domenica 24 gennaio 2016

Scones inglesi, una coccola domenicale

Buona domenica, oggi vi lascio un post di prima mattina in una giornata che spero sia per tutti dedicata a ciò che più amiamo fare, che sia riposare senza sosta fino all’arrivo della malinconia da domenica sera o lanciarsi in intense attività sportive dalle prime luci del mattino.

Per noi, lo sapete, la domenica è un giorno di festa a metà perché lo chef lavora, ma resta comunque un po’ speciale perché possiamo trascorrere la mattina tutti e tre insieme senza correre, iniziando con un’interminabile colazione in pigiama costellata da pause gioco-musica-giornali-skype con i nonni. Se la giornata è bella cerchiamo di non perdere troppo tempo e infilarci prima possibile nei cappotti per uscire a fare due passi e magari un rinforzo di caffè (e schiuma di latte per il piccolo) al bar vicino casa.

Domenica in famiglia è abbandonare un po’ le regole, dimenticare le mail per un giorno e non guardare troppo l’orologio. Perdersi tra i cuscini del divano guardando insieme un film, fare l’ennesima pasta al pomodoro e olive, uscire anche se piove per non perdere l’ultimo giorno di esposizione dello Spinosauro, impastare dei dolcetti in silenzio mentre minichef dorme e apparecchiare in pompa magna per la merenda per gustarsi la sua sorpresa al risveglio.
Chissà come sarà questa domenica, se ci riserverà sorprese e sorrisi, quali emozioni e quali bontà porterà con sé.

venerdì 22 gennaio 2016

Uova in cocotte con asiago e broccoletti, per fare ordine e ricominciare

A prendere (anzi, riprendere) lo slancio giusto in questo inizio d’anno ci ho messo un po’, lo ammetto. Mi fa strano augurarvi solo oggi buon anno, chiedervi come stia andando gennaio e se la ripresa dopo le vacanze sia stata soft o, al contrario, tosta da affrontare. Il mio 2016 è iniziato così, al calduccio di Palermo e con il desiderio, una volta rientrata a Milano, di prendermi tutto il tempo necessario per pensare, immaginare, decidere ciò che voglio fare. 

In fondo le prime settimane dell’anno sono fatte per i buoni propositi e stavolta ho preso la cosa molto seriamente. Ho bisogno di cambiamenti, di nuovi stimoli ed energie e sono determinata ad andarli a cercare, rincorrerli, costruirli da me se necessario. Ci riflettevo su la scorsa settimana, dopo essere stata con Mariachiara a fare una testimonianza alla Digital School Mondadori. In aula abbiamo raccontato chi siamo, cosa facciamo, come la presenza in rete abbia modificato le nostre vite e influenzato il nostro percorso professionale; volendo sintetizzare abbiamo spiegato come sia possibile trasformare in professione una passione, o per lo meno come si possano far convergere strade inizialmente lontane. Spiegare chi è La femme du chef e cosa è nato negli anni grazie a questo spazio on line (collaborazioni editoriali, l’esperienza da foodcoach per Donna Moderna Live, consulenze nel mondo food) è servito anche a me per confermare l’intento che nell’anno nuovo – al di là di strategie e statistiche - vorrei che il blog mantenesse la sua dimensione personale, il suo essere lo spazio in cui vi racconto di me, della mensa di minichef, del sonno perduto aspettando che rientri lo chef, dei piatti che preparo la domenica mattina o delle ricette che mi donano le amiche, dei miei colpi di fulmine del periodo. 

Forse vi sembrerà poco, ma avere una linea di condotta chiara in mente aiuta molto, serve a fare ordine e procedere con passo spedito verso le proprie mete.