venerdì 31 luglio 2015

C'era una volta un biancomangiare… senza pensieri!

Giornata di partenze e arrivi, quella di oggi.
Trentuno del mese ed è pure venerdì, i presupposti per renderla l’inizio o la fine di qualcosa ci sono tutti.

Avvio di un viaggio, di una vacanza da tanto attesa, di settimane stacco da tutto e tutti per poi trovarsi a controllare compulsivamente il cellulare sulla spiaggia. Vi auguro, invece, di dimenticare il cellulare almeno per qualche ora, di aprire un libro nuovo, di restare sdraiati sul lettino sotto l’ombrellone senza fare nulla, passando i minuti semplicemente a guardarvi intorno, a origliare le conversazioni e le vite altrui.

Ultimo giorno del mese e fine delle vacanze per altri (inclusi chef, minichef e femme…). Valigie da disfare e quotidianità da recuperare con fatica perché, nonostante le migliori intenzioni, vallo a recuperare il buzzo buono quando attorno è tutto un fioccare di saluti e saracinesche che si abbassano.

A tutti, vacanzieri dal cuor leggero e cittadini un po’ corrucciati (inutile nasconderlo) in cerca di consolazione dedico la ricetta di oggi, una ricetta senza pensieri che spero vi porti leggerezza e dolcezza in quest’ultimo venerdì di luglio.

C’era una volta un biancomangiare, dicevo nel titolo del post, perché la prima volta questo dolce l’ho preparato e raccontato sul blog proprio due anni fa. Oggi lo riposto nella nuova versione #ricettesenzapensieri nata dalla collaborazione con Dietor e la Boscolo Etoile Academy. Uno chef, infatti, ha rivisto la mia ricetta di partenza, alleggerendola con l’uso della Stevia (una pianta perenne dalle cui foglie si ricava un estratto che ha un alto potere dolcificante), che io non avevo mai provato. Dopo aver rifatto la ricetta a casa seguendo le indicazioni dello chef e dopo la fatidica “prova cucchiaio” posso dirvi che questa versione del biancomangiare non delude le aspettative: prevale sempre il buon sapore della mandorla che lo rende gradevole e non si sente l’assenza dello zucchero, grazie anche all’introduzione di una dose di panna che rende il dolce più morbido e piacevole da gustare. Niente zucchero neanche nel coulis, l’unico consiglio che vi do per una migliore resa è di scegliere pesche mature. 
Che ne pensate, può diventare il vostro dolce dell’estate 2015?

C'era una volta un biancomangiare alle mandorle con coulis di pesche 

  • 250gr di latte intero
  • 250gr di panna fresca
  • 30gr di amido di mais
  • 20gr di amido di riso
  • 15gr Dietor Cuor di Stevia sfuso
  • 1 cucchiaino di aroma di mandorla
  • 2 pesche gialle
In una casseruola versate latte, panna e aroma di mandorla, portate a bollore a fuoco medio. In una ciotola unite gli amidi e il Dietor Cuor di Stevia. Quando i liquidi avranno raggiunto il bollore, versateli lentamente sulle polveri nella ciotola, mescolando bene con una frusta per evitare che si formino grumi, rimettete poi il composto in casseruola e completate la cottura a fuoco basso, continuando a mescolare fino a quando il composto non sarà addensato. Versate il biancomangiare nei bicchieri di vetro e fate raffreddare. Per il coulis di pesche: sbucciate le pesche e tagliatele a cubetti, poi cuocetele a fuoco basso in una padellina con poca acqua, finché la polpa non sarà morbida. Frullate e setacciate le pesche, fate raffreddare il coulis e poi versatelo nei bicchierini.



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