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venerdì 13 aprile 2018

Otto (7+1) e un brownie alle noci


Un ricco cubotto di brownie con gherigli di noci croccanti che fanno capolino a spezzare l’intensa morbidezza del cioccolato: è così che ho deciso oggi di festeggiare con voi l’ottavo compleanno del blog. 
Otto anni sono tanti, tantissimi. Anni di parole scritte, ricette provate e riprovate, piatti entrati nel ricettario domestico o abbandonati per strada, foto studiate e istantanee nate per caso, parole lasciate in frammenti di video sui social e in questa “casa” che mi accoglie da così lungo tempo. Peraltro, oltre a essere un venerdì 13 che porta con sé una buona dose di scaramanzia da esorcizzare, questo compleanno – riflettevo qualche giorno fa – è ancor più particolare perché racchiude la somma degli anni dei miei bambini. 

Otto uguale a sette più uno. 

Otto anni che racchiudono tutti i cambiamenti che questi due esserini hanno portato nella mia vita: le centinaia di cene preparate anche quando la voglia di accendere i fornelli scarseggiava, i caffè messi sul fuoco alle sei di mattina, i planning settimanali per sincronizzare i menù di tutti i membri della famiglia, la passione per la pizza che evidentemente fa parte del dna che gli ho trasmesso insieme ai riccioli e a uno spiccato senso del ritmo.

giovedì 13 aprile 2017

Bicchierini ricotta e lamponi per i nostri 7 anni

7 anni, 2 figli, 283 post, 186 ricette dopo quel 13 aprile 2010 ci ritroviamo io e te, mio caro blog.

Il settimo anno, un po’ come in una relazione tra due persone, segna una tappa importante, è insieme traguardo e punto di partenza. In sette anni sono racchiuse tante fasi: analogamente all’innamoramento c’è stato l’entusiasmo iniziale, la scoperta di un mondo che non conoscevo e difficilmente avrei potuto immaginare, un mondo di persone, storie da leggere, Paesi da visitare, ricette da scoprire. Tutto era dentro quella rete che fino ad allora era stata principalmente strumento di lavoro. Tu in quel momento sei stato un’ubriacatura, il pieno di energia di cui la mia vita aveva bisogno.

martedì 7 marzo 2017

Sei

Sei un torrente in piena corsa, irrefrenabile e travolgente con la tua forza e il tuo entusiasmo.

Sei osservatore e silenzioso quando scruti il mondo che ti circonda ed è impossibile entrare nei tuoi pensieri e condividerli.
Sei ciarliero e rumoroso, la voce squillante e la mano alzata “stavo parlando prima io”, se decidi di monopolizzare le conversazioni dei grandi.

Sei gli occhi che mi fissano arrabbiati perché pensano che io sia una “mamma cattiva” e le braccia che mi colgono di sorpresa con un abbraccio da dietro, mentre sono in piedi in cucina a preparare la cena.

Sei una spugna pronta ad assorbire bello e brutto del mondo che la circonda.
Sei tu al 100% nella passione per la musica, nelle dita incerte che suonano le prime melodie al pianoforte, nei brani del cuore ascoltati in loop a tutto volume, nelle parole che pronunci con piglio sicuro lasciandomi ancora a bocca aperta quando ti sento cantare Star Man, Friday I’m in love o Can’t stop the feeling.

Sei un fratello maggiore, che grande cambiamento per la tua vita. Più della lettura in cui ti immergi spontaneamente, più della faticosa scrittura, più della matematica di cui credo tu abbia ricevuto i geni dalla nonna, imparare a essere in due è un bell’impegno che stai affrontando di petto con slanci d’affetto talvolta fin troppo energici, sorrisi e solletico, qualche lamentela per il tempo sottratto dalla nuova inquilina di casa.

Buon compleanno minichef, sei anni sono pochi e tanti al tempo stesso. Sono il punto di partenza di nuove avventure, di passioni e talenti da scoprire e coltivare, di regole da seguire, di affetti da consolidare.

Sei un pezzo di me e insieme a te sto imparando a crescere una seconda volta.

Auguri seienne,
mamma

giovedì 21 aprile 2016

Quiche ai carciofi profumata al limone per i 6 anni del blog!

Ci ho ragionato un po’ prima di scegliere la torta per festeggiare i 6 anni di blog.
In effetti ci ho ragionato un po’ tanto, dato che il sesto anniversario è stato la settimana scorsa (il 13 aprile, per l’esattezza) ma che volete farci, è primavera, la natura si risveglia e i miei tempi si rallentano, si allungano e io mi adeguo ai ritmi che naturalmente si impongono.

A lungo ho immaginato una torta al limone, ho perfino appuntato l’ennesima ricetta da provare perché ho una sorta di maledizione della torta al limone che ha fatto fallire i precedenti tentativi (con penosi “effetti frittatina” invece di morbide e intense creme gialle). La torta al limone però deve aspettare perché io sono una donna dai gusti salati e anche le mie torte preferite lo sono. 
Le cucino spesso, con ingredienti semplici e combinazioni che seguono l’andamento delle stagioni: adesso siamo nel periodo di asparagi, bruscandoli, dei primi pisellini freschi da sgusciare. Quasi settimanalmente posto le foto dei miei esperimenti culinari su Instagram (le trovate qui ma penso che presto dedicherò un post alle ricette fotografiche che pubblico su questo social che amo molto) e propongo a minichef, compagno di cene primaverili che finalmente iniziano con il sole che illuminano la tavola, torte di verdure che lui fortunatamente apprezza molto.

domenica 21 febbraio 2016

Cinque


5 anni sono le dita di una mano intera, un lustro, un’unità temporale importante, ricordi che iniziano a diventare lontani nel tempo.
Sono le stringhe allacciate da solo, il naso che cola e proprio non riesci a soffiare con un canonico tovagliolo (molto meglio la manica del maglione…), Sam is a cat letto a voce alta e il tuo nome scritto giorno dopo giorno più chiaramente e correttamente.

5 anni sono migliaia di mattoncini lego assemblati insieme e ritrovare il trasporto per le costruzioni a 35 anni, è sbirciarti mentre inventi storie e le fai vivere ai pupazzi che si animano con le tue parole, la tua voce. Sono scarpe grandi e abiti scelti da solo, un lungo ciuffo di capelli davanti agli occhi che ti sei convinto a tagliare solo perché Carnevale è passato e ti sei già travestito da Luke Skywalker.

5 anni ieri, con un risveglio pieno di energia e un "è la mia festa!" che ha trascinato tutti giù dal letto sorridendo.

Buon compleanno minichef, ti auguro di preservare l’entusiasmo dei tanto attesi 5 anni, la voglia d’indipendenza e il bisogno di rifugiarti nell’abbraccio dei tuoi genitori, la curiosità verso il mondo e l’affetto che sai donare agli altri, gli occhi colmi di gioia alla vista della tua torta tutta black e l’energia che (ancora non lo sai) mi trasmetti quotidianamente, aggiungendo un pezzettino di magia anche ai miei 35 anni.

mercoledì 10 febbraio 2016

Chocolate fudge cake al caffè, è tempo di compleanni

Gennaio e Febbraio: due mesi fatti per le torte. Fa freddo (forse non così tanto come dovrebbe, ma siamo pur sempre nei giorni della merla), le passeggiate pomeridiane sono ridotte al minimo, le giornate iniziano lentamente ad allungarsi ed è piacevole indugiare in una lunga merenda quando fuori il cielo si scurisce ed è troppo presto per pensare alla cena, i compleanni familiari si susseguono senza sosta. Sarete d’accordo con me se affermo che di buone ragioni per preparare una torta nei primi due mesi dell’anno ne ho davvero numerose.

Settimana scorsa lo chef ha spento le sue candeline su un imponente trionfo di cioccolato e, nemmeno un secondo dopo aver aiutato il suo papà a soffiare, minichef ha ricordato a tutti che per la mia festa voglio una torta tutta black, con le fragole e con Darth Vader che tiene la spada laser candelina (testuali parole).

domenica 24 gennaio 2016

Scones inglesi, una coccola domenicale

Buona domenica, oggi vi lascio un post di prima mattina in una giornata che spero sia per tutti dedicata a ciò che più amiamo fare, che sia riposare senza sosta fino all’arrivo della malinconia da domenica sera o lanciarsi in intense attività sportive dalle prime luci del mattino.

Per noi, lo sapete, la domenica è un giorno di festa a metà perché lo chef lavora, ma resta comunque un po’ speciale perché possiamo trascorrere la mattina tutti e tre insieme senza correre, iniziando con un’interminabile colazione in pigiama costellata da pause gioco-musica-giornali-skype con i nonni. Se la giornata è bella cerchiamo di non perdere troppo tempo e infilarci prima possibile nei cappotti per uscire a fare due passi e magari un rinforzo di caffè (e schiuma di latte per il piccolo) al bar vicino casa.

Domenica in famiglia è abbandonare un po’ le regole, dimenticare le mail per un giorno e non guardare troppo l’orologio. Perdersi tra i cuscini del divano guardando insieme un film, fare l’ennesima pasta al pomodoro e olive, uscire anche se piove per non perdere l’ultimo giorno di esposizione dello Spinosauro, impastare dei dolcetti in silenzio mentre minichef dorme e apparecchiare in pompa magna per la merenda per gustarsi la sua sorpresa al risveglio.
Chissà come sarà questa domenica, se ci riserverà sorprese e sorrisi, quali emozioni e quali bontà porterà con sé.

mercoledì 28 ottobre 2015

I compleanni sono fatti per farsi un regalo, e per gli éclairs

Sabato scorso ho compiuto 35 anni e, sinceramente, non è che stessi lì ad aspettare con trepidazione l’arrivo del 24 ottobre. Capitano gli anni in cui la voglia di festeggiare è ai minimi storici e forse il 2015 era il mio anno da compleanno in sordina. Possibile che fosse colpa del lustro, la sensazione di essere arrivati a un traguardo intermedio, la perfetta metà di un decennio importante, e quel fare bilanci, darsi da soli giudizi che credo sia spontaneo quando rimuginiamo tra di noi valutando cosa abbiamo fatto, i traguardi raggiunti e la strada che abbiamo davanti. 

Per i trent'anni, cinque anni fa, scrivevo su queste pagine di futuro e cambiamenti (il più grande di tutti era già nella mia pancia, altri - inaspettati come il rientro in Italia - sarebbero arrivati da lì a pochi mesi) e celebravo con il boeuf bourguignon di Julia Child.
Sabato invece per colpa dell’umore ballerino non avevo per nulla voglia di cucinare, meno che meno di mettermi a preparare un brasato, o una torta.

lunedì 13 aprile 2015

La semplicità di una torta tutta verde, 5 anni dopo.

Mai come in questo periodo trascorro le mie giornate in cucina. Da sola, per lo più, con la radio sempre accesa a tenermi compagnia e il cellulare che m’interrompe con l’sms di un’amica o con uno dei millemila messaggi quotidiani del gruppo famiglia che regala inaspettate perle di umorismo e saggezza a qualsiasi ora (chi l’avrebbe mai detto che nel 2015 avrei scoperto la vena comica di fratelli e genitori…).

Impasto, affetto, mescolo, appunto ingredienti, dosi e tempi su foglietti volanti che sono lo specchio fedele dei miei esperimenti. Alcuni lineari e dai pochi tratti decisi, altri pieni di asterischi, aggiunte e note. Sto leggendo tanto, studiando e provando. Ho un nuovo progetto in lavorazione (chi mi segue anche su instagram e facebook ha già potuto sbirciare dietro le quinte) di cui prestissimo potrò raccontarvi i dettagli e non vedo l’ora di condividere questa piccola gioia che nasce proprio su questa pagina, tra queste righe.

giovedì 5 marzo 2015

Cose di Febbraio

Veloce e denso. Così è stato febbraio, senza che lo avessi pianificato e senza che avessi il tempo di fermarmi un attimo a prendere fiato. Con l’inizio di marzo però i ritmi si sono tranquillizzati ed eccomi qui.
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti voi che dopo la pubblicazione del post del Coq au Vin mi avete scritto, messaggiato, commentato, con parole piene di affetto e incoraggiamento. Fa sempre piacere, grazie di cuore.

giovedì 26 febbraio 2015

Quattro

Prima di venerdì scorso, quattro anni erano solo quattro anni.
Prima di allora, il numero quattro era piccolo, pari, il perfetto multiplo di due.
Ma venerdì scorso era il tuo compleanno e inaspettatamente mi hai fatto osservare quel numero in maniera differente.

Solo quattro anni ma sei una persona fatta e finita (oddio speriamo che ci siano ancora dei margini di malleabilità altrimenti vacci a convivere con un testone come te…). È tempo della prima bicicletta con i pedali, rossa fiammante come la desideravi tu e che i nonni con l’aiuto di papà hanno fatto materializzare per il tuo compleanno. Adesso te ne vai in giro spavaldo sul tuo bolide, per poi tirare fuori un’inaspettata tenerezza quando timoroso cerchi la mia mano perché non sei ancora padrone dei freni.

sabato 25 ottobre 2014

Un anno (e una torta) in più


Ieri sera ho spento una candelina rosa su una torta che fino a pochi minuti prima di soffiare non esisteva e che aveva preso forma nei miei pensieri e intenti culinari solo qualche ora prima.
In effetti, per il mio trentaquattresimo compleanno mi sono regalata calma e una certa dose d’improvvisazione che si è immediatamente riflessa sulla scelta della torta.

Ho preparato la base (una classica Victoria Sponge alla vaniglia) la sera prima, nell’unico rituale compleannoso consolidato da qualche anno. Il gancio del robot, che mescola gli ingredienti e produce sulle pareti della ciotola un suono pacato e costante, è una piacevole compagnia anche nelle serate della nuova cucina, così come lo è stato in tutte le altre. Sfornata la torta, però, sono andata a letto senza sapere come farcirla.

L’ho deciso solo alla fine di venerdì, dopo una giornata trascorsa velocemente, tra i tanti impegni quotidiani. Il lavoro al computer, un giro al brico (tappa obbligatoria per chiunque traslochi, vero?), la festa di Halloween a scuola di minichef, un salto al supermercato perché il latte qui finisce sempre troppo in fretta! L’idea per la mia torta di compleanno è nata così, tra gli scaffali di un’esselunga: lamponi, panna e gelato alla crema che finiscono nel sacchetto della spesa con la velocità che ha contraddistinto l’anno appena finito.

lunedì 14 aprile 2014

Quattro anni: pensieri sparsi e un piatto di pasta!


Me la ricordo bene la mattina del 13 aprile 2010, quella mattina in cui subito dopo aver creato il blog ho scritto di getto il primo post de La femme du chef.

A Parigi la primavera era decisamente arrivata e nell’aria c’era un’energia bellissima, un fermento che riconoscevo ma non sapevo ancora verso dove mi avrebbe spinto. Nei giorni immediatamente precedenti avevo spesso parlato di cibo e cucina con gli amici e con lo chef, avevo sentito parlare di cambiamenti di vita e tanti m’incitavano a scrivere, condividere, raccontare la mia esperienza. Quella mattina - lo chef era uscito presto come sempre per andare al lavoro - mi sono svegliata avendo chiaro in mente un nome. 
La femme du chef, semplice e lineare, un nickname che forse per merito della lingua francese suona un po’ vezzoso ma che in realtà dice chi sono, mi descrive in maniera perfetta.

Alcune righe buttate giù velocemente, quasi un esperimento per capire come funzionasse un blog, e il 13 aprile 2010 ero on line per la prima volta.

venerdì 1 marzo 2013

Due


Qualcuno li ha definiti i “terribili due” e, in effetti, il sentore che i dodici mesi che ci aspettano non siano proprio una passeggiata l’ho da diverso tempo.

Da quando hai iniziato a dire “no” con convinzione, con l’intenzione che traspare dagli occhi e dalla testa, un po’ piegata per dare enfasi all’affermazione.

Da quando capisci perfettamente se la mia giornata è storta e, quasi a farmelo apposta, sfoderi tutto il repertorio di pianti, capricci e inspiegabili monellerie.

Se però le ultime settimane sono state un’anticipazione di quelle che arriveranno, ci saranno anche tanti giochi nuovi. Giochi con regole, con personaggi da impersonare e posti fissi da occupare perché lo decidi tu.

Canzoni da imparare e cantare in coro, che adesso canticchi sovrappensiero ed io faccio ancora fatica a capire. Forse le hai sentite all’asilo e le ripeti nel tuo linguaggio in costruzione.

Dialoghi da sperimentare, perché conversare con un bambino di due anni offre innumerevoli momenti di ilarità e contemporanea frustrazione, tra parole inventate e la magia dell’apprendimento cui noi adulti assistiamo privilegiati.

Ci saranno amicizie tutte tue e ora che i tuoi amici hanno un nome da pronunciare è più bello chiamarli per giocare, passeggiare in moto insieme, mangiare le pizzette seduti accanto.

lunedì 28 gennaio 2013

Di tutto un po’


Incredibile come le giornate passino lentamente e velocemente allo stesso tempo quando si è reclusi. Una settimana, anzi di più: dieci interminabili giorni passati quasi esclusivamente tra le mura domestiche perché quando arriva la scarlattina non c’è scampo e bisogna stare in casa. Dopo la febbre a quaranta, i tentativi inefficaci di abbassarla e lo spavento nel vedere il termometro rimanere stabile su temperature assurde per un bimbo così piccolo, ci sono i momenti della noia, le ore stiracchiate in cui riuscire a contenere un dueenne sembra impresa titanica e si arriva ad agognare la mezz’ora d’aria per comprare giornali e latte. Succede poi che quando sembra tutto ormai passato si ammali anche l’altro uomo di casa e allora tutto crolla. 
Ho pensato seriamente alla fuga ma l’istinto materno mi ha tenuto saldamente ai posti di combattimento e oggi, penultimo giorno di antibiotico, posso riguardare alla scorsa settimana con soddisfazione dato che: 1. ne siamo usciti indenni 2. ho imparato nuove cose in momenti inaspettati 3. ho lasciato un chiletto superfluo tra una cena saltata e una minestrina in più del solito.

venerdì 13 aprile 2012

Libri, piaceri, buoni propositi (e due anni di blog)



In alcuni periodi il tempo sembra diverso, a tratti si dilata e le ore sono lunghe da far passare – figurarsi le giornate – altre volte, invece, se ne va senza darci modo di percepirne il reale scorrere. Tipo che credi sia martedì e nella tua testa hai mille progetti, cose da incasellare e poi no, è venerdì e stai ancora a chiederti cosa è successo in quell’intervallo che c’è stato, per forza, ma tu non l’hai afferrato.

Io mi accorgo di essere in uno di questi “salti spaziotemporali” quando improvvisamente mi ritrovo sommersa quasi senza rendermene conto. Ed è una cosa a 360 gradi: pile di panni da stirare (ve lo dico ciclicamente, è il mio tallone d’Achille mi sa), il proposito di fare ordine nella posta che rimane lì ad auto rinfacciarsi ogni volta che la apro, le pile di spunti su qualsiasi cosa (riviste, ritagli, fogli, fogli, fogli…) che fanno capolino in angoli imprevisti della casa, il cambio stagione che attende e l’abbigliamento creativo che prende il sopravvento.

lunedì 20 febbraio 2012

Uno


Sei arrivato con la calma che ti contraddistingue ma non in ritardo, come se sapessi già che di domenica non è carino far aspettare le persone per il pranzo e all’una è il momento di presentarsi ai padroni di casa.

Il pugnetto chiuso e forte, per un istante mi hai osservato pieno di dubbi che si sono sciolti – almeno credo – quando ti ho parlato per la prima volta e hai riconosciuto quella voce che a lungo ti aveva raccontato quanto accadeva intorno a te, in quel buio di tutto e di niente che ti ha avvolto per nove mesi.

martedì 31 gennaio 2012

Devil's food cake... in red!


Sto imparando a considerare le “feste comandate” come un’opportunità, un momento per imparare qualcosa di nuovo e mettermi alla prova. Libero sfogo alla curiosità e timori messi a dormire almeno per un giorno, io da qualche tempo faccio così. Le conseguenze di questa nuova filosofia sono state fino a oggi più che positive: grazie a una candelina sulla torta ho assaggiato per la prima volta il coniglio senza fuggire a gambe levate, la vigilia di Natale ha svelato a mio padre che tacchino e purè di patate non sono necessariamente cibo da malati ;), un compleanno è stato l’occasione buona per realizzare un desiderio d’infanzia.

È proprio di questo desiderio - fatto di cioccolato, strati su strati di pan di spagna e glassa golosa da far sciogliere sotto il palato - che voglio raccontarvi oggi.

venerdì 28 ottobre 2011

Una torta tutta mia


Qualche giorno fa ho festeggiato il mio trentunesimo compleanno. Se l'anno scorso i trenta erano un bel numero intero, tondo (come la pancia che di questi tempi iniziava a farsi vedere chiaramente) e troneggiante sulla torta, quest'anno sono rimasta in preda a contrastanti sentimenti e progetti indefiniti fino a quando è prevalsa la voglia d’intimità.

É stato il primo compleanno da mamma e ci tenevo a vedere la reazione di mio figlio davanti a una torta con candelina, anche se non la 'sua' torta. Avevo forte il desiderio di famiglia, di staccare da tutto e ritrovarci semplicemente noi tre. Noi che spesso ci rincorriamo in giornate che iniziano la mattina presto e si chiudono a notte fonda, quando i fuochi dei fornelli si spengono e rimane soltanto il profumo di arrosto appiccicato addosso prima della doccia. Piccola famiglia dalle settimane sfalsate che va a spasso il lunedì con sorrisi da fine settimana perché sì... per noi è come se fosse sabato!

mercoledì 13 aprile 2011

Buon compleanno blog!

E' già passato un anno da quando ho pubblicato il mio primo post.

Mi sembra trascorso solo un attimo dalla mattina in cui, dopo aver registrato il dominio e capito (più o meno) come funzionava la parte tecnologica, ho scritto le prime righe di quest’avventura. E quante cose sono successe in questi 365 giorni!