giovedì 1 giugno 2017
Green power bowl con salmone marinato all’olio di semi di zucca
venerdì 12 maggio 2017
Galette integrale con tarassaco e ricotta
giovedì 1 settembre 2016
Il panino del buon rientro
venerdì 17 giugno 2016
5 ricette verdi e veloci per chi ha sempre fame e fretta
venerdì 22 gennaio 2016
Uova in cocotte con asiago e broccoletti, per fare ordine e ricominciare
mercoledì 30 settembre 2015
Solo cose buone: tortino di verdure al Casera
venerdì 17 luglio 2015
Mezze penne rigate con sugo di ciliegino e zucchine bianche
giovedì 25 giugno 2015
Una pizza per l'estate (con verdure e burrata)
mercoledì 17 giugno 2015
Merende di Giugno: crostoni con erbette e briciole di salsiccia
martedì 24 marzo 2015
Tarte tatin di finocchi al timo, l'onda verde continua
giovedì 12 marzo 2015
Insalata di broccoletti e carote con semi di chia e vinaigrette all'arancia
giovedì 24 aprile 2014
48 ore da single: viva i piatti unici!

Vi avevo già raccontato dell’improvvisa “luna di miele” che le vacanze di minichef ci hanno concesso. Ebbene, questa strana settimana che inizia di martedì ed è ormai quasi finita mi ha regalato inaspettatamente due giorni da single.
A Milano da sola per 48 ore, due giorni interi di normale attività con in più quell’ebbrezza data dalla libertà di gestire in totale autonomia il mio tempo. Scusate se è poco!
Cosa ho fatto? Niente di trascendentale, figuriamoci. Ma volete mettere il piacere di fare colazione in assoluto silenzio? Non so voi ma io quando mi alzo ho bisogno fisico di almeno mezz’ora di vuoto attorno. Quel vuoto che mi manca da… più o meno tre anni!
Altro benefit della singletudine: coltivare le proprie inconfessabili passioni, come leggere Hello! sotto le coperte gustando i racconti del Royal Tour in Australia (ma quanto è carino e pacioccoso il principe George?) o cenare con un pacchetto di patatine davanti al computer. Insano, lo so, ma ogni tanto ci vuole pure quello.
martedì 8 aprile 2014
Gli orari, la spesa e un idillio perfetto.

Forse vi starete chiedendo che fine abbia fatto lo chef. In effetti è da un po' che non parlo di lui, magari lamentandomi pubblicamente degli orari bizzarri che la nostra famiglia fa a causa del suo lavoro.
La ragione è presto detta: da un paio di settimane (ormai quasi tre, il tempo vola…) il mio augusto consorte è a casa, più precisamente in convalescenza. Tutto merito di una sindrome del tunnel carpale con annesso dito a scatto per il quale ha dovuto subire un’operazione. Intervento riuscito ma ripresa lavorativa necessariamente lenta: ve lo immaginate a spignattare con tanto di bende?
Da tre settimane quindi viviamo un'apparente normalità familiare: tutti insieme a colazione e cena e a volte riusciamo addirittura a ritagliarci un pranzo a due.
Bello anzi bellissimo, soprattutto quando la routine prevede ritmi dietro ai quali a volte faccio fatica a stare, ma la verità è che tutta questa regolarità mi uccide!!!
lunedì 3 febbraio 2014
Cronache scolastiche e minestroni d'inverno

“Scusi?!?” rispondo io.
“Suo figlio è abituato a un regime alimentare troppo curato quindi è normale che la prima reazione alla mensa scolastica sia una vera reazione… allergica!” conclude sarcastica la dottoressa.
“…” mio commento non pervenuto.
Entusiasta della scuola materna di minichef ho, nei primi mesi di frequentazione, chiuso un occhio sul planning alimentare scolastico. Anzi, ho proprio messo la mascherina del sonno e fatto la gnorri alla lettura dei creativi menù.
- Penne alla puttanesca - lonza - polenta.
- Gnocchi alla ligure - arrosto - patate
- Pasta al pomodoro - hamburger - purè
- Pasta al prosciutto+besciamella - frittata - patate
- Pasta alla boscaiola - sofficini - purè
A queste ludiche proposte minichef qualche tempo fa ha reagito nel vero senso della parola: corpo pieno di bolle e febbrone da cavallo. Fatti tutti gli esami del caso, sul banco degli imputati è salito il latte UHT somministrato a merenda insieme a pane e un succedaneo della Nutella. A quel punto siamo andati a bussare alla porta della scuola e le cose si sono complicate.
Pare infatti che la società che gestisce la mensa, oltre a dover seguire tutte le normative del caso e le indicazioni dei nutrizionisti, abbia dovuto confrontarsi con un drappello di simpatici genitori. Quelli del “Anche il cartone, purché mangi” uniti bellicosamente ai portavoce del “Mio figlio mangia solo pasta al pesto e wurstel, qual è il problema a darglieli tutti i giorni?” (e vi giuro che non sto romanzando).
Come si fa? Davvero, una mamma cerca di tenere sopiti gli istinti più bruti e innalzare la propria soglia di tolleranza, perché qui non è che si pasteggi quotidianamente con chissà quali manicaretti. Figuriamoci… siamo persone normali che però prestano attenzione (ok, forse un filo più della media) a quello che finisce nel piatto.
No, non partirò in una filippica contro l’istituzione mensa scolastica perché già se ne sentono troppe. No, non ho fatto mettere minichef in bianco dalla pediatra perché finirebbe per mangiare il doppio (il pasto tristanzuolo in bianco più quello normale dei compagni).
Mi chiedo però (e vi chiedo): la scuola non dovrebbe svolgere un ruolo educativo a 360°? E in questo giro continuo non dovrebbe essere compresa anche la cultura alimentare? Che non vuol dire disquisire di fois gras a tre anni, ma semplicemente guardare con curiosità le “cose colorate” che finiscono nel piatto. E lo dico da mamma fortunata di un bambino che mangia praticamente tutto. Asparagi e sofficini, patate e cavoletti di Bruxelles (ma non dategli lo stracchino, quello ve lo sputerà lontano un metro!).
La nostra cena quindi, da qualche tempo a questa parte, si modella sulle improbabili alchimie del pranzo. In poche parole è il tripudio del vegetale, nel tentativo di arginare l’avanzata proteica del pranzo. Il minestrone del primo lunedì di febbraio ne è un chiaro esempio: prendi il meglio che l’orto offre e fanne una zuppa calda e confortante, da preparare in abbondanza e lasciar cuocere a lungo, sentendone il profumo diffondersi lentamente per la casa. Ci sono i porri delicati, i fagioli morbidi, il cavolo saporito e sì, anche due patatine di montagna perché rendono più cremoso il tutto.
Minestrone d'inverno
Ingredienti per 4 persone
- Fagioli freschi 500 gr (da sgusciare) o circa 250 gr già sgusciati
- 2 carote
- 2 porri
- 2 mazzi piccoli cavolo nero
- 2 piccole patate di montagna
- 1 fetta di speck da 80 gr circa
- 1 foglia di alloro
- sale, pepe
- olio extravergine d'oliva
In una pentola capiente far rosolare un paio di minuti i porri in olio extravergine d'oliva, salarli e poi aggiungere le carote, le patate e lo speck. Lasciar insaporire le verdure, unire il cavolo nero e i fagioli e coprire con abbondante acqua calda (in modo da non bloccare la cottura): l'acqua dovrà superare di un paio di dita le verdure. Raggiungere il bollore, regolare di sale e pepe e coprire, continuando la cottura a fiamma bassa per circa un'ora e mezza. Il minestrone dovrà restare piuttosto brodoso, se invece lo preferite più asciutto prolungate ancora la cottura o scoperchiate la pentola durante gli ultimi minuti di cottura.
Servite il minestrone ben caldo, completando con un filo d'olio a crudo e una spolverata di pepe nero macinato al momento e accompagnate con fette di pane tostato.
venerdì 2 marzo 2012
Strudel di verza con riassunto!
Non avevo fatto i conti con la sorpresa last minute: la congiuntivite che fa capolino al risveglio nel giorno del compleanno!!! Scatta dunque un giro di telefonate ad altre mamme sollevate dallo scampato pericolo e l’immediata adunata dei nonni (il ruolo impone di correre il rischio del contagio per amore del nipotino), indispensabili allo smaltimento delle scorte dolciarie.
venerdì 23 settembre 2011
Quasi quasi creo un GAS*
lunedì 4 luglio 2011
Couscous alle verdure perché è estate

Anche noi siamo cittadini e lo saremo ancora per un po'. Lo chef ha in programma un'estate di lavoro e anch’io sono in fase - come dire - di ebollizione. Non è la prima estate cittadina, però è la prima che passo a Milano e sarà interessante notare le differenze con Parigi. Cerco di prenderla con filosofia e con tanta voglia di progettare cose interessanti e stimolanti per l'autunno che arriva. E poi è la prima estate col pupo!!!
Lui sembra non soffrire eccessivamente il caldo, troppo preso dall'esplorazione appena iniziata di tutto ciò che lo circonda e dalle infinite possibilità di azione delle sue minuscole ma ciccette dita :-)
giovedì 16 giugno 2011
L'orto, i lamponi e un dolce musicale
Lo scorso weekend ho messo alla prova la mia indole contadina. In apparente contraddizione con quanto vi ho raccontato ultimamente ho passato la domenica con le mani... nella terra! Probabilmente l'esercizio virtuale mi ha stimolata e incuriosita, fatto sta che mi sono divertita molto passando qualche oretta nell'orto fuori Milano della mia belle-mère :-)
Fagiolini che spuntano timidi dalle piantine, zucchine il cui fiore fa capolino come a dire "ehi, sono qua! non ti dimenticare di me", ravanelli croccanti da sgranocchiare dopo tanta fatica. E le insalate, la rucola... una vera soddisfazione non solo da raccogliere, ma soprattutto da portare in città. Vi dico solo che siamo arrivati a giovedì e ancora non ho bisogno di fare la spesa!
martedì 22 marzo 2011
Springtime

È primavera. Lo dice il calendario e, almeno negli ultimi due giorni, anche il clima. Bellissime giornate di sole, voglia di stare all'aperto, di approfittare fino all'ultimo momento dei raggi di sole che ci baciano viso e mani lasciati scoperti da sciarpe e maglioni.
Certo la cronaca quotidiana contrasta moltissimo con i sentimenti di spensieratezza e gioia che la nuova stagione ispira e mi chiedo davvero verso cosa stiamo andando, che scenari futuri possiamo immaginare per noi tutti. Non sono bei momenti o momenti facili da affrontare ma possiamo provarci, spinti proprio dalla positività insita nella primavera.
venerdì 18 febbraio 2011
Spaghetti verdi "svuota-frigo"/Spaghettis verts "opération vide-frigo"

Dicono che nelle ultime settimane prima del parto si scateni nelle future mamme l'istinto compulsivo di "preparare il nido", esigenza che si traduce nel pulire, ordinare e riordinare quanto necessario per il futuro nato et similia.
Non avevo mai dato troppa retta a queste voci se non fosse che ci sono dentro fino al collo! Solo che nel mio caso il suddetto istinto tralascia gli aspetti più prettamente legati al ménage domestico per sfogarsi esclusivamente sulla necessità di garantire cibo ai componenti della mia piccola famiglia. Non chiedetemi perché, ma da qualche giorno mi sono data alla creazione di una "provvista antiatomica": cucino, divido in monoporzioni, congelo.