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giovedì 15 settembre 2016

Settembre di liste, smoothie e di una storia (di vetro) lunga molto più di un’estate

In questi primi giorni di Settembre ho stilato come molti una lunga lista di impegni da rispettare, di appuntamenti da fissare o semplicemente di cose che desidero riempiano le settimane autunnali che verranno.
Il rientro dalle vacanze influisce senz’altro sulla “tendenza lista” ma, in più, gioca un ruolo preponderante quella che viene spesso definita la sindrome del nido alla quale, in pieno ottavo mese di gravidanza, spero mi sarà concesso cedere, facendomi travolgere in pieno dal conseguente istinto razionalizzante e organizzatore. Però, oltre alle incombenze da futura mamma bis (tipo trascorrere buona parte del weekend a lavare e stirare un intero micro corredino), vorrei trovare a Settembre tempo, voglia e sufficiente fantasia per dare seguito alle attività estive per le quali non si bada all’orologio, ma si lascia spazio solo a ciò che piace, all’improvvisazione (se serve) e alla condivisione con chi amiamo.

La mia estate 2016 ha avuto questi ritmi, lenti e rilassati, ed è stata costellata da piccoli, perfetti, attimi.

mercoledì 30 settembre 2015

Solo cose buone: tortino di verdure al Casera

Ci sono espressioni che ti entrano in testa senza accorgertene, solitamente perché le senti dire agli altri e un giorno, nel bel mezzo di una discussione o mentre sei intento a digitare su una tastiera, saltano fuori quasi a tua insaputa.

Solo cose buone.

Non ho davvero idea di quando per la prima volta ho letto queste tre parole usate così, anzi tutte unite senza spazi. È un hashtag e probabilmente il fatidico primo incontro è stato su instagram, come didascalia alla foto di una torta o di un appetitoso piatto di pasta. 

Mi piace #solocosebuone perché è positivo, non lascia spazio a sapori sgradevoli, include tutto il buono che c’è e che non necessariamente va cercato in astrusi esperimenti culinari, ma al contrario è facile ritrovare in un biscotto, nel profumo del sugo che sobbolle sul fuoco, nella tazza di caffè caldo la mattina. Stamattina questo #solocosebuone mi è tornato in mente per due motivi.

martedì 8 settembre 2015

Limonata alla menta, perché a Settembre seguo i miei gusti

Le valigie sono ormai nel ripostiglio e la scuola di minichef – siamo all’ultimo anno di materna! - è iniziata già da diversi giorni.
Settembre più che bussare gentilmente alla porta mi sembra si sia presentato in casa come un ospite inatteso al pranzo della domenica. Con un vassoio di paste in mano, certo, ma anche con la voce alta e quel pizzico d’invadenza che mette in tensione perfino la più esperta cuoca. 

Intorno a me è tutto un fioccare di buoni propositi espressi pubblicamente (chissà se per darsi la forza di andare avanti) o taciuti dai più riservati. Diete, nuovi sport, hobby originali da intraprendere non appena il calendario saluta agosto, agende che si riempiono di appuntamenti.
Dicono che Settembre sia il nuovo Capodanno e in effetti, sarà a causa della vita scolastica di minichef, anche io risento di questo stravolgimento dei mesi.

Vorrei evitare però di farmi trascinare passivamente dal sentimento diffuso di “corsa all’azione” che, seppur con le migliori intenzioni, devo ammettere mi genera un’ansia che… ciao.

mercoledì 5 agosto 2015

Il gelo di mellone è il sapore della mia estate

I primi giorni in città dopo una vacanza sono sempre un po’ strani, io questa settimana mi sento frastornata, come se dovessi digerire il rientro, riabituare corpo e mente a ritmi che in realtà sono consueti ma che in sole due settimane ho dimenticato, persi tra un tuffo e un pranzo sotto l’ombrellone.
Non che la cosa riguardi solo me, tutto il contrario. Il mal di Sicilia affligge in egual misura, se non maggiore, anche chef e minichef, con quest’ultimo che si lascia in granitiche dichiarazioni del tipo: 
- io voglio andare a Palermo
- daddy portami dalla nonna

O mi pone quesiti dalla logica calzante e disarmante:
- ma se daddy deve lavorare, perché io e tu non siamo rimasti al mare?

Sentimenti di questa natura non possono essere contrastati, si tratta solo di trovare un modo per farli confluire in qualcosa di positivo, conservando per noi le emozioni felici che un luogo, una persona, una vacanza ci hanno regalato, cercando di tenere a bada malinconie e qualche lacrimone che può scappare.
L’antidoto alla tristezza che stiamo sperimentando in casa femme du chef prevede da circa una settimana una full immersion nei sapori siciliani, anzi palermitani (lo preciso prima di vedere scatenarsi orde di siciliani orientali – in primis la mia mamma!).

venerdì 17 luglio 2015

Mezze penne rigate con sugo di ciliegino e zucchine bianche

Il mio abbraccio, che quando eri neonato era culla, conforto nelle notti agitate, tranquillità di un respiro condiviso.
Cappellino e crema solare, rincorrendoti sulla sabbia rovente perché sei sfuggente e mi tocca essere più cocciuta di te per acciuffarti e spalmarti per benino.
La mano stretta forte, guarda a destra, poi a sinistra prima di attraversare!.
La cintura del seggiolino in auto sempre allacciata.
Il lenzuolino fresco tirato su nelle notti estive per coprire un piedino penzolante dal letto.

Nei primi quattro anni da mamma la mia vita si è riempita di piccoli gesti per proteggerti, per rendere il mondo in cui ti muovi più sicuro, senza per questo privarti della possibilità di esplorarlo liberamente. Gesti nuovi che, pian pianino, sono diventati normalità o scelte già consolidate della mia vita “prima” che però adesso faccio con una nuova consapevolezza.

Quante ore ho passato a scegliere con la meticolosità degna di uno studio scientifico le verdure del tuo primo brodino o impegnata davanti a uno scaffale a leggere ingredienti, osservare etichette, forme e colori dei contenitori, scegliendo i sapori con cui riempire la tua vita.

lunedì 22 giugno 2015

Di che gusto sei? #MapYourTaste


Ho sempre saputo di non essere una tipa dolce, al ristorante sono quella che rinuncia facilmente al dessert pur di non saltare l’antipasto e alla domanda “se fossi un cibo, quale saresti?” (inesorabilmente presente in tutte le interviste alle quali mi è capitato di rispondere) l’indecisione dura poco e solitamente mi trovo a scegliere tra una pizza e un piatto di pasta, tutta una questione di carboidrati insomma. Sono una donna salata e ho sempre attribuito questa predilezione alle origini siciliane che, nonostante la ricca tradizione dolciaria isolana, in me hanno lasciato indelebile l’amore per la rosticceria. Datemi un calzone, una pizzetta, un’arancina e mi renderete felice.

In realtà non mi sono mai chiesta più di tanto cosa potesse significare e non ho mai esplorato le precise sfumature verso cui le mie papille gustative mi conducono. Fino a quando, qualche settimana fa, sono stata invitata da Friends of Glass a Expo 2015 per una serata internazionale tutta dedicata al gusto, durante la quale si è parlato molto dell’importanza del sapore di cibi e bevande, della corretta conservazione dei cibi e di come questa influisca sulla salute. 
Proprio in quell’occasione ho risposto al test “Di che gusto sei?”, poche domande su cibi e bevande per scoprire che io, convinta di essere un “Salato”, ho in realtà un profilo “Aspro”.