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lunedì 7 dicembre 2015

Ricette per Natale: lo sfincione palermitano

Quando ricevo in regalo una ricetta sono sempre molto felice ed entusiasta. So che a volte le ricette sono più preziose dei gioielli, specie nel caso in cui siano un patrimonio di famiglia e nascondano, dietro una lista d’ingredienti all’apparenza comuni, numerosi ricordi condivisi, mani che lavorano all’unisono, momenti speciali. Mi entusiasma talmente tanto poter entrare in punta di piedi in quest’intimità che voglio subito mettermi all’opera e cucinare.

Mancano poche settimane a Natale e, complice la partenza per Palermo che si avvicina sempre di più, sto già pensando a come saranno quei giorni e, inevitabilmente, a cosa cucineremo per celebrare questa ricorrenza. Immersa nei miei pensieri qualche giorno fa ho mandato un sms a un’amica: tua mamma come fa lo sfincione?

giovedì 4 settembre 2014

Cose di Sicilia (le vacanze, un articolo e un piatto di linguine)

Lo ammetto, all’idea che siamo già nel bel mezzo della ripresa autunnale devo ancora abituarmi. Ogni mattina da ormai quattro giorni il calendario mi avvisa che Settembre è iniziato, portandosi dietro gli elenchi di cose da fare, attività da iniziare, progetti e buoni propositi.

Ecco, questo è quanto formalmente ci si aspetta da ognuno di noi.
Io però sto facendo molta più fatica del solito a riprendere il ritmo, come se dovessi smaltire un jetlag o più semplicemente come se mi aspettassi da un momento all’altro di vedere le lancette dell’orologio tornare indietro e fermarsi al primo di agosto, per ritrovarmi nelle tre settimane di vacanza di un’estate strana ma senz’altro da ricordare. 

Abbiamo attraversato in auto lo stivale intero per raggiungere la Sicilia, una scelta dettata dalla necessità di essere autonomi che ci ha fatto apprezzare ancor di più il raggiungimento della meta. Smaltita la fatica del viaggio, sono stati giorni di semplicità e riscoperta, cadenzati da quell’indulgenza che a mio avviso dovrebbe caratterizzare le vere vacanze.

lunedì 26 marzo 2012

Aria di casa...le crispelle di riso di mamma


Da alcune vacanze si ritorna in differita. Prima il corpo, che arriva a casa dopo atterraggio, sbarco, ritiro bagaglio, macchina, chiavi che girano nella serratura. Poi la testa, che carbura più piano e il giorno dopo si risveglia frastornata e confusa. Dove sono?

Le persone che mi conoscono sanno che ormai dopo tanti anni mi sono abituata alle partenze, nel tempo ho ampliato il concetto di “casa” e incluso affetti e gioie a diverse latitudini in Italia e all’estero :-)

venerdì 16 dicembre 2011

Tradizioni, 'to do' e arancine


Negli ultimi giorni mi è presa la voglia di fare mille cose, a volte contemporaneamente, forse troppe. La mia borsa si sta riempiendo di fogli di carta, appunti veloci presi sulla moleskine o buttati lì dove capitava, magari grazie all’ispirazione di una foto, di una frase. Sarà l’aria natalizia che invade ogni cosa e si trasforma in frenesia? E’ anche vero che le cose da fare sono oggettivamente numerose e si rincorrono in liste dalla priorità non sempre definita (Li faccio o no i regali di Natale? Stiro o cerco la concentrazione giusta per scrivere quella lettera importante che deve avere tutte le paroline appropriate dove è necessario che stiano? Che poi pur di non stirare datemi una scusa qualsiasi e vi seguirò in capo al modo…).

giovedì 14 luglio 2011

Vive la France... e la Santuzza!



Curiosamente la più importante festa nazionale francese - le 14 Juillet giorno in cui si ricorda la presa della Bastiglia - coincide con un altro evento molto importante di Palermo, mia città natale: il Festino. In realtà la vera giornata di festa (quella rossa sul calendario) è il 15 luglio, giornata di celebrazioni religiose per ricordare il miracolo di Santa Rosalia che liberò la città da un'epidemia di peste. I festeggiamenti però iniziano diversi giorni prima e culminano proprio nella serata del 14 luglio con una processione che si chiude con i fuochi d'artificio alla marina, simbolo della vittoria della Santa sulla peste e metaforicamente della vita sulla morte.

Quando ci siamo trasferiti nella Ville Lumière questa bizzarra coincidenza mi è piaciuta tanto, in fondo era come trovare un fil rouge tra le mie origini e il presente che stavo vivendo. Effettivamente i 14 Juillet parigini sono stati bellissimi, carichi dell'entusiamo tipico delle novità, della voglia di essere parte di un festeggiamento collettivo, della curiosità di vedere francesi, e americani, inglesi, italiani, giapponesi ecc ecc, far festa insieme per strada. Insomma bello, soprattutto perché condiviso con tanti amici ugualmente neofiti della capitale francese.

Oggi festeggio a migliaia di chilometri da Parigi ma non posso fare a meno di augurare a tutti i francesi buon 14 Juillet! Buona festa e aspettatemi... sono in debito di una serata nella caserma dei pompieri (Proprio così: per il 14 luglio le caserme dei sapeurs sono aperte e si festeggia all'interno con loro. Vogliamo parlare dei pompieri parigini???? Una specie a parte, davvero, meritano un post esclusivo ;-)

Vive la France e viva pure la Santuzza!