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lunedì 9 novembre 2015

#ricettedellunedì: vellutata di zucca con gamberi alla paprika

Il lunedì è il giorno peggiore per la mia cucina, quello in cui più facilmente mi rifugio nella consolazione di una pizza consegnata a domicilio (che maledirò tutte le volte che dovrò alzarmi durante la notte alla disperata ricerca d’acqua) o vado in perlustrazione nel freezer, alla ricerca di un aiuto che mi auguro la me stessa saggia abbia congelato qualche mese prima.

I possibili scenari del lunedì sono due:

- non abbiamo fatto la spesa durante il weekend e la dispensa è una landa desolata: ciò accade perché lo chef di solito lavora il sabato e la domenica, quindi rimandiamo le compere alimentari a un giorno infrasettimanale. Scelta saggia perché evitiamo di ritrovarci in mercati e supermercati affollati ma che comporta un’improvvisazione di cene e pranzi non da poco. Di solito, mi rifugio nelle lenticchie: buone, veloci da preparare e immancabili in grandi quantità nella nostra cucina.

- dispensa piena, voglia di mettersi ai fornelli latitante: capita che di lunedì il frigorifero trabocchi di verdure di stagione, che ci sia perfino un trancio di pesce fresco in attesa di trasformarsi in una succulenta cenetta, ma che la sottoscritta, dopo una giornata faticosa suggellata talvolta dai piccoli capricci di minichef, di tutto abbia voglia fuorché di esprimere il meglio di sé nei metri quadri della cucina.

martedì 23 ottobre 2012

Insalata, foto e buone intenzioni



Mentre io ero a Palermo (ero… sono tornata a Milano giusto in tempo – hurrà - per l’accensione del riscaldamento domestico) allo chef è presa una strana mania.

Ha accuratamente selezionato centinaia di foto che riposavano tra pc, cellulari, hard disk vari e, non pago dell’attività di catalogazione, le ha stampate. Centinaia di foto degli ultimi anni che immortalano i sorrisi, le smorfie, gli eventi memorabili o trascurabili di famiglia e amici. In breve, tutto ciò che l’istinto da reporter ci ha fatto fotografare e, credetemi, è davvero tanto.

Escludendo le foto adolescenziali – che andrebbero archiviate negli x files - tendo sempre a vedere del buono nell’immagine di me stessa che le foto del passato riflettono. Buono che, ovviamente, ha senso solo perché messo in contrapposizione con il presente che a confronto diventa oscuro, insopportabile, una valle di lacrime.