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martedì 12 marzo 2013

Torta di mandorle, in apnea.


È già marzo e, a essere sincera, mi sembra di essere arrivata al terzo mese dell’anno in apnea. Come se il primo gennaio mi fossi tuffata in mare e stessi nuotando sott’acqua da allora. Una lunga nuotata in cui riprendo coscienza di ogni muscolo, della freschezza dell’acqua e della leggerezza del mio corpo in immersione. 

Metafore a parte, è un periodo particolarmente intenso, fatto di vecchi e nuovi progetti professionali che s’incastrano tra di loro, di una routine familiare che si complica un po’ (francamente lo trovavo inimmaginabile, ma adesso dopo le chiacchierate notturne dello scorso anno abbiamo aggiunto gli spuntini a notte inoltrata!) e di tante parole che le mie dita compongono sulla tastiera, a volte rapide e sicure, altre incerte.

Paradossalmente, dopo giornate spese tra le parole mi capita di restarne senza quando vorrei fermarmi e raccontare un po’ di me, della pasta al forno di mamma che meno male che c’è e anche in trasferta milanese senza il pomodoro buono è sempre una certezza, del pappagallo (prima conosciuto come minichef) che abita con noi da qualche tempo e il cui passatempo preferito è ripetere qualsiasi suono/parola/onomatopeica arrivi alle sue piccole orecchie, dei miei primi busiati fatti a mano e della sottile soddisfazione che si prova nel condividere con uno chef una ricetta di tradizione, di un abito vintage comprato con un’amica che mi fa sentire bella e di una foto che lo immortala e mi piace proprio!

lunedì 11 febbraio 2013

Frittelle e mascherine



Quest’anno Carnevale è arrivato all’improvviso sotto forma di comunicazione dell’asilo che informa i genitori che venerdì prossimo ci sarà una festa in maschera.

Messaggio non tanto subliminale: organizzatevi.

Me ne sarei potuta accorgere prima: i coriandoli sui marciapiedi e qualche timida decorazione nelle vetrine dovevano mettermi in guardia e invece nulla. Tutta colpa delle chiacchiere comparse al supermercato già dopo l’Epifania, sono loro ad avermi destabilizzato insieme al fatto che non mi travesto più da tempo immemore quindi Carnevale è quasi una festa di serie B. L’ultima mascherata la ricordo all’università, quando con le colleghe ci mettemmo di buzzo buono a tagliare, cucire, disegnare e decorare, creando una serie di costumi a tema natura (ricordo che c’erano un’aria, i flutti del mare, la luce – o forse la luna). Prima c’erano stati innumerevoli Carnevali festosi, merito della giovinezza e soprattutto di mamma che esprimeva tutto il suo talento artistico creando, anno dopo anno, maschere uniche che a distanza di anni ricordo con affetto e – a volte – una buona dose d’imbarazzo.

Se Pippi Calzelunghe (con tanto di trecce impazzite) può ancora annoverarsi tra i “classici” carnascialeschi e la farfalla con le ali alte un metro è il sogno di ogni bimba fantasiosa, il semaforo munito di segnaletica stradale esce un po’ dal seminato. Come dimenticare poi il periodo ortofrutticolo? Sono stata un’arancia e un rigoglioso grappolo d’uva, baroccamente ricoperta di decine di palloncini-acini. Di una comodità che ve la raccomando…

lunedì 4 febbraio 2013

Cucina svedese: impariamo le basi



Quante volte pur non conoscendo qualcosa in prima persona ne abbiamo in testa un’idea precisa? Capita con le persone, con i libri, con i film figuriamoci se non deve succedere con la cucina! Negli ultimi anni ho imparato a fidarmi del mio sesto senso (specie con le persone, con quelle difficilmente sbaglio!) lasciando però spazio a tentativi di esplorazione e a sorprese inaspettate; vi ricordate il mio tête à tête con il quinto quarto la scorsa estate? 

Pensando alla cucina nordeuropea, ad esempio, non potevo fare a meno di associarla a un grande uso di vegetazione locale (intesi come muschi e licheni vari… René Redzepi docet) e di improbabili carni.In ogni caso, non essendomi mai spinta più a Nord della Germania, la vedevo come una cucina fredda. Niente di più errato, ma l’ho potuto scoprire soltanto mettendo il naso (nonché gli occhi e tutte le papille gustative in mio possesso) in una cucina veramente svedese anche se collocata molto più a Sud della Svezia, per la precisione ad Aosta. [Prospettive che mi hanno chiarito quanto i concetti geografici di Nord e Sud siano assolutamente relativi :-) ]. 

giovedì 15 novembre 2012

Le girelle e un'ode alla cannella

Le mie giornate iniziano quasi tutti i giorni allo stesso modo: seduta su uno sgabello vicino alla finestra, sbirciando da dietro la tenda il cielo e la giornata che sarà. Una tazza di caffè bollente e amaro in mano, addolcito solo da uno spruzzo di latte schiumato. In silenzio il più delle volte perché, come Montalbano quando mangia, io la mattina sono muta per un bel po’. Lascio alla colazione il compito di portarmi con lentezza nel giorno che inizia (e a mio figlio l’onore di accelerare spesso il passaggio!).

In questo rituale immutabile ci sono due momenti che non scambierei con nulla al mondo: l’apertura del caffè e la cannella sulla schiuma di latte.

È un’abitudine mutuata dal bar, il tocco finale sul cappuccino che rende meno frettolosa e anonima la colazione consumata al bancone. A casa è lo chef a regalarmi quest’attenzione, il suo modo di dirmi buongiorno senza rompere il voto del silenzio mattutino :-)

giovedì 18 ottobre 2012

Dissertazioni carnivore (e un hamburger di pollo)

Non trovate che ultimamente l’hamburger sia sulla cresta dell’onda? 

Questa settimana la chiusura del Mc Donald’s in Galleria Vittorio Emanuele a Milano ha scatenato amanti e detrattori del celebre fast-food (i primi in fila per un panino gratis, i secondi a brindare per l’avvenuta liberazione di un luogo simbolo di Milano), ha conquistato la prima pagina dei quotidiani e fatto chiacchierare un po’ tutti (ieri sera nella trasmissione di Fabio Volo su Rai Tre ho visto un’esperta d’arte fare parallelismi tra le immagini della fila in Galleria e alcuni quadri futuristi di Boccioni sugli stati d’animo. Sarà…).

Sempre più spesso, poi, mi capita di leggere recensioni di nuovi locali e immancabilmente tra i piatti di punta c’è l’hamburger. Destrutturato, reinterpretato, stravolto, vituperato, il “panino con la polpetta” è entrato nelle carte di ristoranti, bistrot e bar che si contendono appassionatamente il titolo per il miglior hamburger di xxx (mettete voi la città che preferite).

giovedì 20 settembre 2012

Sembra ieri... madeleines alla vaniglia


Sembra ieri. Preparare scatoloni, lavare indumenti di dimensioni ridicolmente piccole, correre in ospedale e iniziare una vita nuova in cui ci sei anche tu.

Sembra ieri, eppure sono passati diciannove mesi che compi proprio oggi.

Oggi che mangi la carne tagliata a pezzetti con la forchetta, sedendo composto (quasi sempre) a tavola con noi. Oggi che ridi a crepapelle tenendoti alla barra dello scivolo perché hai capito come lasciarti andare e ti diverte arrivare fino in fondo tutto solo.

Oggi che saluti chiunque incroci il tuo cammino, agitando contemporaneamente mano e braccio come se dovessi regolare il traffico aereo di tutta Milano.

venerdì 13 luglio 2012

Summer pudding


Noto che i dolci non fanno capolino sul blog da qualche tempo. Non posso neanche accampare la scusa del forno spento dato che da quando Laria abita nel frigorifero di casa nostra tra pizze e focacce sembra la festa del carboidrato. Il fatto è che d’estate se voglio un dolce per me esiste quasi esclusivamente il gelato. Nocciola, crema, limone o pesca: datemi un cono e sono a posto. Eppure, ci sono paesi in cui il gelato non è proprio specialità nazionale e - oltre a invidiarcelo - hanno trovato delle alternative. Voi lo sapevate che il Summer pudding è un tipico dolce estivo inglese?

Io alla parola pudding associo sempre la tipica versione natalizia che sinceramente deve ancora fare breccia nel mio cuore. Troppi canditi, troppe uvette, troppo di tutto e soprattutto così compatto e asciutto che neanche la crema servita in accompagnamento riesce nel miracolo della morbidezza. Forse sono stata sfortunata, certamente non ho mai avuto l’onore di assaggiare un vero Christmas pudding fatto in casa, fatto sta che il pudding invernale per me rimane un’incognita.

giovedì 14 giugno 2012

Tortilla e retroscena di una foto


Potrebbe sembrare una foto come tante altre già presenti in questo blog: c’è qualcosa da mangiare in primo piano, ci sono stoviglie, posate, stoffe. C’è luce, c’è colore. I profumi ancora non riescono a passare attraverso lo schermo ma forse un giorno sarà possibile varcare anche questa frontiera.

Se ci fosse uno sfondo musicale…sarebbe il pianto fragoroso di minichef alquanto alterato per essere stato confinato nel suo box onde evitare che il set improvvisato in casa crollasse miseramente sotto i suoi attacchi!

giovedì 5 aprile 2012

Hot Cross Buns...do you know them?



C’è nell’aria un profumo pungente, mutevole, pieno di attese e di promesse. Un profumo che fa partire l’immaginazione e fantasticare di colazioni lente tutti in pigiama, con la caffettiera che borbotta in sottofondo e le parole che escono una alla volta ancora assonnacchiate.

Basta un sentore di lievito per farmi immaginare decine di mani all’opera, intente a mescolare farine, aggiungere acqua e ingredienti “segreti”, amalgamare consistenze diverse e vederle trasformarsi poco per volta in un tutt’uno nuovo e omogeneo. Dicevo qualche tempo fa a un’amica che per me impastare è un antistress insostituibile. Gratuito, disponibile quasi sempre, capace di cambiare segno alle energie negative che talvolta ci portiamo dietro e farle diventare positive quasi per magia.

martedì 13 marzo 2012

Viva la pizza!


Pensavate che durante la vacanza siciliana vi abbandonassi? No, non potrei mai :-)
Certo, in questa settimana non credo di toccare i fornelli ma prima di partire vi ho preparato una ricettina da leccarsi i baffi.

giovedì 9 febbraio 2012

Tradizioni di Carnevale


Chiacchiere, galeni, frappe, frittelle, tortelli… ma quanti (buonissimi) dolci si preparano per Carnevale?!?

Tante tradizioni, in Italia e non solo, per festeggiare come si deve la festa più allegra dell’anno. Cercando un po’ nei libri di casa e curiosando nel web ho trovato tanti spunti interessanti e credo che nelle prossime settimane ci divertiremo ad assaggiare varie prelibatezze :)

In Francia, per esempio, il Carnevale è il periodo delle crêpes.

giovedì 12 gennaio 2012

Viaggi per il mondo e ricordi (con una novità)




Facciamo un esperimento: io vi dirò delle parole e voi dovete dirmi cosa vi fanno venire in mente. Iniziamo!

Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti.

Fatto???

Sicuramente ognuno di voi avrà delle immagini tutte personali legate a questi luoghi. Frammenti di un film visto decine di volte, ricordi del viaggio dopo il diploma, quell’amico lontano conosciuto un’estate al mare. Scommettiamo che tra le cose a cui avete pensato c’è almeno un piatto? Se è così non preoccupatevi, siete in buona compagnia ed è totalmente normale :-)