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venerdì 15 settembre 2017

Di chat, mamme e polpettine (di alici al sugo)

Se anche a voi è capitato di essere stati aggiunti a un gruppo whatsapp – e se nel 2017 non sapete di cosa sto parlando, chapeau - vi sarete senz’altro trovati coinvolti in conversazioni di tutti i tipi. Si spazia da quelle funzionali, nate con uno scopo ben preciso (e nomi programmatici tipo “organizzazione cena di Natale” o “regalo di compleanno pincopallo”), alle infinite sequenze di messaggi di puro pettegolezzo, alle discussioni monotematiche per appassionati che vogliono condividere una passione (non ci crederete ma da anni ormai la mia chat preferita, condivisa con un paio di buone amiche, è “beauty guru”…), a conversazioni familiari con genitori, fratelli, mogli e mariti dove le foto dei nipotini si alternano senza colpo ferire ad agguerrite dispute sul fantacalcio. 

Le migliori però, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, sono le chat delle mamme. Nascono ormai in automatico al primo accenno di vita sociale della prole, che include il corso preparto e da lì si estende alla classe del nido, dell’asilo, delle elementari, della piscina, di musica, e via discorrendo. È lì, tra una profusione di emoticon e un uso allegro della punteggiatura, che viene fuori il vero carattere di ogni mamma, con i suoi timori, le sue solide certezze e un bagaglio di conoscenze creato ben prima di spunte blu e affini, almeno si spera. 
Le chat delle mamme non sono il male (benché se non tenute sotto controllo possono facilmente trasformarsi in una versione 2.0 di un girone infernale), perché possono davvero essere una rete di supporto e solidarietà femminile. Vi faccio un esempio: l’anno scorso per la recita di fine anno di minichef è toccato ai genitori preparare i costumi. Ora, le mie doti sartoriali non esistono ma, grazie alla chat della classe, ho scoperto che una mamma si dilettava con macchina da cucire e cartamodelli e il suo aiuto, passo dopo passo anzi foto dopo foto, è stato la svolta e mi ha consentito di mandare il figlio allo show con un decorosissimo costume da tacchino!

giovedì 24 aprile 2014

48 ore da single: viva i piatti unici!


Vi avevo già raccontato dell’improvvisa “luna di miele” che le vacanze di minichef ci hanno concesso. Ebbene, questa strana settimana che inizia di martedì ed è ormai quasi finita mi ha regalato inaspettatamente due giorni da single.

A Milano da sola per 48 ore, due giorni interi di normale attività con in più quell’ebbrezza data dalla libertà di gestire in totale autonomia il mio tempo. Scusate se è poco!
Cosa ho fatto? Niente di trascendentale, figuriamoci. Ma volete mettere il piacere di fare colazione in assoluto silenzio? Non so voi ma io quando mi alzo ho bisogno fisico di almeno mezz’ora di vuoto attorno. Quel vuoto che mi manca da… più o meno tre anni!

Altro benefit della singletudine: coltivare le proprie inconfessabili passioni, come leggere Hello! sotto le coperte gustando i racconti del Royal Tour in Australia (ma quanto è carino e pacioccoso il principe George?) o cenare con un pacchetto di patatine davanti al computer. Insano, lo so, ma ogni tanto ci vuole pure quello.

venerdì 5 luglio 2013

Ricette e consigli di mare


Siamo a casa da un paio di giorni. La valigia è già disfatta, i teli da spiaggia si stanno asciugando e attendono di essere riposti, i nostri volti non proprio abbronzati rivelano però traccia di un timido passaggio al sole e sembrano senz’altro più sani e rilassati.

Da questi dieci giorni al mare, prima vera vacanza marittima in un contesto diverso dalla Sicilia, ho imparato alcune semplici ma utili cose.

venerdì 14 dicembre 2012

Ricette per Natale: crocchette di latte di pesce


La vigilia dell’Immacolata da’ il via ufficiale ai festeggiamenti natalizi e a Palermo il sette dicembre ci si riunisce in molte case tra amici, parenti e conoscenti.

Decine di persone riunite… per giocare!

I quasi trenta giorni che vanno dall’otto dicembre al sei gennaio sono, infatti, quelli delle “giocate”. Quando mi sono trasferita a Milano pensavo che il concetto di giocata fosse noto a tutti ma mi sbagliavo quindi vi spiego velocemente cos’è: una ventina di persone attorno a un lungo tavolo da gioco (di solito tutti i tavoli di casa uniti) che per una serata dimenticano professioni e ruoli familiari e si divertono con tradizionali giochi di carte. I più gettonati sono il baccarà e il mercante in fiera. Giochi dalle regole semplici ma con le quali si fa spesso confusione – è questo il bello, l’amico più estroverso della compagnia che fa il banco, le lancette dell’orologio che vanno senza accorgersene.

venerdì 30 marzo 2012

Macco di fave per esaudire un desiderio


Ah, beata ingenuità!

Sarà l’aria primaverile, il sole splendente, gli abiti leggeri…sarà quel che sarà ma io a volte mi convinco che una cosa sia esattamente come la penso e dimentico qualsiasi ragione o suggerimento dettato dal buon senso, dall’esperienza, dalla saggezza popolare.

Prendete questo macco di fave. Reduce dalla vacanza sicula mi è venuta voglia di provare ricette della tradizione, cucinare con ingredienti che sprizzano sicilianità da ogni molecola, colorare il piatto con le tinte forti tipiche della cucina isolana.

mercoledì 15 febbraio 2012

Mezze penne integrali con carciofi e triglie


A casa nostra il pesce piace e si mangia anche abbastanza spesso. Per quale motivo allora ho pubblicato pochissime ricette a base di pesce (tra cui la prima postata sul blog)? Forse perché di solito lo cuciniamo in modo molto semplice - al cartoccio, al forno, alla griglia - per non alterarne troppo il sapore. Qualche giorno fa però ho comprato delle triglie e ho deciso di utilizzarle come condimento per la pasta.