venerdì 16 maggio 2014
Il riso al latte, per una dolce coccola
3.500. Riga più, riga meno.
Avete presente quei file di excel enormi, che sembrano non finire mai e in cui le caselle magicamente spariscono o ricompaiono giusto in tempo per farvi impazzire?
Bene, da numerosi mesi le mie giornate sono scandite dalle regole del “foglione”, come ho amichevolmente ribattezzato il mio inseparabile compagno virtuale di lavoro. Lui mi dice cosa fare, entro quando farlo e soprattutto mi chiede costanti cure, aggiustamenti, aggiornamenti. Lui, il foglione, è diventato il mio incubo, mi causa mal di pancia e male agli occhi. Inizio e concludo le mie giornate insieme a lui, ormai lo riconoscono sullo schermo anche lo chef e minichef, temo di iniziare a parlargli attendendo speranzosa una sua risposta…
Sarà che sono da sempre più donna di parole che di schemi, sarà che la primavera ispira penniche e riposo invece che levatacce e poco sonno, ma ammetto che negli ultimi giorni sono un po’ in preda allo sconforto.
martedì 13 maggio 2014
Weekend imprevisti (e un picnic dopo la pioggia)
Sovvertire i piani è benefico; decidere di punto in bianco di stravolgere quanto già deciso-programmato-incasellato in agende e planning vari mi sembra abbia addirittura virtù taumaturgiche. Porta a cercare il nuovo, l’inaspettato, l’imprevedibile liberandosi dai fardelli superflui, ritrovando frammenti di leggerezza.
Perdonate la riflessione “a penna libera”, ma è lunedì sera - anzi ormai già martedì - e sono tanti i pensieri che mi attraversano la testolina in questa serata di maggio.
La convalescenza dello chef è giunta al termine, la sua mano sembra aver ripreso piena funzionalità e da ieri siamo tornati ai nostri soliti ritmi familiari (sospiro…).
Abbiamo affrontato a cuor leggero, in una specie di bolla, gli ultimi giorni della scorsa settimana, coscienti che le prossime saranno giornate strane. Ci porteremo dietro un altro tempo, una specie di fuso orario da smaltire.
giovedì 8 maggio 2014
Merende di oggi e di ieri
Chissà perché se penso alla merenda i miei ricordi sono tutti vicinissimi nel tempo, legati a momenti vissuti di recente, quasi sempre in compagnia dello chef e di minichef.
Mamma: ma tu ci facevi fare la merenda di pomeriggio quando eravamo piccoli?
Rivedo chiarissimo il pacchettino da portare a scuola per l’intervallo mattutino, spesso di carta stagnola con dentro un panino al prosciutto, pane burro e marmellata, pane burro e zucchero. Sono passati diversi decenni dalle elementari e finalmente posso dirtelo, cara mamma: io il pane burro e zucchero lo odiavo. Ora partiranno gli anatemi dei conservatori, quelli che “le merende migliori sono fatte in casa” e devo ammettere che oggi anch’io apprezzo la genuinità di una fetta di pane con una buona marmellata. Allora no, la mia invidia era tutta per i “fortunati” compagni che arrivavano a scuola con una pizzetta o, delizia delle delizie, con una ciambella fritta ricoperta di zucchero.
Però, pur scavando nella memoria e cercando un elemento, un profumo o un sapore cui aggrapparmi, non riesco a ricostruire i momenti della merenda pomeridiana. Forse io e i miei fratelli eravamo troppo impegnati per fermarci a mangiare.
venerdì 2 maggio 2014
Finta panzanella di riso
Tra un’infilata di ponti, settimane fin troppo corte e vacanze che arrivano e finiscono in un batter di ciglia, siamo arrivati al primo venerdì di maggio.
Ne parlavamo qualche giorno fa in famiglia: per noi – quelli siculi s’intende – questo è il periodo delle prime scampagnate, degli arrosti e mangia collettivi che iniziano accendendo la carbonella sempre troppo tardi (perché in vacanza mica vorrai puntare la sveglia alle 7!) e finiscono con l’intera compagnia che migra a casa di qualcuno per ripararsi dal freddo, dalla pioggia improvvisa o semplicemente per mettere su un pentolone d’acqua per una spaghettata serale. Sono i giorni dedicati agli amici, in cui da adolescenti si apprezzano i primi momenti di libertà e socialità. Gli esperimenti culinari collettivi che partono con intenzioni d’alta cucina (quante serate passate a progettare pranzi dai menù improbabili…) e naufragano felicemente in spaghettate aglio olio e peperoncino e maxi bruschette al pomodoro.
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