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venerdì 13 novembre 2015

Corn bread (e grazie…)

Mancano meno di due settimane al Thanksgiving e, anche quest’anno, ho deciso di fare qualcosa (devo ancora esattamente decidere cosa/come).
Stamattina, mentre iniziavo a pensare a menù, decori e inviti mi sono chiesta: quante volte al giorno dico grazie? Ma non quei grazie pronunciati automaticamente, bisbigliati pensando ad altro. Parlo dei grazie veri, carichi di riconoscenza e consapevolezza, dell’importanza che diamo alla persona che ci sta di fronte.

- Hai ringraziato?
- Si dice sempre grazie.

Quante volte ripeto queste frasi a minichef…
Vorrei dargli davvero il buon esempio e, senza attendere un giorno specifico, dire i miei grazie quotidianamente, a partire da adesso.

martedì 17 dicembre 2013

Ricette per Natale: la NY Cheesecake alle prugne per il brunch del 25


E brunch sia.

Per ovviare agli orari lavorativi dello chef abbiamo deciso che a Natale replicheremo la formula del brunch festivo collaudata con successo a Capodanno dello scorso anno.

Non so ancora che forma avrà, con chi e dove sarà esattamente. Ripensandoci, a una settimana esatta dal Natale siamo ancora in mare aperto.

No panic. In fondo l’unica cosa importante, almeno a mio avviso, è tirare un attimo il fiato e trovare un vero momento di dolce far niente tutti e tre insieme; io, lo chef e minichef che per la prima volta sta sperimentando l’atmosfera natalizia, tra recite scolastiche (pratica a dire il vero ormai sbrigata da quasi un mese!), lavoretti e tentativi maldestri di sabotaggio dell’albero e dei pacchi regalo.

giovedì 18 ottobre 2012

Dissertazioni carnivore (e un hamburger di pollo)

Non trovate che ultimamente l’hamburger sia sulla cresta dell’onda? 

Questa settimana la chiusura del Mc Donald’s in Galleria Vittorio Emanuele a Milano ha scatenato amanti e detrattori del celebre fast-food (i primi in fila per un panino gratis, i secondi a brindare per l’avvenuta liberazione di un luogo simbolo di Milano), ha conquistato la prima pagina dei quotidiani e fatto chiacchierare un po’ tutti (ieri sera nella trasmissione di Fabio Volo su Rai Tre ho visto un’esperta d’arte fare parallelismi tra le immagini della fila in Galleria e alcuni quadri futuristi di Boccioni sugli stati d’animo. Sarà…).

Sempre più spesso, poi, mi capita di leggere recensioni di nuovi locali e immancabilmente tra i piatti di punta c’è l’hamburger. Destrutturato, reinterpretato, stravolto, vituperato, il “panino con la polpetta” è entrato nelle carte di ristoranti, bistrot e bar che si contendono appassionatamente il titolo per il miglior hamburger di xxx (mettete voi la città che preferite).

martedì 31 gennaio 2012

Devil's food cake... in red!


Sto imparando a considerare le “feste comandate” come un’opportunità, un momento per imparare qualcosa di nuovo e mettermi alla prova. Libero sfogo alla curiosità e timori messi a dormire almeno per un giorno, io da qualche tempo faccio così. Le conseguenze di questa nuova filosofia sono state fino a oggi più che positive: grazie a una candelina sulla torta ho assaggiato per la prima volta il coniglio senza fuggire a gambe levate, la vigilia di Natale ha svelato a mio padre che tacchino e purè di patate non sono necessariamente cibo da malati ;), un compleanno è stato l’occasione buona per realizzare un desiderio d’infanzia.

È proprio di questo desiderio - fatto di cioccolato, strati su strati di pan di spagna e glassa golosa da far sciogliere sotto il palato - che voglio raccontarvi oggi.

giovedì 12 gennaio 2012

Viaggi per il mondo e ricordi (con una novità)




Facciamo un esperimento: io vi dirò delle parole e voi dovete dirmi cosa vi fanno venire in mente. Iniziamo!

Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti.

Fatto???

Sicuramente ognuno di voi avrà delle immagini tutte personali legate a questi luoghi. Frammenti di un film visto decine di volte, ricordi del viaggio dopo il diploma, quell’amico lontano conosciuto un’estate al mare. Scommettiamo che tra le cose a cui avete pensato c’è almeno un piatto? Se è così non preoccupatevi, siete in buona compagnia ed è totalmente normale :-)

lunedì 12 dicembre 2011

C'è posta (dolce) per te: the Great Food Blogger Cookie Swap


English version below

Immaginate 22.000 biscotti che se ne vanno a spasso per il mondo, attraversano i cinquanta stati degli USA e diverse nazioni europee, raggiungendo migliaia di bloggers. Fatelo e avrete un’idea di cosa è accaduto nelle scorse settimane grazie al “The Great Food Bloggers Cookie Swap”. Non è un concorso, non è un contest, come vi spiego cos’è? Swap in inglese vuol dire scambio e l’idea alla base è proprio quella della condivisione e dello scambio… di biscotti. Inizialmente l’iniziativa doveva coinvolgere solo le bloggers statunitensi ma grazie a un rapido passaparola su Twitter (sto sempre più apprezzando lo strumento) e all’intraprendenza di Rossella siamo riuscite a portarlo anche in Italia.

giovedì 24 novembre 2011

Thanksgiving


In linea di principio sono contro l'importazione incondizionata e acritica delle festività altrui. Per questo motivo non festeggio Halloween, anche se mi piacciono molto le zucche (come forse s’intuisce dalla foto), le decorazioni arancioni che invadono le vetrine e l'idea dei bimbi mascherati che bussano alle porte per un "dolcetto o scherzetto". Eppure negli ultimi anni ho celebrato il Thanksgiving dato che molti amici americani avevano il piacere di condividere con noi questo momento di festa.

Sarà forse colpa loro se oggi, ultimo giovedì di novembre e quindi Thanksgiving, sento nell'area un'atmosfera speciale. In realtà, pur mancandomi le motivazioni storiche e le forti valenze patriottiche della festività statunitense, quello che mi piace del Thanksgiving è il suo senso intrinseco: un giorno per ringraziare. Sarà che da piccola mi hanno insegnato quanto siano importanti le "paroline magiche" per favore, prego e...grazie. In fondo non c'è necessariamente bisogno di eventi epocali o di una data rossa sul calendario per un po' di gentilezza, no?

Un grazie a chi ci sta accanto, detto a voce o solo con gli occhi, per iniziare bene la giornata insieme. Un grazie al signore che tiene aperto il portone per farci passare quando tra passeggino (ok...sto personalizzando troppo), pacchetti e borsa dovremmo avere minimo quattro braccia. Un grazie a chi riesce a portare ottimismo nelle nostre giornate. Un grazie a noi stessi per aver fatto la scelta giusta.

Stasera avrò due amiche a cena e ho pensato di rimanere in tema, anche se il nostro incontro è nato senza alcun nesso con il Thanksgiving. Il tacchino c'è, la zucca anche adesso mi tocca solo andare ai fornelli.

Happy Thanksgiving!

PS: La ricetta del tacchino la troverete domani... altrimenti che sorpresa sarebbe per le amiche?!?! (e poi il tacchino ancora devo iniziare a cucinarlo ;)

lunedì 3 ottobre 2011

Con le antenne drizzate e i cupcakes in forno

É da un po' che ci penso e la conclusione cui sono arrivata è la seguente: nell'amicizia bisogna stare con le antenne drizzate. Sempre pronti a captare i movimenti nell'aria e a cogliere le novità prima ancora che accadano (un po' come dicevano agli scout "estote parati" no?!). A differenza di quanto pensavo, infatti, è possibile fare nuove amicizie, per fortuna!
No, non parlo di conoscenze o incontri casuali che poi torni a casa e pensi "simpatica quella" però poi non hai il numero, o magari è un'amica dell'amica del tuo cugino di terzo grado che vedi una volta l'anno e così addio contatto. E no, le nuove amicizie sui social network non sono considerate tali.
Parlo delle amicizie che nascono inaspettatamente, perché crescendo è naturale aprirsi poco e fidarsi un pezzettino in meno per tutte le volte che abbiamo preso una batosta, oppure solo per pigrizia, perché c'è meno tempo per coltivare i nuovi amici e così il tempo passa e i "chissà che fine avrà fatto?" si sprecano.

lunedì 19 settembre 2011

Carnet d'adresses 2 - Une journée entre filles

Parigi è una città dalle molte facce, mutevoli identità. Per tanti è la città degli innamorati che, rapiti dal suo fascino, si perdono nelle sue strade e nella voglia di viverla attraverso gli occhi della persona amata. Per me è anche una città da scoprire tra donne, in un pomeriggio a passeggio senza meta stabilita ma con la voglia di lasciarsi ispirare dalle vetrine, da portoni lasciati aperti, dal profumo di burro che proviene da una pasticceria, dalle chiacchiere in un caffè.

••

MAMIE GÂTEAUX

Pomeriggio d'inverno. Fuori fa freddo ma voi siete uscite lo stesso perché non si può resistere a un giro nel sixième e poi sapete già che potete sempre rifugiarvi da Mamie Gâteaux (lett. nonna delle torte). Dietro le vetrate di questa piccola sala da tè c'è tutto il necessario per assaporare un momento di confidenze con le amiche: tè, cioccolata calda e diversi tipi di caffè serviti in ceramiche dal gusto rustico (al numero accanto i proprietari gestiscono anche La Brocante de Mamie Gâteaux) senza dimenticare - ovviamente - una scelta di torte del giorno semplici e piene di gusto proprio come quelle della nonna. A pranzo troverete una piccola selezione di quiche salate, insalate e zuppe del giorno per un veloce snack.

Mamie Gateaux

66, rue du Cherche-Midi 75006

Aperto dal martedì al sabato dalle 11.30 alle 18.00

mercoledì 13 aprile 2011

Buon compleanno blog!

E' già passato un anno da quando ho pubblicato il mio primo post.

Mi sembra trascorso solo un attimo dalla mattina in cui, dopo aver registrato il dominio e capito (più o meno) come funzionava la parte tecnologica, ho scritto le prime righe di quest’avventura. E quante cose sono successe in questi 365 giorni!

giovedì 18 novembre 2010

Muffins con gocce di cioccolato "da chiacchiera"

Succede puntualmente. Possono essere passate settimane, mesi, oppure solo pochi giorni dall'ultima volta. Eppure non c'è alcun timore, alcuna distanza, neanche un accenno di freddezza. Si ricomincia da dove si era rimasti - complici spesso un caffè o un bicchiere di vino - e poi le parole scorrono veloci, come fiumi fatti di avvenimenti, persone, emozioni, paure, desideri, gioie e apprensioni per il futuro.

Sono gli incontri con le mie amiche, quelle vere, e non importa dove abitino o quanto spesso si ripeta questo rituale: è sempre così. Non avevo mai pensato alla semplice naturalezza con cui accadono, alla fluidità immediata di conversazioni che possono durare ore e portare su sentieri nuovi e argomenti neanche immaginati quando c'eravamo dette "ci vediamo?". E poi, qualche pomeriggio fa, questa alchimia si è ripetuta ancora una volta davanti ad una tazza di té con due mie amiche ed è stato naturale notare come sia speciale e misteriosa allo stesso tempo l'amicizia, un sentimento capace di legare indissolubilmente persone diversissime tra di loro che diventano imprescindibili per la vita dell'altro.

Questi momenti di "pura amicizia" sono un vero dono e ci vuole sempre una dolcezza per sottolinearli. Stavolta avevo preparato dei muffins con scaglie di cioccolato per riscaldare - non che ce ne fosse bisogno - l'atmosfera. Ve li passo per i vostri preziosi momenti tra amici.

Muffin con gocce di cioccolato

martedì 2 novembre 2010

La regina dell'autunno

Con Halloween ormai alle spalle mi sento più serena a pubblicare una ricetta a base di zucca che ho preparato qualche giorno fa quando tutta la blogosfera (e non solo quella) sembrava invasa dall'ortaggio arancione. Ma del resto evitare di celebrare le zucche - piccole, grandi, tonde e cicciotte o lunghe e sottili - è impossibile in questo autunno inoltrato.

Di solito amo la zucca in vellutate, minestre e risotti - piatti salati insomma. Stavolta però il potimarron portato a casa dal mercato mi ha fatto venire voglia di dolci. L'ispirazione viene dai pumpkin cupcakes della celebre Martha Stewart, io però ho usato la zucca fresca e non il purè in lattina (?!?) che evidentemente riduce i tempi di preparazione e facilita il tutto.

In pochi passi vengono fuori dei cupcakes morbidi e saporiti che secondo me non hanno bisogno di altro, volendo proprio strafare li ricoprirei con un leggero strato di icing al profumo di arancia.

Inoltre, l'aspetto più bello di questi cupcakes è che 'sanno di coccola' perché portano in casa un profumo di spezie calde e avvolgenti che fanno tanto Natale. Non so voi, ma per me la cannella, l'allspice e soprattutto lo zenzero (come il buon Elio insegna) sono gli elementi necessari per iniziare a respirare l'atmosfera natalizia che tanto amo.

Quindi hurrà per i cupcakes alla zucca che creano l'atmosfera :-)

(Lo so che è presto per iniziare a parlarne ma... qual è per voi il simbolo culinario del Natale?)

Cupcakes alla zucca

giovedì 19 agosto 2010

Ferragosto in città: forno acceso e scambi culturali

Se un amico non italiano vi chiedesse qual è la tecnica migliore per preparare la pasta o il segreto per portare in tavola un buon piatto di fumanti spaghetti al pomodoro voi sicuramente rispondereste in meno di un minuto con una minima spiegazione, aggiungendo: "Guarda che cucinare la pasta è la cosa più semplice del mondo". Non mi ero mai resa conto di quanto il suddetto carboidrato faccia parte del mio DNA fino a quando sono andata a vivere all'estero e ho conosciuto persone provenienti da tutto il mondo che, ovviamente, hanno una cultura alimentare varissima e moto diversa dalla mia. La cosa bella è che il binomio piatto tipico=semplicità assoluta sembra valere un po' per tutte le cucine. Basta infatti trovare quella ricetta che ci sembra esotica e complessa e porre la domanda "Come si prepara?" a qualcuno nativo del paese in questione per scoprire la veridicità di quest’affermazione.

Il ferragosto appena trascorso credo di poterlo annoverare tra i più bizzarri in assoluto della mia vita: una media di 14-15° C. pioggia a catinelle e tutti i programmi di picnic e gite fuori porta mestamente messi in un cantuccio fino al prossimo cambio climatico. In compenso mi è venuta una voglia matta di accendere il forno. Non scherzo, in questi giorni mi aggiro pensosa e silenziosa tra dispensa e frigorifero per vedere cosa può finire al calduccio del forno. Il risultato di solito è un misto di grandi classici (come il crumble di mele nella ricetta della BBC Food, provato anche con aggiunta di lamponi o altra frutta ed è sempre buonissimo) e nuove creazioni. Alla ricerca d'ispirazione tra gli scaffali del supermercato mi sono imbattuta in una confezione di chocolate cookies e mi sono detta... perché no???

A confermare l'ipotesi di cui sopra per cui più una ricetta sembra lontana da noi, più in realtà è semplice è stata la mia amica americana C. la donna responsabile (in positivo... bien sûr) della scoperta da parte della sottoscritta di innumerevoli prelibatezze d'oltreoceano. Chocolate chip cookies? Un gioco da ragazze e non solo in senso metaforico :-)

Musica a palla, farina e gocce di cioccolato giganti sono stati gli ingredienti di un pomeriggio in cui la mia cucina è diventata come per magia una bakery 100% USA.

E che soddisfazione quando il profumo inebriante del burro e del cioccolato ha cominciato a uscire dal forno per conquistare tutta la casa!

Il dazio che io e lo chef abbiamo pagato per questa iniziazione alle dolci delizie statunitensi è stato una lezione su "Pasta al pomodoro: istruzioni per l'uso" e "La moka: un amico in cucina"!

L'ho sempre detto che gli scambi culturali sono una gran cosa ;-)

Chocolate Chip Cookies

martedì 1 giugno 2010

Carrot cake e lezioni di chimica


Metti una sera a cena due italiani (noi), due spagnoli, un'americana e un francese. Le premesse per una barzelletta ci sarebbero tutte, invece ne viene fuori una serata piacevolissima a base di chiacchiere, ottimo cibo, buon vino e... misteri!!!

Abbiamo infatti sfiorato le scene da barzelletta quando a serata inoltrata la padrona di casa (americana), ignara del panico che avrebbe scatenato, ha posto la seguente domanda: «Qual è la differenza tra baking soda e baking powder? Io quando li uso seguo alla lettera le istruzioni delle ricette e non ho mai problemi, ma mi sono sempre chiesta in cosa fossero diversi e perché a volte se ne usi uno e non l'altro». Non è il tipo di discussione che viene fuori normalmente a tavola e credevo che la domanda, dopo qualche timida risposta di rito, venisse fatta cadere nel dimenticatoio a favore di più conviviali confronti sulle prestazioni delle rispettive nazionali ai prossimi Mondiali di Calcio. Invece... NO!!! I miei amici sono troppo mitici e da lì, complice la presenza tra di noi del cuisinier di cui ormai sapete e di ben due chimici, è partita una discussione animata che ha raggiunto le più alte vette del sapere scientifico e culinario.