Prima o poi la primavera arriverà e, per allora, io mi farò trovare preparata. Immaginarla oggi, in un venerdì di maggio di non colore, con l’aria carica di umidità e le temperature in picchiata, mi risulta complesso ma ci provo.
In fin dei conti non avevo ancora fatto il cambio stagione e, anche se lo chef ha imprudentemente levato il piumone dalla nostra stanza, riesco a non soffrire il freddo grazie a plaid, sciarpe di lana in cui avvolgermi mentre sono al computer, tazze di tè bollente che – lasciatemelo scrivere senza timori – è un piacere poter tenere tra le mani per scaldarsi.
Certo, minichef sta rinunciando a innumerevoli giri in bicicletta perché il parco più vicino è una pozzanghera a cielo aperto e temo che causa meteo la festa in cascina per il compleanno di una sua amica, prevista per domenica, subirà inevitabili cambi di programma.
Ciononostante, noi fiduciosi pensiamo ai picnic da organizzare, ai cesti da riempire di vivande e ai giochi da fare all’aperto perché è questa la quintessenza della bella stagione, con il suo carico di spensieratezza e libertà.