La pentola sul fuoco inizia a borbottare e il coperchio, che tintinna sospeso su e giù dal vapore, mi richiama all’ordine. Una mescolata vigorosa e posso tornare alle mie letture e ai miei pensieri. Qui a Palermo sembra ancora estate eppure il calendario dice che è metà ottobre. Il caldo umido in certi momenti mi sfianca, mi lascia senza parole, mentre il desiderio di tuffarmi in mare aumenta momento dopo momento. A pensarci bene poi, le vacanze non sono così distanti: un salto indietro di qualche settimana, poco più di un’ora di traghetto da Palermo e rieccoci a Ustica!
Siamo partiti - io e lo chef - quando i tanti turisti che normalmente affollano Ustica erano già tornati in città, trovando così un’isola meno caotica, forse un po’ stanca e desiderosa di una pausa ma sicuramente più rilassata che in altri momenti dell’estate.
Ci siamo sincronizzati sui ritmi isolani regolati dal vento e dalle onde, dagli arrivi di navi e benzina “dal continente” e abbiamo ripreso fiato dopo un anno intenso per entrambi.