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martedì 15 gennaio 2013

Légumes oubliés: il cardo bianco

In queste settimane vorrei avere il tempo di andare con calma al mercato. Passeggiare lentamente tra le bancarelle, sbirciare tra le cassette allineate e le persone che si accalcano, con il desiderio inconfessato di trovare qualcosa d’insolito e nuovo, consapevole che dopo i miei giri d’ispezione tornerò sempre dagli stessi fornitori. Fruttivendolo, pescivendolo e formaggiaio occupano da anni la loro piazzola e nel tempo abbiamo imparato a conoscerci reciprocamente; io so cosa cercare e cosa posso chiedere, loro sanno cosa aspettarsi quando vedono che mi avvicino con la lista della spesa in bellavista.

Alla mia fascinazione per il mercato certi obiettano che l’inverno non è il periodo ideale per le compere a cielo aperto: troppo freddo per stare in fila, i piedi che lentamente si raffreddano e la punta delle dita che pizzica sotto i guanti, limitata scelta di prodotti freschi. Io, invece, apprezzo l’atmosfera invernale del mercato, totalmente differente da quella estiva piena di colori e voci tuonanti.