace promemoria dei miei problemi, piccoli o grandi che siano. Dovrei ascoltarlo di più, respirare meglio e andare avanti sforzandomi di essere più leggera, per lo meno quando si può (e nella maggior parte dei casi si può, sono io che ingigantisco).
Poi ci sono fattori oggettivi di turbamento dell’equilibrio, tipo i virus che puntuali bussano alla porta di casa sottoforma di minichef, malato almeno una volta al mese, e a quelli è difficile resistere.

lunedì 13 aprile 2015

La semplicità di una torta tutta verde, 5 anni dopo.

Mai come in questo periodo trascorro le mie giornate in cucina. Da sola, per lo più, con la radio sempre accesa a tenermi compagnia e il cellulare che m’interrompe con l’sms di un’amica o con uno dei millemila messaggi quotidiani del gruppo famiglia che regala inaspettate perle di umorismo e saggezza a qualsiasi ora (chi l’avrebbe mai detto che nel 2015 avrei scoperto la vena comica di fratelli e genitori…).

Impasto, affetto, mescolo, appunto ingredienti, dosi e tempi su foglietti volanti che sono lo specchio fedele dei miei esperimenti. Alcuni lineari e dai pochi tratti decisi, altri pieni di asterischi, aggiunte e note. Sto leggendo tanto, studiando e provando. Ho un nuovo progetto in lavorazione (chi mi segue anche su instagram e facebook ha già potuto sbirciare dietro le quinte) di cui prestissimo potrò raccontarvi i dettagli e non vedo l’ora di condividere questa piccola gioia che nasce proprio su questa pagina, tra queste righe.

martedì 24 marzo 2015

Tarte tatin di finocchi al timo, l'onda verde continua

Mio padre afferma con decisione (e con tono vagamente da presa in giro) che presto mi trasformerò in una capra. Talvolta estende questa sua perentoria frase anche agli altri componenti della famiglia, raggiungendo i toni tipici del nonno-disperato-che-vede-l’amato-nipote-ingiustamente-vessato con “vorrai mica trasformare minichef in un vegetariano”?

Dite che forse ho esagerato con le verdure? In effetti ultimamente ci stiamo specializzando in pasti vari e variopinti a base di vegetali di ogni tipo, principalmente per contrastare gli effetti nefasti della mensa scolastica. Fatto sta che da qualche tempo se devo immaginare cosa portare in tavola, ma anche pensare a ricette per il blog o per altri lavori che richiedono le mani in pasta mi viene spontaneo partire proprio da broccoletti, patate, cicorino e chi più ne ha più ne metta.

giovedì 12 marzo 2015

Insalata di broccoletti e carote con semi di chia e vinaigrette all'arancia

Ai miei tempi non esisteva ma, in quest’epoca di genitori eccessivamente apprensivi, intolleranze alimentari e fobie uniformemente sparse tra la popolazione mondiale, pare che una scuola che si rispetti non sia tale senza un comitato mensa (o commissione mensa, immagino che la differente denominazione dipenda dal grado di fiscalità e severità della commissione stessa). 

Prima notiziona: lo chef è stato inserito di forza nel comitato mensa della scuola di minichef che, come forse ricorderete, non brilla per una proposta gastronomica sopraffina (ne parlavo qui). 

Seconda notiziona: lo chef è ancora vivo e vegeto nonostante la convivenza nel suddetto comitato con assortiti esemplari di mamme. Ci sono le logorroiche, che intasano mail e chat whatsapp con messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, ci sono le dirigenziali che prendono in mano le redini del problema con una verve che neanche un consiglio di stato. 

Ne ho sentite di peggio eh, la mia amica Francesca ha l’immensa fortuna di avere incontrato sul suo cammino i genitori reductariani. No, voi non volete sapere davvero chi sono i reductariani, perché poi vi chiedereste che mente perversa ha pensato di coniare una tale definizione e rimarreste senza risposta e senza più certezze nella vita.

giovedì 5 marzo 2015

Cose di Febbraio

Veloce e denso. Così è stato febbraio, senza che lo avessi pianificato e senza che avessi il tempo di fermarmi un attimo a prendere fiato. Con l’inizio di marzo però i ritmi si sono tranquillizzati ed eccomi qui.
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti voi che dopo la pubblicazione del post del Coq au Vin mi avete scritto, messaggiato, commentato, con parole piene di affetto e incoraggiamento. Fa sempre piacere, grazie di cuore.

giovedì 26 febbraio 2015

Quattro

Prima di venerdì scorso, quattro anni erano solo quattro anni.
Prima di allora, il numero quattro era piccolo, pari, il perfetto multiplo di due.
Ma venerdì scorso era il tuo compleanno e inaspettatamente mi hai fatto osservare quel numero in maniera differente.

Solo quattro anni ma sei una persona fatta e finita (oddio speriamo che ci siano ancora dei margini di malleabilità altrimenti vacci a convivere con un testone come te…). È tempo della prima bicicletta con i pedali, rossa fiammante come la desideravi tu e che i nonni con l’aiuto di papà hanno fatto materializzare per il tuo compleanno. Adesso te ne vai in giro spavaldo sul tuo bolide, per poi tirare fuori un’inaspettata tenerezza quando timoroso cerchi la mia mano perché non sei ancora padrone dei freni.

giovedì 29 gennaio 2015

Mi fido di te (e del coq au vin di Julia Child).

Tutti mi dicono che avere un marito cuoco sia la più grande fortuna che la vita potesse riservarmi e, ogni volta che sento pronunciare questa frase, sono quasi certa che il mio interlocutore m’immagini protagonista di una scena degna del “Pranzo di Babette” o di “Vatel”: a capotavola di un tavolo di legno talmente lungo da non riuscire a vederne il limite, imbandito con manicaretti dalle fogge stravaganti. Se potessi sbirciare nel pensiero degli altri, ci troverei senz’altro vassoi colmi di luccicanti arrosti di carne o alzate con torte di almeno tre piani, i cui decori di glassa bianca fanno impallidire le decorazioni barocche del Serpotta. Una scena che è una via di mezzo tra una cena alla corte di Louis XIV e un girone dantesco.

Nel quotidiano, tuttavia, la routine domestica (specialmente quella culinaria) mi riserva dinamiche molto differenti e ciò che l’immaginario altrui identifica come idillio non si avvicina nemmeno lontanamente alla realtà. 
Se chiudo gli occhi e penso a noi, al mio essere la moglie di un cuoco, vedo distintamente le nostre colazioni sempre in bilico tra il silenzio del sonno e la voglia di riempirle delle tante parole per cui è complicato trovare un altro momento, nelle giornate di orari strampalati che facciamo. Credo che lì, tra un caffè e una ciotola di cereali, risieda l’essenza della nostra famiglia.

lunedì 19 gennaio 2015

Madeleines cacao e vaniglia, la rassicurazione dei primi giorni.

A dispetto delle logiche post natalizie che prevedrebbero giorni, se non di vera e propria morigeratezza, quantomeno di minimo rigore alimentare, io da una decina di giorni farei incetta di burrosi biscotti, soffici torte, peccaminosi cioccolatini. E pensare che non mi definisco un’amante dei dolci, ai quali di norma preferisco più salate gratificazioni. Come vi ho detto tante volte, potrei mangiare pizza ogni giorno e privarmi della pasta è un sacrificio che ancora non mi sento pronta ad affrontare.

Eppure, nei primi giorni di questo 2015 che è iniziato un po’ diversamente da come immaginavo, continuo a cercare conforto nella morbidezza dei sapori dolci. Una cucchiaiata di gelato alla vaniglia guardando un film sul divano la sera o un cubetto di cioccolato al latte dopo il caffè di fine pranzo. C’è chi lo archivierebbe semplicemente come comfort food e in effetti lo è, ma io credo ci sia di più. 

Pensando a queste strane voglie ho avuto un’illuminazione e mi sono resa conto che io inizio così tutti gli anni. È bastato scorrere le pagine del blog per averne la conferma: c’è stata la torta di mele della mamma per il 2011, le tortine al limone e tè matcha nel 2012, i pancakes di Nigella per il brunch di Capodanno 2013 e i cookies al cioccolato e zenzero nel 2014. 

Questione di statistica: ogni anno il primo post del blog è dolce.