sabato 17 dicembre 2016

Lasagne alla zucca e asiago

Tre mesi senza darvi mie notizie sono tanti, lo so, e forse dovrei iniziare questo post scusandomi, ma la sapete una cosa? Questi giorni sono volati, talmente pieni di novità, di emozioni ed esperienze, di impegni quotidiani che si succedono con tale precisione e costanza che sarebbe più corretto definirli dei rituali. Giorni così ricchi di vita.

Leggevo recentemente che quando si è felici e pienamente immersi in questo sentimento si tende a non condividere la gioia vissuta, proprio perché troppo impegnati a viverla “live”. In effetti è stato così: se ho messo in un cantuccio il mio blog è solo perché l’arrivo della nostra babychef a ottobre ha riempito la mia vita di una nuova felicità ma anche di un carico altrettanto sconosciuto di fatica, notti che si allungano o accorciano imprevedibilmente, giornate da pianificare con la precisione di uno stratega militare. A cinque anni dalla nascita di minichef avevo dimenticato alcuni aspetti legati all’arrivo di un neonato, inoltre c’è da dire che la piccola dimostra già un carattere molto diverso dal fratello e un piglio tutto femminile sul quale devo ancora prendere le misure.

La nostra famiglia a quattro è in rodaggio e potete riconoscerci facilmente: siamo quelli che ci mettono almeno un’ora e mezza a uscire di casa in formazione completa, quelli con le occhiaie ben evidenti (ma io la prendo positivamente perché ho una scusa in più per dedicarmi al mio amato shopping beauty!), quelli che stanno esplorando tutti i servizi di delivery della città facendosi consegnare pizze, sushi, hamburger, pannolini, acqua, latte… esisterà un delivery per Mary Poppins?!?

giovedì 15 settembre 2016

Settembre di liste, smoothie e di una storia (di vetro) lunga molto più di un’estate

In questi primi giorni di Settembre ho stilato come molti una lunga lista di impegni da rispettare, di appuntamenti da fissare o semplicemente di cose che desidero riempiano le settimane autunnali che verranno.
Il rientro dalle vacanze influisce senz’altro sulla “tendenza lista” ma, in più, gioca un ruolo preponderante quella che viene spesso definita la sindrome del nido alla quale, in pieno ottavo mese di gravidanza, spero mi sarà concesso cedere, facendomi travolgere in pieno dal conseguente istinto razionalizzante e organizzatore. Però, oltre alle incombenze da futura mamma bis (tipo trascorrere buona parte del weekend a lavare e stirare un intero micro corredino), vorrei trovare a Settembre tempo, voglia e sufficiente fantasia per dare seguito alle attività estive per le quali non si bada all’orologio, ma si lascia spazio solo a ciò che piace, all’improvvisazione (se serve) e alla condivisione con chi amiamo.

La mia estate 2016 ha avuto questi ritmi, lenti e rilassati, ed è stata costellata da piccoli, perfetti, attimi.

giovedì 1 settembre 2016

Il panino del buon rientro

Primo di Settembre, giornata che porta con sé l’inizio di nuovi lavori, della palestra, del corso di ceramica o crossfit che si sognava da tempo di iniziare e che – inesorabilmente – segna la fine del periodo estivo. Perché è vero che il calendario ci concede ancora una ventina di giorni d’estate, ma l’umore e le atmosfere sono già da tempo sulla modalità rientro, non trovate?

Settembre quest’anno porterà tante novità a cui abituarsi poco per volta e alla prima mancano davvero pochissimi giorni. Lunedì prossimo minichef tornerà a scuola, quella in cui ha frequentato la scuola materna, ma stavolta zainetto e felpa saranno appesi tra gli armadietti dei grandi, davanti alla porta di una nuova classe, la prima. Per lui il passaggio sembra naturale, in fin dei conti ha già conosciuto la sua maestra a giugno e molti dei compagni saranno gli stessi, io invece sto realizzando che vivrà (e vivremo noi di riflesso) un momento importantissimo della sua vita.
Ci pensavo già durante le vacanze e riflettevo sul fatto che fosse “l’ultima estate” da tanti punti di vista.

L’ultima con i Topolini sfogliati sul lettino del mare, continuando a chiederci “me lo leggi?”.
L’ultima di tuffi e nuotate già intraprendenti ma ancora con il bisogno di averci lì accanto a te, per appoggiarti a una spalla quando sei stanco o tenere una mano cercando di imparare come si nuota a rana.
L’ultima estate in tre.

martedì 9 agosto 2016

Idee last-minute per l'estate 2016

Siete già in vacanza o alle prese con gli ultimi giorni in città prima del meritato riposo? Dopo la vacanza in Sicilia io sono tornata alla base. Agosto per noi, olmai da alcuni anni, è un mese cittadino o comunque nordico e stanziale. Però, anche senza viaggi o mete esotiche da raggiungere, lo spirito vacanziero non ci molla e oggi vi lascio qualche idea per colorare la vostra estate, riempiendola di allegria.

Iniziamo dalla tavola, com’è giusto che sia in un foodblog. D’estate dovrebbe rispecchiare l’atmosfera di relax e vacanza, ornandosi di nuovi oggetti grazie anche alle attenzioni in più che possiamo riservarle con un po’ più di tempo a disposizione. Che siano fiori di campo disposti in barattoli o brocche di vetro, candele bianche accese a illuminare cene tra amici o nuove tovagliette segnaposto, ogni piccolo dettaglio renderà speciale e preziosa la vostra tavola. Se questi mesi sono per voi sinonimo di mare la collezione Mistral di Easy Life (5) è perfetta: piatti bianchi e blu con elementi decorativi a tema marino (conchiglie, stelle marine…) che vi faranno viaggiare anche solo guardandoli. Questa è la stagione giusta anche per osare con i colori e se organizzate un aperitivo, una festa o una merenda per i bambini potrete davvero sbizzarrirvi. Un’idea molto carina sono le soda bottle di zak!designs (1), disponibili in tanti colori e corredate di cannuccia, ideali per tè freddo, succhi di frutta, acque aromatizzate e tutte le bibite che non possono mancare a una vera festa di Ferragosto!

martedì 5 luglio 2016

Vermicelli con pomodorini arrosto e feta

Carboidrati mon amour.

Ormai ne sono cosciente e sono pronta a dichiararlo senza timori, pur prendendomi la libertà di affermare che il merito di questa passione estiva sia della bimba che mi scalcia in pancia reclamando quotidianamente la sua razione di carboidrati.
L’amore con la A maiuscola, la regina di cene o pranzi è naturalmente la pizza ma qui partivo già messa bene perché è una dipendenza che coltivo da anni! Se potessi, ricorrerei a giorni alterni a una buona pizza napoletana, concedendomi di tanto in tanto anche un trancio, alto e morbido, di pizza margherita in teglia colma di mozzarella filante e profumata di origano. Più saggiamente mi attesto sul consumo settimanale, complici anche alcune interessanti aperture milanesi che rendono più semplice la ricerca di una buona pizza.
A casa, invece, è la pasta a regalarmi quotidianamente un pezzetto di felicità. Preferibilmente accompagnata da un sugo fresco di pomodori come quello alla trapanese o da un condimento di verdure (la ricetta della pasta con zucchine e menta di mia nonna resta imbattibile) è la soluzione veloce per placare i morsi della fame improvvisa e per ricaricare le energie mie e di minichef dopo un’intensa giornata di mare. Non mancano le insalate di riso o il couscous con verdure che trovo comodi perché aiutano a ridurre al minimo l’impiego dei fornelli, e saranno utilissimi quando arriverà il caldo vero e proprio (arriverà?).

venerdì 17 giugno 2016

5 ricette verdi e veloci per chi ha sempre fame e fretta

Ormai ci siamo, vero?
Dovresti proprio mangiare di più!
In effetti con il secondo si vede molto prima…
Se non me l’avessi detto non me ne sarei proprio accorto/a!

Ecco una sintesi aggiornata (ma non esaustiva) dei commenti che la mia pancia suscita nei più e vi assicuro che la rotondità è sempre la stessa, variano invece occhi e parole dei miei interlocutori con effetti piuttosto esilaranti, specie se le dichiarazioni avvengono nello stesso luogo e a distanza di pochi istanti l’una dall’altra.

La verità, se è possibile individuarne una sola, è che ormai la pancia si vede chiaramente, che rispetto a quella di minichef è più pronunciata ma che, almeno fino al controllo mensile della prossima settimana, il peso segnato dalla bilancia era quello pre-gravidanza perché ho perso diversi chili durante il primo trimestre che ho poi lentamente recuperato. Sto bene, c’è lo chef a monitorare costantemente la mia alimentazione (mamma tranquilla, non ci penso proprio a mettermi a dieta!) e la fame che aumenta sembra sia un buon segnale, per me e per baby chef.

martedì 10 maggio 2016

La mia (dolcissima) crostata al limone

C’è una fase nella vita di bambini, generalmente intorno ai due anni, che è nota come “la fase dei no”. Me la ricordo bene quella di minichef, una continua ostentazione di rifiuti, un’affermazione della propria volontà attraverso una sequenza ininterrotta di negazioni (più ossimoro di così…).
Ebbene negli ultimi tempi una bimba di due anni, tutta dinieghi e “no”, lo sono stata anch’io. Ho rifiutato cene e pranzi con persone care, viaggi per conoscere nuovi luoghi, declinato inviti a eventi interessanti e manifestazioni da cui solitamente traggo spunti utili. 

Ci sono stati i “no” pesanti da pronunciare, quelli a progetti costruiti con tempo, pazienza e impegno, ma che andavano messi in stand by. So - spero - che i semi piantati daranno i loro frutti e sono certa che il momento giusto per farlo non è ancora giunto, tutto qui.
Semplicemente è arrivato un tempo diverso dal solito, in cui ascoltare profondamente il mio corpo, assecondarlo e aiutarlo nel progetto più complesso ed entusiasmante che possa esserci.

giovedì 21 aprile 2016

Quiche ai carciofi profumata al limone per i 6 anni del blog!

Ci ho ragionato un po’ prima di scegliere la torta per festeggiare i 6 anni di blog.
In effetti ci ho ragionato un po’ tanto, dato che il sesto anniversario è stato la settimana scorsa (il 13 aprile, per l’esattezza) ma che volete farci, è primavera, la natura si risveglia e i miei tempi si rallentano, si allungano e io mi adeguo ai ritmi che naturalmente si impongono.

A lungo ho immaginato una torta al limone, ho perfino appuntato l’ennesima ricetta da provare perché ho una sorta di maledizione della torta al limone che ha fatto fallire i precedenti tentativi (con penosi “effetti frittatina” invece di morbide e intense creme gialle). La torta al limone però deve aspettare perché io sono una donna dai gusti salati e anche le mie torte preferite lo sono. 
Le cucino spesso, con ingredienti semplici e combinazioni che seguono l’andamento delle stagioni: adesso siamo nel periodo di asparagi, bruscandoli, dei primi pisellini freschi da sgusciare. Quasi settimanalmente posto le foto dei miei esperimenti culinari su Instagram (le trovate qui ma penso che presto dedicherò un post alle ricette fotografiche che pubblico su questo social che amo molto) e propongo a minichef, compagno di cene primaverili che finalmente iniziano con il sole che illuminano la tavola, torte di verdure che lui fortunatamente apprezza molto.

lunedì 21 marzo 2016

Frittata di bruscandoli, benvenuta primavera!

Primo giorno di primavera (sì lo so che l’equinozio è stato ieri, ma tradizionalmente è oggi la giornata che dà il via alla nuova stagione) e lunedì della settimana di Pasqua, quale giorno migliore per una nuova ricetta che rispecchia perfettamente il tema del periodo?

Il sole sembra ormai una presenza fissa, qui a Milano ci fa compagnia da un po’ e immediatamente mi ha messo voglia di gite, di scoprire nuovi luoghi appena fuori città, di riempire cestini da picnic di panini fatti in casa farciti con gli ingredienti preferiti e di piccole vaschette di frutta colorata e succosa, preludio di quella estiva che caratterizzerà le merende in spiaggia.

Ieri la domenica delle palme è stata la perfetta sintesi di questo spirito: sole splendente da mattina a pomeriggio inoltrato, città pervasa dallo spirito sportivo della Stramilano e noi che iniziamo a pensare a cosa fare da mercoledì pomeriggio, quando inizieranno le vacanze di primavera di minichef.

domenica 21 febbraio 2016

Cinque


5 anni sono le dita di una mano intera, un lustro, un’unità temporale importante, ricordi che iniziano a diventare lontani nel tempo.
Sono le stringhe allacciate da solo, il naso che cola e proprio non riesci a soffiare con un canonico tovagliolo (molto meglio la manica del maglione…), Sam is a cat letto a voce alta e il tuo nome scritto giorno dopo giorno più chiaramente e correttamente.

5 anni sono migliaia di mattoncini lego assemblati insieme e ritrovare il trasporto per le costruzioni a 35 anni, è sbirciarti mentre inventi storie e le fai vivere ai pupazzi che si animano con le tue parole, la tua voce. Sono scarpe grandi e abiti scelti da solo, un lungo ciuffo di capelli davanti agli occhi che ti sei convinto a tagliare solo perché Carnevale è passato e ti sei già travestito da Luke Skywalker.

5 anni ieri, con un risveglio pieno di energia e un "è la mia festa!" che ha trascinato tutti giù dal letto sorridendo.

Buon compleanno minichef, ti auguro di preservare l’entusiasmo dei tanto attesi 5 anni, la voglia d’indipendenza e il bisogno di rifugiarti nell’abbraccio dei tuoi genitori, la curiosità verso il mondo e l’affetto che sai donare agli altri, gli occhi colmi di gioia alla vista della tua torta tutta black e l’energia che (ancora non lo sai) mi trasmetti quotidianamente, aggiungendo un pezzettino di magia anche ai miei 35 anni.

mercoledì 10 febbraio 2016

Chocolate fudge cake al caffè, è tempo di compleanni

Gennaio e Febbraio: due mesi fatti per le torte. Fa freddo (forse non così tanto come dovrebbe, ma siamo pur sempre nei giorni della merla), le passeggiate pomeridiane sono ridotte al minimo, le giornate iniziano lentamente ad allungarsi ed è piacevole indugiare in una lunga merenda quando fuori il cielo si scurisce ed è troppo presto per pensare alla cena, i compleanni familiari si susseguono senza sosta. Sarete d’accordo con me se affermo che di buone ragioni per preparare una torta nei primi due mesi dell’anno ne ho davvero numerose.

Settimana scorsa lo chef ha spento le sue candeline su un imponente trionfo di cioccolato e, nemmeno un secondo dopo aver aiutato il suo papà a soffiare, minichef ha ricordato a tutti che per la mia festa voglio una torta tutta black, con le fragole e con Darth Vader che tiene la spada laser candelina (testuali parole).

domenica 24 gennaio 2016

Scones inglesi, una coccola domenicale

Buona domenica, oggi vi lascio un post di prima mattina in una giornata che spero sia per tutti dedicata a ciò che più amiamo fare, che sia riposare senza sosta fino all’arrivo della malinconia da domenica sera o lanciarsi in intense attività sportive dalle prime luci del mattino.

Per noi, lo sapete, la domenica è un giorno di festa a metà perché lo chef lavora, ma resta comunque un po’ speciale perché possiamo trascorrere la mattina tutti e tre insieme senza correre, iniziando con un’interminabile colazione in pigiama costellata da pause gioco-musica-giornali-skype con i nonni. Se la giornata è bella cerchiamo di non perdere troppo tempo e infilarci prima possibile nei cappotti per uscire a fare due passi e magari un rinforzo di caffè (e schiuma di latte per il piccolo) al bar vicino casa.

Domenica in famiglia è abbandonare un po’ le regole, dimenticare le mail per un giorno e non guardare troppo l’orologio. Perdersi tra i cuscini del divano guardando insieme un film, fare l’ennesima pasta al pomodoro e olive, uscire anche se piove per non perdere l’ultimo giorno di esposizione dello Spinosauro, impastare dei dolcetti in silenzio mentre minichef dorme e apparecchiare in pompa magna per la merenda per gustarsi la sua sorpresa al risveglio.
Chissà come sarà questa domenica, se ci riserverà sorprese e sorrisi, quali emozioni e quali bontà porterà con sé.

venerdì 22 gennaio 2016

Uova in cocotte con asiago e broccoletti, per fare ordine e ricominciare

A prendere (anzi, riprendere) lo slancio giusto in questo inizio d’anno ci ho messo un po’, lo ammetto. Mi fa strano augurarvi solo oggi buon anno, chiedervi come stia andando gennaio e se la ripresa dopo le vacanze sia stata soft o, al contrario, tosta da affrontare. Il mio 2016 è iniziato così, al calduccio di Palermo e con il desiderio, una volta rientrata a Milano, di prendermi tutto il tempo necessario per pensare, immaginare, decidere ciò che voglio fare. 

In fondo le prime settimane dell’anno sono fatte per i buoni propositi e stavolta ho preso la cosa molto seriamente. Ho bisogno di cambiamenti, di nuovi stimoli ed energie e sono determinata ad andarli a cercare, rincorrerli, costruirli da me se necessario. Ci riflettevo su la scorsa settimana, dopo essere stata con Mariachiara a fare una testimonianza alla Digital School Mondadori. In aula abbiamo raccontato chi siamo, cosa facciamo, come la presenza in rete abbia modificato le nostre vite e influenzato il nostro percorso professionale; volendo sintetizzare abbiamo spiegato come sia possibile trasformare in professione una passione, o per lo meno come si possano far convergere strade inizialmente lontane. Spiegare chi è La femme du chef e cosa è nato negli anni grazie a questo spazio on line (collaborazioni editoriali, l’esperienza da foodcoach per Donna Moderna Live, consulenze nel mondo food) è servito anche a me per confermare l’intento che nell’anno nuovo – al di là di strategie e statistiche - vorrei che il blog mantenesse la sua dimensione personale, il suo essere lo spazio in cui vi racconto di me, della mensa di minichef, del sonno perduto aspettando che rientri lo chef, dei piatti che preparo la domenica mattina o delle ricette che mi donano le amiche, dei miei colpi di fulmine del periodo. 

Forse vi sembrerà poco, ma avere una linea di condotta chiara in mente aiuta molto, serve a fare ordine e procedere con passo spedito verso le proprie mete.