martedì 18 agosto 2015

Cambio di programma

Troppo caldo, troppe poche persone, una Milano che - Expo o non Expo – è andata in vacanza svuotandosi moltissimo ed è faticosa, nonostante tutta la buona volontà, da vivere. Un marito cuoco che, agosto o non agosto, deve stare ai fornelli e un minichef ormai grandicello (inizio a domandarmi fino a quando potrò permettermi questo soprannome che gli ho affibbiato quattro anni fa…) che non può essere rinchiuso in casa a causa delle alte temperature.

E siamo di nuovo io e tu, proprio come 4 anni fa, a dover costruire un’estate a due. Solo che adesso i bisogni e le esigenze quotidiane di minichef sono più complessi di quando era neonato e quindi mi tocca sfoderare tutte le mie abilità d’improvvisazione.

Agosto 2015 è all’insegna dei cambi di programma: stiamo in città, anzi no che fa troppo caldo, potremmo ripartire a gambe levate per la Sicilia, meglio di no che le compagnie aeree ci spennano con i last minute, andiamo al mare con un’altra mamma, facciamo che invece si va alla ricerca del fresco in alta quota.

mercoledì 5 agosto 2015

Il gelo di mellone è il sapore della mia estate

I primi giorni in città dopo una vacanza sono sempre un po’ strani, io questa settimana mi sento frastornata, come se dovessi digerire il rientro, riabituare corpo e mente a ritmi che in realtà sono consueti ma che in sole due settimane ho dimenticato, persi tra un tuffo e un pranzo sotto l’ombrellone.
Non che la cosa riguardi solo me, tutto il contrario. Il mal di Sicilia affligge in egual misura, se non maggiore, anche chef e minichef, con quest’ultimo che si lascia in granitiche dichiarazioni del tipo: 
- io voglio andare a Palermo
- daddy portami dalla nonna

O mi pone quesiti dalla logica calzante e disarmante:
- ma se daddy deve lavorare, perché io e tu non siamo rimasti al mare?

Sentimenti di questa natura non possono essere contrastati, si tratta solo di trovare un modo per farli confluire in qualcosa di positivo, conservando per noi le emozioni felici che un luogo, una persona, una vacanza ci hanno regalato, cercando di tenere a bada malinconie e qualche lacrimone che può scappare.
L’antidoto alla tristezza che stiamo sperimentando in casa femme du chef prevede da circa una settimana una full immersion nei sapori siciliani, anzi palermitani (lo preciso prima di vedere scatenarsi orde di siciliani orientali – in primis la mia mamma!).