Sabato scorso ho compiuto 35 anni e, sinceramente, non è che stessi lì ad aspettare con trepidazione l’arrivo del 24 ottobre. Capitano gli anni in cui la voglia di festeggiare è ai minimi storici e forse il 2015 era il mio anno da compleanno in sordina. Possibile che fosse colpa del lustro, la sensazione di essere arrivati a un traguardo intermedio, la perfetta metà di un decennio importante, e quel fare bilanci, darsi da soli giudizi che credo sia spontaneo quando rimuginiamo tra di noi valutando cosa abbiamo fatto, i traguardi raggiunti e la strada che abbiamo davanti.
Per i trent'anni, cinque anni fa, scrivevo su queste pagine di futuro e cambiamenti (il più grande di tutti era già nella mia pancia, altri - inaspettati come il rientro in Italia - sarebbero arrivati da lì a pochi mesi) e celebravo con il boeuf bourguignon di Julia Child.
Sabato invece per colpa dell’umore ballerino non avevo per nulla voglia di cucinare, meno che meno di mettermi a preparare un brasato, o una torta.