lunedì 26 settembre 2011

La nostra mattina al Mom Camp

Milano, sabato mattina. Fuori c'è il sole e noi tre ci prepariamo per uscire, facciamo colazione e via, alle 9.00 siamo già fuori casa: si va al Mom Camp!

Ne avevo sentito parlare qualche tempo fa e il tema del camp (Il futuro delle mamme online e non solo) mi ha subito incuriosita, del resto sono mamma da ormai sette mesi, blogger da un po' di più (anche se non esattamente una mummyblogger) e in questo momento della mia vita sono tanti i punti interrogativi che quotidianamente mi circondano (on e off line ;-).

Cosa abbiamo trovato al Mom Camp? Tantissime mamme sorridenti, giovani, allegre, di un buon umore che traspariva in ogni sguardo (merito dell'aver affidato i figli alle amorevoli cure di tate e animatori?!?). Ma soprattutto piene di energia, voglia di fare, di cambiare, di mettersi in gioco, di stravolgere alcuni aspetti della propria vita, così come ci hanno raccontato anche alcune speaker. Ogni donna che ha preso la parola ha messo a disposizione di tutte le altre in platea la sua esperienza, i consigli maturati dopo aver vissuto sulla propria pelle grandi cambiamenti.

venerdì 23 settembre 2011

Quasi quasi creo un GAS*


Il mercato, croce e delizia di foodies incalliti, casalinghe felici o disperate, single curiosi o annoiati nelle pigre mattine del sabato. Appuntamento fisso per chi può ritagliarsi un'oretta girando tra banchi colmi di frutta e verdura, curiosando tra pesce, formaggi, fiori. Irresistibile tentazione per chi cucina di mestiere, praticamente come lasciare la torta al cioccolato ancora calda di forno incustodita: è certo che non rimarrà integra più di cinque minuti. Se a Parigi il marito mi mandava (con mia grande gioia) in missione au marché - armata di lista e vaghe spiegazioni sugli 'obiettivi' da raggiungere - a Milano i giochi sono cambiati e solitamente partiamo in formazione completa io, il cuisinier e minichef... una vera truppa d'assalto.

lunedì 19 settembre 2011

Carnet d'adresses 2 - Une journée entre filles

Parigi è una città dalle molte facce, mutevoli identità. Per tanti è la città degli innamorati che, rapiti dal suo fascino, si perdono nelle sue strade e nella voglia di viverla attraverso gli occhi della persona amata. Per me è anche una città da scoprire tra donne, in un pomeriggio a passeggio senza meta stabilita ma con la voglia di lasciarsi ispirare dalle vetrine, da portoni lasciati aperti, dal profumo di burro che proviene da una pasticceria, dalle chiacchiere in un caffè.

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MAMIE GÂTEAUX

Pomeriggio d'inverno. Fuori fa freddo ma voi siete uscite lo stesso perché non si può resistere a un giro nel sixième e poi sapete già che potete sempre rifugiarvi da Mamie Gâteaux (lett. nonna delle torte). Dietro le vetrate di questa piccola sala da tè c'è tutto il necessario per assaporare un momento di confidenze con le amiche: tè, cioccolata calda e diversi tipi di caffè serviti in ceramiche dal gusto rustico (al numero accanto i proprietari gestiscono anche La Brocante de Mamie Gâteaux) senza dimenticare - ovviamente - una scelta di torte del giorno semplici e piene di gusto proprio come quelle della nonna. A pranzo troverete una piccola selezione di quiche salate, insalate e zuppe del giorno per un veloce snack.

Mamie Gateaux

66, rue du Cherche-Midi 75006

Aperto dal martedì al sabato dalle 11.30 alle 18.00

lunedì 12 settembre 2011

Back home

Tra poche ore si ritorna a casa. Conteremmo di cenare a Milano ma io devo ancora iniziare a fare le valigie (...non ditelo allo chef!). Le vacanze sono seriamente agli sgoccioli e in questi ultimi momenti soleggiati passati all'aria aperta mi sta cogliendo un'improvvisa tristezza. Amo la città, difficilmente riuscirei a staccarmene per vivere un po' da eremita altrove, eppure quest'estate non so cosa mi è preso, ogni occasione è stata buona per andare via :)

Bando alle malinconie però, perché per fortuna non torno mica in prigione anzi! Si ritorna alla nostra bellissima vita quotidiana a tre in un autunno cittadino tutto da esplorare, in cui capire che direzione far prendere alla mia vita professionale (luuunghissimo argomento di cui magari un giorno vi dirò!), in cui sperimentare tante cose nuove. Come per numerosi bimbi in questi giorni, è come se anche per me iniziasse un nuovo ciclo. Non proprio scolastico ma è come se lo fosse!

giovedì 1 settembre 2011

Svezzamento, istruzioni per l'uso. (E una merenda per le mamme)


La pediatra: «Si romperà un equilibrio ma non si preoccupi, se ne accorgerà subito da pochi, inequivocabili segnali». (Tipo? Inspiegabilmente non riuscirò a tenerlo in braccio o strepiterà alla mia sola vista? Per la serie: terrorismo psicologico in camice bianco)

La nonna: «Ma non aggiungi alla mela lo zucchero/il miele/una goccia di limone?». (No, la frutta ci piace nature per lo meno fino a quando non finirà dentro una torta!)

La zia: «Questo bambino vuole mangiare, si vede dagli occhi!» e anche «Ma quale mela e latte, lui vuole la bistecca!». (Forse mio figlio ha iniziato a conversare amabilmente in mia assenza. Però, mica scemo a esprimere subito chiare richieste alimentari ;)

L'altra nonna: «Tesoro non preoccuparti, la prossima estate ci pensa la nonna a farti assaggiare tante cosine buone.» (Nello specifico le 'cosine buone' a cui si riferiva erano caponata e affini. Mamma: grazie per l'iniziativa... ne riparliamo tra dodici mesi)

Il cameriere al ristorante: «Mia figlia ha deciso autonomamente quando svezzarsi. A sei mesi ha afferrato dal mio piatto i pizzoccheri e ha iniziato a mangiare. Eh sì, possiamo dire che mia figlia si è svegliata alla valtellinese!». (Ma si aspetta sul serio che ci creda? Se lo dovessi vedere dal vivo mi precipiterei a chiamare il Telefono Azzurro)