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martedì 11 luglio 2017

Curiosità e un pranzo mediterrano

Se dovessi definire alimentarmente i miei figli, potendo indicare un solo aggettivo non avrei molti dubbi e sceglierei “curiosi”.
Non hanno grandi timori, mostrano interesse verso nuovi colori, forme e consistenze e provano quasi tutti i cibi che gli proponiamo. Quasi, perché sono pur sempre bambini ed è normale (e giusto!) che abbiano alcune remore legate alle loro diverse età e al gusto personale, già definito sin da piccoli.
In ogni caso, nel post di oggi non volevo fare un elogio dei pargoli di casa, quanto condividere con voi una personale riflessione fatta qualche giorno fa. Ho passato due settimane da sola con loro fuori città - siamo letteralmente scappati dalla canicola milanese - e ciò ha significato la totale presa in carico dei loro bisogni alimentari da parte mia. Normalmente sono io a occuparmi della cena, mentre il pranzo è un’opera di concerto con lo chef; in questa minivacanza invece per la prima volta eravamo noi tre da soli: tre esseri umani da nutrire, di cui una con uno svezzamento (già ben avviato) in corso.

Ed è qui che torno al tema curiosità. Non so come sia per le altre pluri-mamme ma io a questo secondo giro di svezzamento ho abbandonato prestissimo tabelle, brodini monoverdura e passati indefiniti. Non che sia una sostenitrice di “polenta e spezzatino baby version”, per carità, ma diciamo che sto assecondando l’interesse della piccola per cibi più solidi e la mia necessità di non passare in cucina giornate intere. Perché, sono onesta, di imbastire pasti diversificati per ogni membro della famiglia non ho alcuna intenzione o per lo meno non voglio finire a cucinare “pastina al pomodoro per lui”-“passatino per lei”-“grigliatona per i genitori”, giusto per restare sul generico.
Ma è qui che la santa curiosità che mi salva! Perché se i figli provano tutto e tu sei una mamma un po’ annoiata in cucina, cosa si fa?

martedì 28 febbraio 2017

Insalata di radicchio e quartirolo, semplice com'è giusto che sia

Ho iniziato a scrivere questo post almeno una decina di volte, vuoi per raccontarvi le ultime da qui, vuoi per condividere alcune interessanti ricette che ho preparato, vuoi per dare anche sul blog un inizio degno di nota all’anno nuovo. 

Succede però che siamo con grande nonchalance arrivati alla fine di febbraio e nel frattempo l’insalata che avevo fotografato e preparato svariate volte restava in bozze, ad alto rischio di diventare fuori stagione. Se c’è una cosa che sto imparando e sperimentando quotidianamente sulla mia pelle è che il tempo è strano, senza preavviso si dilata e si restringe a suo piacere e così ogni mia percezione e prospettiva su una mattina, una giornata, una settimana intera può cambiare velocemente, rendendo vano ogni tentativo di pianificazione precisa. Le ore passano, in certi frangenti pare corrano all’impazzata e mi sembra di vederle fuggire cercando vanamente di acciuffarle.

Mi sono arrabbiata con me stessa, ho dato la colpa alla piccolina che giustamente segue cicli naturali che poco hanno a che fare con orologi e calendari. Com’è mia abitudine ho stilato elenchi e messo giù programmi da combattimento, ottenendo il solo risultato di veder scontrarsi il mio io ideale (organizzato e super preciso) con la realtà dei fatti e di diventare una versione triste e frustrata di me stessa. A questa prospettiva e al sentimento di avvilimento io non ci sto.

giovedì 17 dicembre 2015

Ricette per Natale: crostata salata alla zucca

C’è una nonna dalla parti di Palermo (che poi sarebbe anche una mamma ma da 5 anni forse ha cambiato irrevocabilmente status) che in questi giorni è impegnata in un importante conto alla rovescia. A dir la verità ha iniziato a farlo a fine Ottobre e da allora è piuttosto indaffarata: immagina giornate di festa, pomeriggi di gioco, passeggiate e manicaretti da preparare. 

Tutto merito di uno scricciolo biondo alto 110 centimetri che sabato, dopo il concerto scolastico di Natale e un risveglio all’alba che metterà a dura prova tutta la famiglia, atterrerà a Palermo per le lunghe vacanze natalizie. 
Anche il piccolo non è da meno; per essere all’altezza della nonna ogni mattina a colazione domanda è oggi che partiamo? Ha già scelto due giochi da mettere in valigia e scritto una lettera a Babbo Natale con dettagliate istruzioni di viaggio. Sia mai che le renne si confondessero nel raggiungere la Sicilia…

lunedì 23 novembre 2015

#ricettedellunedì: pollo croccante al sedano

Nel mondo ideale i weekend sono fatti per dormire, leggere, fare passeggiate, vedere amici, mangiare, provare nuove ricette, infornare dolci e gustarli in compagnia, preferibilmente bevendo una fumante tazza di tè. Nel mondo reale, però, i weekend non durano più di 48 ore e bisogna farci stare dentro un po’ tutto, da bravi equilibristi.

Sabato e domenica scorsi noi, eccezionalmente in formazione completa grazie a un provvidenziale riposo dello chef, abbiamo: dormito, passeggiato, lavorato, preparato una pasta al tonno per il pranzo del sabato alle due e mezza (facciamo quasi tre), partecipato a una festa di compleanno a tema Frozen dalla quale minichef è uscito affermando “La mia torta quest’anno la voglio nera, con Darth Vader in cima e con i cristalli. Neri” (ho tre mesi di tempo per lavorarci sopra…), ci siamo concessi una cena fuori a due dopo almeno sei mesi, abbiamo mangiato il tiramisù preparato dallo chef mentre io e minichef addobbavamo casa e decoravamo l’albero di Natale. Insomma, non si può dire che ce ne siamo stati con le mani in mano.

lunedì 9 novembre 2015

#ricettedellunedì: vellutata di zucca con gamberi alla paprika

Il lunedì è il giorno peggiore per la mia cucina, quello in cui più facilmente mi rifugio nella consolazione di una pizza consegnata a domicilio (che maledirò tutte le volte che dovrò alzarmi durante la notte alla disperata ricerca d’acqua) o vado in perlustrazione nel freezer, alla ricerca di un aiuto che mi auguro la me stessa saggia abbia congelato qualche mese prima.

I possibili scenari del lunedì sono due:

- non abbiamo fatto la spesa durante il weekend e la dispensa è una landa desolata: ciò accade perché lo chef di solito lavora il sabato e la domenica, quindi rimandiamo le compere alimentari a un giorno infrasettimanale. Scelta saggia perché evitiamo di ritrovarci in mercati e supermercati affollati ma che comporta un’improvvisazione di cene e pranzi non da poco. Di solito, mi rifugio nelle lenticchie: buone, veloci da preparare e immancabili in grandi quantità nella nostra cucina.

- dispensa piena, voglia di mettersi ai fornelli latitante: capita che di lunedì il frigorifero trabocchi di verdure di stagione, che ci sia perfino un trancio di pesce fresco in attesa di trasformarsi in una succulenta cenetta, ma che la sottoscritta, dopo una giornata faticosa suggellata talvolta dai piccoli capricci di minichef, di tutto abbia voglia fuorché di esprimere il meglio di sé nei metri quadri della cucina.

mercoledì 30 settembre 2015

Solo cose buone: tortino di verdure al Casera

Ci sono espressioni che ti entrano in testa senza accorgertene, solitamente perché le senti dire agli altri e un giorno, nel bel mezzo di una discussione o mentre sei intento a digitare su una tastiera, saltano fuori quasi a tua insaputa.

Solo cose buone.

Non ho davvero idea di quando per la prima volta ho letto queste tre parole usate così, anzi tutte unite senza spazi. È un hashtag e probabilmente il fatidico primo incontro è stato su instagram, come didascalia alla foto di una torta o di un appetitoso piatto di pasta. 

Mi piace #solocosebuone perché è positivo, non lascia spazio a sapori sgradevoli, include tutto il buono che c’è e che non necessariamente va cercato in astrusi esperimenti culinari, ma al contrario è facile ritrovare in un biscotto, nel profumo del sugo che sobbolle sul fuoco, nella tazza di caffè caldo la mattina. Stamattina questo #solocosebuone mi è tornato in mente per due motivi.

giovedì 25 giugno 2015

Una pizza per l'estate (con verdure e burrata)

Buona estate minichef,
oggi finisce la scuola e da domani sarà vacanza, mare, estate.

Saranno risvegli meno concitati la mattina che mi regaleranno il tempo per stare un attimo in più a guardarti mentre dormi, sorprendendomi sempre per l'enorme spazio che le tue gambe lunghe occupano nel letto e per i piedoni, che lasci ciondolare fuori dalle lenzuola.
Potrò svegliarti io, rubando qualche mattina lo scettro della colazione al tuo daddy, giusto per deliziarmi con le tue guanciotte, morbide ancora come quando eri piccolissimo.
Avremo una lunga estate insieme noi due, dato che questo 2015 intenso ci ha leggermente scombinato i piani ma noi due - noi tre - sapremo organizzarci lo stesso.

lunedì 1 dicembre 2014

Ricette per Natale: insalata autunnale di pollo


Mi è avanzato un pollo arrosto questo weekend, come lo mangiamo?

A volte basta il messaggino whatsapp di un’amica per farmi venire un’idea e la voglia di renderla subito concreta, mettendomi ai fornelli. Al primo diiin del telefono ne seguono numerosi (non prima di aver attivato la modalità silenziosa, pena l’ira dei rispettivi consorti) e nel giro di qualche frase l’idea di ricetta è sfornata, pronta per essere testata.
Ci sono io che indago sul contenuto della dispensa e sui desideri culinari mentre lei, l’amica questionante, che esaustiva risponde e commenta, in un interminabile susseguirsi di frasi brevi che diventano concitate man mano che ci avviciniamo alla ricetta che in teoria ci sembra la migliore. 

Hai anche delle patate?
Potresti aggiungere dei chicchi di melagrana, se vuoi te ne posso dare un po’ io
La compro domani tornando dal lavoro, tanto il pollo lo mangiamo a cena
Una volta ho fatto un’insalata con una salsa allo yogurt e scalogno (ndr: questa de La Tartine Gourmande) ma se non ti va di appesantirla puoi semplicemente insaporire lo yogurt con una spezia che ti piace, prezzemolo tritato al curry o alla paprika
Ok, provo e ti dico

Puntuale, nei giorni seguenti, arriva la recensione della ricetta con commenti, proposte di aggiunte e modifiche. Dopo quasi cinque anni di blog, questo scambio – con amiche, mamma, lettori che mi scrivono o commentano - è forse la parte più bella di tutto. La fiducia che mi danno, che mi date, è tanta, mi riempie di felicità, stimolando e colorando i giorni più cupi.

giovedì 24 aprile 2014

48 ore da single: viva i piatti unici!


Vi avevo già raccontato dell’improvvisa “luna di miele” che le vacanze di minichef ci hanno concesso. Ebbene, questa strana settimana che inizia di martedì ed è ormai quasi finita mi ha regalato inaspettatamente due giorni da single.

A Milano da sola per 48 ore, due giorni interi di normale attività con in più quell’ebbrezza data dalla libertà di gestire in totale autonomia il mio tempo. Scusate se è poco!
Cosa ho fatto? Niente di trascendentale, figuriamoci. Ma volete mettere il piacere di fare colazione in assoluto silenzio? Non so voi ma io quando mi alzo ho bisogno fisico di almeno mezz’ora di vuoto attorno. Quel vuoto che mi manca da… più o meno tre anni!

Altro benefit della singletudine: coltivare le proprie inconfessabili passioni, come leggere Hello! sotto le coperte gustando i racconti del Royal Tour in Australia (ma quanto è carino e pacioccoso il principe George?) o cenare con un pacchetto di patatine davanti al computer. Insano, lo so, ma ogni tanto ci vuole pure quello.

venerdì 2 marzo 2012

Strudel di verza con riassunto!


Dove eravamo rimasti? Ah sì, era il giorno del primo compleanno del piccolo di casa ed io meditavo “poeticamente” sull’anno appena trascorso. A volte dovreste poter vedere al di là dello schermo, dico davvero. In quel caso mi avreste vista piuttosto esausta dopo svariati giorni di febbre altissima del suddetto piccolo, febbre che è passata giusto in tempo per convincermi a non annullare la festa e a lanciarmi nella preparazione di torte e biscotti per grandi e piccini.

Non avevo fatto i conti con la sorpresa last minute: la congiuntivite che fa capolino al risveglio nel giorno del compleanno!!! Scatta dunque un giro di telefonate ad altre mamme sollevate dallo scampato pericolo e l’immediata adunata dei nonni (il ruolo impone di correre il rischio del contagio per amore del nipotino), indispensabili allo smaltimento delle scorte dolciarie.

mercoledì 15 febbraio 2012

Mezze penne integrali con carciofi e triglie


A casa nostra il pesce piace e si mangia anche abbastanza spesso. Per quale motivo allora ho pubblicato pochissime ricette a base di pesce (tra cui la prima postata sul blog)? Forse perché di solito lo cuciniamo in modo molto semplice - al cartoccio, al forno, alla griglia - per non alterarne troppo il sapore. Qualche giorno fa però ho comprato delle triglie e ho deciso di utilizzarle come condimento per la pasta.

lunedì 9 gennaio 2012

Orari strani e fast food all’italiana



Chissà se nel 2012 riuscirò a mettere a punto un planning familiare “a prova di bomba”, l’ideale sarebbe arrivare alla fine della giornata senza la sensazione di essere uscita miracolosamente incolume dal programma centrifuga della lavatrice. Immagino che il mio proposito per l’anno nuovo sia comune a molte famiglie, per me è un’assoluta necessità da studiare con attenzione per non soccombere più agli orari familiari. Cosa succede? Beh, da diversi mesi mio marito lavora esclusivamente la sera e se ciò comporta svariati vantaggi per la routine familiare – in primis può stare con nostro figlio in orari ‘da bambino’ – contemporaneamente ha introdotto un po’ di… stranezze nella nostra vita!

martedì 19 ottobre 2010

Esperimenti serali

Conseguenza ineluttabile dell'essere la Femme du Chef è il fatto di rimanere talvolta sola la sera quando il marito è impegnato a cucinare per gli altri. Queste serate sono per me un'ottima occasione per dedicarmi a interminabili telefonate, cenette etniche con le amiche, sedute casalinghe di manicure/pedicure e chi più ne ha più ne metta. E poi la cucina tutta per me... anche se io e lo chef la dividiamo amabilmente e ormai abbiamo collaudato tecniche infallibili di coabitazione e coutilizzo dei fornelli, volete mettere il sottile piacere di disporre liberamente di forno, ciotole, coltelli e tutto l'armamentario?!?!

Nascono così i miei esperimenti culinari serali che, devo ammettere, non sempre si rivelano dei gran successi. A volte mi chiedo quale sia la media di prove necessarie per tirar fuori un buon piatto. Perché anche se un'idea può sembrare buona in teoria, non sempre la realizzazione e il risultato finale si rivelano facili e all'altezza delle aspettative (cari foodbloggers, cuochi e amatori in genere, mi piacerebbe tanto avere un vostro feedback su questo interrogativo esistenziale!). Le tartelettes di oggi, ad esempio, erano nate come un'unica grande quiche e al posto delle cipolle rosse la prima volta c'erano i porri. I fichi sono stati tagliati in fettine sottili e in quarti, hanno affrontato il calore del forno o l'hanno scampato venendo adagiati solo alla fine sulla quiche. No... non ho mangiato quiche et similia per una settimana :-)

Lui le ha approvate, magari apporterebbe ancora dei cambiamenti però visto che 1) non si è espresso chiaramente su come/cosa modificherebbe 2) si è sbafato 3 tartelettes senza colpo ferire, io ve le posto perché sono buone, abbastanza semplici da realizzare e secondo me le monoporzioni sono proprio carine da vedere. Buona settimana!

Ps: diamo a Cesare quel che è di Cesare... la pasta brisée io l'ho sempre pronta nel congelatore grazie alle manine laboriose della mia dolce metà :-)

Tartelettes aux oignons rouges et figues