sabato 31 dicembre 2011

Ciao duemilaundici


Ciao 2011,

che sei iniziato con una valanga di pacchi a invaderci lo spazio e ricordarci che c’era un’avventura da iniziare a costruire.

Che ci hai travolto in un giorno di febbraio con il pianto di un piccolo esserino e dopo tutto è stato diverso. E difficile, inaspettato, una scoperta.

giovedì 29 dicembre 2011

Accade a Natale

Buongiorno, come va? Passata al meglio la settimana natalizia?

Qui siamo appena ritornati alla canonica formazione 2+1 dopo sette giorni di pienone familiare. Con i miei genitori in modalità “nonni da assalto” e i fratelli molto presi dal ruolo di zii gggiovani che “sì piccoletto ti voglio bene ma facciamo che rimango quello duro e puro fino alla fine”, ho avuto molto più tempo per me. Tempo che ho trascorso quasi interamente in cucina (quasi però!) perché era il primo Natale passato a casa nostra e mi faceva piacere coccolare i miei ospiti (e poi non era il caso di mettere la mamma ai fornelli).

mercoledì 21 dicembre 2011

Topinambour per grandi e piccini



Lo svezzamento continua, possiamo dire di avere ormai superato la fase critica iniziale e di essere passati da “sperimentiamo timidamente” a “gustiamo con curiosità”. I brodini dei primi tempi sono lontani ricordi, sostituiti da più appetibili paste con le verdure o pesciolini al vapore. Il piccolo risponde alla grande ai nuovi stimoli e le sue reazioni sono fonte di grande soddisfazione (e un pizzico d’orgoglio) di noi genitori - inutile dire…soprattutto del papà! 

venerdì 16 dicembre 2011

Tradizioni, 'to do' e arancine


Negli ultimi giorni mi è presa la voglia di fare mille cose, a volte contemporaneamente, forse troppe. La mia borsa si sta riempiendo di fogli di carta, appunti veloci presi sulla moleskine o buttati lì dove capitava, magari grazie all’ispirazione di una foto, di una frase. Sarà l’aria natalizia che invade ogni cosa e si trasforma in frenesia? E’ anche vero che le cose da fare sono oggettivamente numerose e si rincorrono in liste dalla priorità non sempre definita (Li faccio o no i regali di Natale? Stiro o cerco la concentrazione giusta per scrivere quella lettera importante che deve avere tutte le paroline appropriate dove è necessario che stiano? Che poi pur di non stirare datemi una scusa qualsiasi e vi seguirò in capo al modo…).

lunedì 12 dicembre 2011

C'è posta (dolce) per te: the Great Food Blogger Cookie Swap


English version below

Immaginate 22.000 biscotti che se ne vanno a spasso per il mondo, attraversano i cinquanta stati degli USA e diverse nazioni europee, raggiungendo migliaia di bloggers. Fatelo e avrete un’idea di cosa è accaduto nelle scorse settimane grazie al “The Great Food Bloggers Cookie Swap”. Non è un concorso, non è un contest, come vi spiego cos’è? Swap in inglese vuol dire scambio e l’idea alla base è proprio quella della condivisione e dello scambio… di biscotti. Inizialmente l’iniziativa doveva coinvolgere solo le bloggers statunitensi ma grazie a un rapido passaparola su Twitter (sto sempre più apprezzando lo strumento) e all’intraprendenza di Rossella siamo riuscite a portarlo anche in Italia.

venerdì 9 dicembre 2011

Colori e carote

C’è qualcuno lì fuori o siete tutti via per il mega ponte? Se ci siete e siete sopravvissuti ai primi veri festeggiamenti natalizi oggi vi racconto come ho cucinato le carote viola cui avevo accennato la scorsa volta. Avendo appurato che cotte mantengono intatto il loro colore ho cercato una preparazione che consentisse proprio di valorizzare l’aspetto cromatico. Qualcosa che potesse essere buono già di suo ma che con una pennellata di viola ci guadagnasse.

martedì 6 dicembre 2011

Imprevisti, appunti e una novità

Sono tornata dal weekend a Lucca piena di entusiasmo: l’energia delle persone incontrate mi aveva contagiata e dato tanta voglia di fare, cucinare, scrivere. Ho anche compilato un bell’elenco di cose da fare, ordinatamente scritte una dopo l’altra seguendo una pseudo-logica blogger (ultimamente dal mio subconscio è riemersa prepotente la parte account con nefaste conseguenze su agenda, fogli, post-it sparsi per casa…). Non avevo fatto i conti con la dura realtà e siccome questo blog è fatto delle mie avventure (e disavventure) eccomi qui a raccontarvi che con dicembre è arrivata anche la prima febbre di mio figlio. 

giovedì 1 dicembre 2011

Blog-weekend a Lucca



Ma quanto è bella la Toscana? Ok, forse non avete bisogno che ve lo dica io, ma ve lo dico lo stesso. Del resto, mi sento autorizzata a farlo dagli ultimi, bellissimi giorni trascorsi tra Lucca e Firenze. Non ero mai stata a Lucca e ho scoperto un piccolo gioiellino nascosto e protetto dalle sue mura. Ma voi lo sapevate che il palazzo di Alberto Sordi alias Marchese del Grillo altro non è che il seicentesco Palazzo Pfanner di Lucca? Beh, neanche io se non fosse stato per le passeggiate a caccia di tesori che marito e figlio hanno fatto mentre io ero impegnata :)


Io non ho proprio avuto modo di annoiarmi: grazie a La Cucina Italiana e all'organizzazione de Il Desco sono stata immersa per due giorni in chiacchiere, cibo, volti e sorrisi. É stato bello dare un volto a tanti nick name con cui quotidianamente parlo on line, ma anche incrociare nuove ragazze e scoprire i loro blog. Insieme abbiamo riso, cercato di conoscerci in poco tempo, ascoltato i consigli del fotografo de La Cucina Italiana Riccardo Lettieri (non si scampa: per fare delle belle foto bisogna mettersi d'impegno a studiare e fare pratica... lo metto nei buoni propositi per il 2012) e osservato attente le ricette a base di castagna che lo chef Emanuele Frigerio ha preparato sotto i nostri occhi e sotto i nostri ancor più attenti obiettivi! Certo che cucinare con 26 macchine fotografiche puntate su di te non deve essere la cosa più semplice del mondo, credo però che si sia divertito anche lui.


Qui trovate l'elenco di tutte le bloggers presenti a Lucca e le ricette che hanno presentato, insieme ai nomi delle tre ragazze che hanno conquistato il podio del contest (alla fine eravamo tutte proprio grazie al Food Contest sulle castagne lanciato qualche settimana fa!). Complimenti ad Annarita di Cucinalkemika che ha vinto con le sue Ferratelle salate, a Leda di Gustosamente arrivata seconda, a Cinzia di Essenzaincucina terza classificata.


Ancora un grazie alle ragazze de La Cucina Italiana e de Il Desco (uno speciale merci a Véronique) che si sono prese cura di noi e a tutte le bloggers per la compagnia, spero di rivedervi presto live :)

venerdì 25 novembre 2011

Il tacchino!


Eccolo qua il tacchino di ieri sera! Un po' trafelata ma ci tenevo a postarvi la ricetta prima del fine settimana. Le mie amiche sembrano aver gradito questa versione del tacchino del thanksgiving anche se, per ridotta capienza del forno, ho optato per un arrosto farcito e arrotolato su sé stesso. Servito con un classico purè di patate e altre verdure (nel nostro caso pisellini e carote glassate) è un ricco piatto unico che fa subito festa.

Vi auguro di passare un ottimo fine settimana e adesso corro a fare la valigia per Lucca! Domani e domenica sarò alla manifestazione Il Desco ospite insieme ad altre bloggers de La Cucina Italiana. Vi ricordate i bottoncini alle castagne di qualche settimana fa? Sono proprio quelli che ho preparato per questo weekend di Castagne al Desco. Ci sarà da divertirsi: sono molto curiosa di incontrare altre ragazze che conosco solo virtualmente e poi seguiremo tutte insieme un corso di cucina e uno di fotografia. Vi racconterò prestissimo. Buonanotte e buon weekend a tutti!


Arrosto di tacchino
Ingredienti per 6 persone
  • 900 gr fesa di tacchino (una sola fetta aperta a libro)
  • 150 gr luganega
  • 150 gr spinaci freschi (peso già mondati)
  • 7 prugne denocciolate
  • 7 mandorle
  • 1 spicchio d'aglio
  • Olio evo
  • sale, pepe
Scaldare in una casseruola un cucchiaio d'olio evo, far rolosare lo spicchio d'aglio intero e aggiungere gli spinaci. Salare, pepare e farli cuocere due minuti. Quando saranno tiepidi, eliminare l'aglio e tritarli grossolanamente. Disporre gli spinaci al centro della fetta di tacchino con la luganega sgranata e le prugne (all'interno di ognuna avrete messo una mandorla).


Arrotolare e legare bene l'arrosto con il filo da cucina. Scottarlo per qualche minuto in un tegame con un filo d'olio, salare, pepare e farlo dorare su tutti i lati. Finire la cottura in forno caldo a 180 °C. per circa 40 minuti, girando l'arrosto a metà del tempo.


giovedì 24 novembre 2011

Thanksgiving


In linea di principio sono contro l'importazione incondizionata e acritica delle festività altrui. Per questo motivo non festeggio Halloween, anche se mi piacciono molto le zucche (come forse s’intuisce dalla foto), le decorazioni arancioni che invadono le vetrine e l'idea dei bimbi mascherati che bussano alle porte per un "dolcetto o scherzetto". Eppure negli ultimi anni ho celebrato il Thanksgiving dato che molti amici americani avevano il piacere di condividere con noi questo momento di festa.

Sarà forse colpa loro se oggi, ultimo giovedì di novembre e quindi Thanksgiving, sento nell'area un'atmosfera speciale. In realtà, pur mancandomi le motivazioni storiche e le forti valenze patriottiche della festività statunitense, quello che mi piace del Thanksgiving è il suo senso intrinseco: un giorno per ringraziare. Sarà che da piccola mi hanno insegnato quanto siano importanti le "paroline magiche" per favore, prego e...grazie. In fondo non c'è necessariamente bisogno di eventi epocali o di una data rossa sul calendario per un po' di gentilezza, no?

Un grazie a chi ci sta accanto, detto a voce o solo con gli occhi, per iniziare bene la giornata insieme. Un grazie al signore che tiene aperto il portone per farci passare quando tra passeggino (ok...sto personalizzando troppo), pacchetti e borsa dovremmo avere minimo quattro braccia. Un grazie a chi riesce a portare ottimismo nelle nostre giornate. Un grazie a noi stessi per aver fatto la scelta giusta.

Stasera avrò due amiche a cena e ho pensato di rimanere in tema, anche se il nostro incontro è nato senza alcun nesso con il Thanksgiving. Il tacchino c'è, la zucca anche adesso mi tocca solo andare ai fornelli.

Happy Thanksgiving!

PS: La ricetta del tacchino la troverete domani... altrimenti che sorpresa sarebbe per le amiche?!?! (e poi il tacchino ancora devo iniziare a cucinarlo ;)

lunedì 21 novembre 2011

Una verza di bellezza



Perdonate il mal riuscito tentativo di rima e seguitemi nel ragionamento: tra poco più di un mese sarà Natale con l'inevitabile e ben accetto corollario di pranzi, cenoni, dolciumi (e regali edibili). Poi, puntuale come un orologio svizzero arriverà l'anno nuovo e sarà un fiorire di diete fai da te, iscrizioni in palestra, buoni propositi di morigeratezza.

Ebbene, quest'anno ho deciso di giocare d'anticipo. Considerando che l'anno scorso ero a dieta ferrea causa panza, vorrei non dico abbuffarmi ma almeno poter gustare con piacere i piatti che tradizionalmente sono in tavola per le feste. Aggiungiamoci che, suonino le trombe e rullino i tamburi, lo scenario natalizio quest'anno è... chez moi (sì, il bilocale accoglierà a porte aperte la mia famiglia siciliana), si capisce che ci tengo a far le cose per benino.

venerdì 11 novembre 2011

Verso l'infinito e oltre


Ho la strana sensazione di essermi trasformata in una parete per l'arrampicata sportiva. Avete presente quei muri (sì, sono muri e null'altro) un po' dritti e un po' storti, pieni di strani bitorzoli che servono come punti d'appoggio, da cui pendono - felici e spensierati - degli incalliti sportivi? Io, uguale. Con la differenza che gli arrampicatori condividono gioie e dolori della loro arrampicata e, se cadono, il loro gentil di dietro finisce su morbidi materassi. Nel mio caso invece non solo l'arrampicatore è uno solo, ma la parete all'occasione si trasforma in materasso, pronto intervento, coach motivazionale.

lunedì 7 novembre 2011

Un aperitivo molto social


Uno degli aspetti che più mi piace dello scrivere un blog è la ricaduta social. In che senso? Nel senso che da quando ho aperto La Femme du Chef ho fatto la conoscenza con un mondo che prima ignoravo quasi del tutto: altri blog e soprattutto altre blogger con cui chiacchierare, la possibilità di scambiare opinioni, leggere storie interessanti, scoprire qualcosa di nuovo. Seguendo i percorsi non sempre lineari della rete mi ritrovo spesso incuriosita da progetti, idee, materie prime. E' successo con Rossella che mi ha fatto finire più di una volta in cucina per sperimentare la tradizione friulana (e vi anticipo che sempre grazie a lei il mio forno continua a lavorare senza sosta...), oppure con le mamme del Momcamp grazie a cui per una mattina tante penne virtuali hanno assunto le sembianze di donne vere!

Stavolta è stato un tweet de La Cucina Italiana a incuriosirmi e spingermi in cucina, passando prima per il mio negozio di fiducia a comprare l'ingrediente con cui cimentarmi: la farina di castagne. La sfida lanciata alle foodbloggers, infatti, è di ideare una ricetta utilizzando questo ingrediente, proprio nella stagione in cui le castagne sono tra le protagoniste della tavola. L'occasione è la manifestazione "Il Desco" che si svolgerà nelle prossime settimane a Lucca, dove avverrà anche la fase conclusiva del contest "Castagne al Desco". (ndr: ci vediamo il 26 e 27 a Lucca...ci sarò anche io!)

venerdì 4 novembre 2011

Pioggia e un pomeriggio da far passare

I pomeriggi di pioggia sono lunghissimi. Cominciano appena dopo pranzo, quando è necessario accendere una lampada per fare luce e riscaldare un po' la stanza. Continuano pigri nel silenzio di un libro da leggere o nel ticchettio delle dita che si muovono sulla tastiera, le orecchie sempre all'erta per cogliere dalla stanza accanto i segni di risveglio del piccolo che dorme. E poi, quando il richiamo della mamma arriva e ci sono un sorriso e due occhioni sgranati ancora pieni di sonno ad attenderti in culla, si presenta un grande punto interrogativo: adesso cosa facciamo?

É ancora presto per disegnare, inventare giochi di pirati e indiani, costruire castelli da distruggere insieme la sera andando a letto. Ma sono già passati i tempi del "poppata - cambio - nanna" quando i problemi erano altri ma i ritmi biologici del neonato garantivano un po' di autonomia. A otto mesi cosa mi invento per affrontare tre ore chiusi in casa senza soccombere alla noia e, di conseguenza, a un pupo nervoso? Io inizio a pensarci, intanto preparo un po' di frutta per la merenda (che male non fa), voi me la dareste una mano?

martedì 1 novembre 2011

Cattivissima me

(image from Google Images)

Il prologo
Durante i nove mesi di gravidanza le future mamme, per il bene dei pargoli, sono private di molti alimenti. Con la scusa della toxoplasmosi o della listeriosi i medici sembrano divertirsi a esercitare le più varie forme di tortura psicologica sulle suddette gestanti. Le quali, non solo vanno in giro per diversi mesi portandosi dietro il peso di un'altra persona, ma per di più lo fanno cariche anche di divieti da cui scaturiscono voglie a mai finire. La sottoscritta, nello specifico, è stata vittima della 'sindrome del testone' :). Individuata precocemente dalla ginecologa nel corso di un'ecografia, è stata arginata a suon di dieta ferrea e verdure lessate che hanno consentito a minichef di arrivare al mondo con una testa (e un peso) di tutto rispetto, senza rischiare di essere scambiato per un piccolo lottatore di sumo nella nursery.

venerdì 28 ottobre 2011

Una torta tutta mia


Qualche giorno fa ho festeggiato il mio trentunesimo compleanno. Se l'anno scorso i trenta erano un bel numero intero, tondo (come la pancia che di questi tempi iniziava a farsi vedere chiaramente) e troneggiante sulla torta, quest'anno sono rimasta in preda a contrastanti sentimenti e progetti indefiniti fino a quando è prevalsa la voglia d’intimità.

É stato il primo compleanno da mamma e ci tenevo a vedere la reazione di mio figlio davanti a una torta con candelina, anche se non la 'sua' torta. Avevo forte il desiderio di famiglia, di staccare da tutto e ritrovarci semplicemente noi tre. Noi che spesso ci rincorriamo in giornate che iniziano la mattina presto e si chiudono a notte fonda, quando i fuochi dei fornelli si spengono e rimane soltanto il profumo di arrosto appiccicato addosso prima della doccia. Piccola famiglia dalle settimane sfalsate che va a spasso il lunedì con sorrisi da fine settimana perché sì... per noi è come se fosse sabato!

venerdì 21 ottobre 2011

Cambio di stagione? Ci vuole una zuppa!

Avrei preferito avere un po' più di tempo ma a volte quando decido di fare le cose per benino, per non arrivare con l'acqua alla gola, i miei programmi vengono sovvertiti! La settimana scorsa è venuta a trovarmi mamma (che a dir la verità ormai si fa chiamare dai più "la nonna" e pazienza se matematicamente parlando vinceremmo noi tre figli contro l'unico nipote) e tra passeggiate, shopping e chiacchiere l'idea di affrontare il cambio stagione non mi ha lontanamente sfiorata.

E poi che colpa ne ho io se di punto in bianco la temperatura è crollata e sono rimasta ad affrontare il nuovo clima con un unico maglioncino, inconsapevole ancora di salvezza a cui mi sono aggrappata con tutta la mia forza?!?!

domenica 9 ottobre 2011

Summer blecs (al quadrato)

Di corsissima, con la bandiera a scacchi che sta per sventolare, ma ci sono riuscita! Volevo cimentarmi con la nuova preparazione friulana doc proposta da Rossella - i blecs - ma i giorni passavano, la deadline per prepararli si avvicinava e la farina di grano saraceno rimaneva stabilmente in dispensa, chiusa. Non che la sfida non m'ispirasse, anzi. Solo che mettermi a preparare un piatto di pasta fresca destinata a sapidi condimenti invernali non mi veniva naturale quando, appena fuori dalla porta di casa, il termometro segnava i 27°C. e passa a settembre inoltrato. Però, attendi oggi attendi domani, siamo giunti a ottobre e la voglia di assaggiare un piatto mai provato nei nostri viaggi friulani aumentava. A quel punto mi sono detta: "Se il clima è questo, anche i blecs si dovranno adeguare" e sono nati i miei summer blecs!

lunedì 3 ottobre 2011

Con le antenne drizzate e i cupcakes in forno

É da un po' che ci penso e la conclusione cui sono arrivata è la seguente: nell'amicizia bisogna stare con le antenne drizzate. Sempre pronti a captare i movimenti nell'aria e a cogliere le novità prima ancora che accadano (un po' come dicevano agli scout "estote parati" no?!). A differenza di quanto pensavo, infatti, è possibile fare nuove amicizie, per fortuna!
No, non parlo di conoscenze o incontri casuali che poi torni a casa e pensi "simpatica quella" però poi non hai il numero, o magari è un'amica dell'amica del tuo cugino di terzo grado che vedi una volta l'anno e così addio contatto. E no, le nuove amicizie sui social network non sono considerate tali.
Parlo delle amicizie che nascono inaspettatamente, perché crescendo è naturale aprirsi poco e fidarsi un pezzettino in meno per tutte le volte che abbiamo preso una batosta, oppure solo per pigrizia, perché c'è meno tempo per coltivare i nuovi amici e così il tempo passa e i "chissà che fine avrà fatto?" si sprecano.

lunedì 26 settembre 2011

La nostra mattina al Mom Camp

Milano, sabato mattina. Fuori c'è il sole e noi tre ci prepariamo per uscire, facciamo colazione e via, alle 9.00 siamo già fuori casa: si va al Mom Camp!

Ne avevo sentito parlare qualche tempo fa e il tema del camp (Il futuro delle mamme online e non solo) mi ha subito incuriosita, del resto sono mamma da ormai sette mesi, blogger da un po' di più (anche se non esattamente una mummyblogger) e in questo momento della mia vita sono tanti i punti interrogativi che quotidianamente mi circondano (on e off line ;-).

Cosa abbiamo trovato al Mom Camp? Tantissime mamme sorridenti, giovani, allegre, di un buon umore che traspariva in ogni sguardo (merito dell'aver affidato i figli alle amorevoli cure di tate e animatori?!?). Ma soprattutto piene di energia, voglia di fare, di cambiare, di mettersi in gioco, di stravolgere alcuni aspetti della propria vita, così come ci hanno raccontato anche alcune speaker. Ogni donna che ha preso la parola ha messo a disposizione di tutte le altre in platea la sua esperienza, i consigli maturati dopo aver vissuto sulla propria pelle grandi cambiamenti.

venerdì 23 settembre 2011

Quasi quasi creo un GAS*


Il mercato, croce e delizia di foodies incalliti, casalinghe felici o disperate, single curiosi o annoiati nelle pigre mattine del sabato. Appuntamento fisso per chi può ritagliarsi un'oretta girando tra banchi colmi di frutta e verdura, curiosando tra pesce, formaggi, fiori. Irresistibile tentazione per chi cucina di mestiere, praticamente come lasciare la torta al cioccolato ancora calda di forno incustodita: è certo che non rimarrà integra più di cinque minuti. Se a Parigi il marito mi mandava (con mia grande gioia) in missione au marché - armata di lista e vaghe spiegazioni sugli 'obiettivi' da raggiungere - a Milano i giochi sono cambiati e solitamente partiamo in formazione completa io, il cuisinier e minichef... una vera truppa d'assalto.

lunedì 19 settembre 2011

Carnet d'adresses 2 - Une journée entre filles

Parigi è una città dalle molte facce, mutevoli identità. Per tanti è la città degli innamorati che, rapiti dal suo fascino, si perdono nelle sue strade e nella voglia di viverla attraverso gli occhi della persona amata. Per me è anche una città da scoprire tra donne, in un pomeriggio a passeggio senza meta stabilita ma con la voglia di lasciarsi ispirare dalle vetrine, da portoni lasciati aperti, dal profumo di burro che proviene da una pasticceria, dalle chiacchiere in un caffè.

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MAMIE GÂTEAUX

Pomeriggio d'inverno. Fuori fa freddo ma voi siete uscite lo stesso perché non si può resistere a un giro nel sixième e poi sapete già che potete sempre rifugiarvi da Mamie Gâteaux (lett. nonna delle torte). Dietro le vetrate di questa piccola sala da tè c'è tutto il necessario per assaporare un momento di confidenze con le amiche: tè, cioccolata calda e diversi tipi di caffè serviti in ceramiche dal gusto rustico (al numero accanto i proprietari gestiscono anche La Brocante de Mamie Gâteaux) senza dimenticare - ovviamente - una scelta di torte del giorno semplici e piene di gusto proprio come quelle della nonna. A pranzo troverete una piccola selezione di quiche salate, insalate e zuppe del giorno per un veloce snack.

Mamie Gateaux

66, rue du Cherche-Midi 75006

Aperto dal martedì al sabato dalle 11.30 alle 18.00

lunedì 12 settembre 2011

Back home

Tra poche ore si ritorna a casa. Conteremmo di cenare a Milano ma io devo ancora iniziare a fare le valigie (...non ditelo allo chef!). Le vacanze sono seriamente agli sgoccioli e in questi ultimi momenti soleggiati passati all'aria aperta mi sta cogliendo un'improvvisa tristezza. Amo la città, difficilmente riuscirei a staccarmene per vivere un po' da eremita altrove, eppure quest'estate non so cosa mi è preso, ogni occasione è stata buona per andare via :)

Bando alle malinconie però, perché per fortuna non torno mica in prigione anzi! Si ritorna alla nostra bellissima vita quotidiana a tre in un autunno cittadino tutto da esplorare, in cui capire che direzione far prendere alla mia vita professionale (luuunghissimo argomento di cui magari un giorno vi dirò!), in cui sperimentare tante cose nuove. Come per numerosi bimbi in questi giorni, è come se anche per me iniziasse un nuovo ciclo. Non proprio scolastico ma è come se lo fosse!

giovedì 1 settembre 2011

Svezzamento, istruzioni per l'uso. (E una merenda per le mamme)


La pediatra: «Si romperà un equilibrio ma non si preoccupi, se ne accorgerà subito da pochi, inequivocabili segnali». (Tipo? Inspiegabilmente non riuscirò a tenerlo in braccio o strepiterà alla mia sola vista? Per la serie: terrorismo psicologico in camice bianco)

La nonna: «Ma non aggiungi alla mela lo zucchero/il miele/una goccia di limone?». (No, la frutta ci piace nature per lo meno fino a quando non finirà dentro una torta!)

La zia: «Questo bambino vuole mangiare, si vede dagli occhi!» e anche «Ma quale mela e latte, lui vuole la bistecca!». (Forse mio figlio ha iniziato a conversare amabilmente in mia assenza. Però, mica scemo a esprimere subito chiare richieste alimentari ;)

L'altra nonna: «Tesoro non preoccuparti, la prossima estate ci pensa la nonna a farti assaggiare tante cosine buone.» (Nello specifico le 'cosine buone' a cui si riferiva erano caponata e affini. Mamma: grazie per l'iniziativa... ne riparliamo tra dodici mesi)

Il cameriere al ristorante: «Mia figlia ha deciso autonomamente quando svezzarsi. A sei mesi ha afferrato dal mio piatto i pizzoccheri e ha iniziato a mangiare. Eh sì, possiamo dire che mia figlia si è svegliata alla valtellinese!». (Ma si aspetta sul serio che ci creda? Se lo dovessi vedere dal vivo mi precipiterei a chiamare il Telefono Azzurro)

venerdì 12 agosto 2011

Io e tu


Questa storia del marito che resta in città a lavorare mentre la moglie con prole fa armi e bagagli e si trasferisce al mare/lago/montagna non mi ha mai convinta. Eppure anch'io ho bellissimi ricordi delle vacanze fatte al mare con mamma e fratelli a giugno e luglio, quando papà doveva ancora lavorare ma noi eravamo troppo piccoli e pieni di energie per restare distanti dalla spiaggia più di 100 metri.
Insomma - com'è, come non è - mi ritrovo nella medesima situazione adesso, con la piccola differenza che i ruoli si sono capovolti e nell'estate 2011 la mamma sono io...

venerdì 5 agosto 2011

Carnet d'adresses 1 - l'Orient à Paris

Al via il mio personalissimo giro nella Ville Lumière con una serie di segnalazioni apparentemente bizzarre. Ma come (direte voi): nel primo capitolo di questa guida virtuale sulla capitale della gastronomia francese ci parli di Giappone e affini?

Che posso dirvi... tra biglietti da visita, foto e ricordi affiorati spontaneamente non appena ho iniziato a fare n piccolo elenchino, la strada per l'Oriente si è mostrata da sola e io non ho esitato a seguirla!

[NB: le foto sono state scattate con il mio vecchio IPhone (sigh) per cui la qualità è quella che è, però credo aiutino lo stesso a farsi un'idea]

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HIGUMA

Una vera istituzione nel cuore di Rue Sainte Anne, via popolata interamente da ristoranti, épiceries e amene botteghe giapponesi e cinesi. Qui troverete ramen con verdure/carne/pesce, donburi (ciotole di riso ricoperte con vari ingredienti caldi), itamemono (ossia pietanze saltate in padella), curry di pollo e maiale. Alla carta una ventina di piatti della tradizione giapponese da provare anche nelle combinazioni menù. Per iniziare è obbligatorio ordinare un piatto di gyoza, ravioli grigliati ripieni di carne e verdure e, se volete proseguire al top, provate il mio piatto preferito Yakinikudon ovvero una ciotola di riso con straccetti di manzo saltati con le cipolle e conditi con una salsina leggermente agrodolce.

L'ambiente è molto spartano: grandi sale e servizio quasi "fai da te". I camerieri, a prima vista un po' sbrigativi, sono invece gentili (probabilmente è solo l'abitudine a gestire tantissime persone che lì ha resi così...). All'occhio più attento non sfuggiranno i particolari decori delle pareti, interamente tappezzate di scritte in giapponese. Sono le dediche dei clienti passati da Higuma negli ultimi decenni che ringraziano per l'ospitalità ricevuta. Magari a noi occidentali non diranno molto, ma nella maggior parte dei casi si tratta di celebrities del Sol Levante.

Ve lo consiglio per una sosta a pranzo tra un giro e l'altro (è a 5 minuti dal Louvre e a pochi metri da Avenue de l'Opéra) o per una cena veloce. Ottima sorpresa il conto: max 20€ bevande comprese. Anche fare l'immancabile fila fuori è un momento utile per osservare la variegata fauna degli avventori e per curiosare nella frenetica cucina a vista che vi accoglierà appena entrati.

Higuma

32 bis, rue Sainte Anne - 75001

Tel. +33 (0)1.47033859

Aperto tutti i giorni dalle 11.30 alle 22.00 (alle 22 chiude la cucina, ma non vi buttano fuori!)

lunedì 1 agosto 2011

Carnet d'adresses

Agosto, tempo di vacanze e di luoghi nuovi. Di scoperte e di esperimenti. Non posso fare a meno di pensare a Parigi, la voglia di trovarmi nuovamente là è tanta, così come il desiderio di passeggiare per la Ville Lumière con uno sguardo diverso da quando andai lì per la prima volta da turista, qualche anno fa. Viaggio con la fantasia per le stradine dietro casa, entro nel piccolo giardino pubblico dove l'orto è ancora oggi coltivato dai giardinieri della mairie e mi accomodo tranquilla sulla pelouse a leggere un libro e prendere il sole (ok... il sole dipende dalle giornate, ma va bene anche prendere l'ombra rinfrescante no?). Passo al volo in panificio a comprare una baguette tradition per cena prima di incontrare un'amica al solito caffè.

Tutto troppo idilliaco? Probabilmente sì, eppure se oggi mi chiedete di parlare di Parigi queste sono alcune delle istantanee che affiorano alla mia memoria.

Allora ho pensato di fermare queste istantanee sulle pagine del blog, fissando piccoli angoli della città che secondo me valgono una visita. Appunti e spunti per me stessa in preparazione di un prossimo (spero a breve) giretto parigino e per chiunque passi da qui prima di partire per Parigi, soprattutto se trattasi di foodies. Idee e indirizzi suddivisi in differenti "percorsi tematici" che pubblicherò petit-à-petit nei prossimi giorni. À bientôt!

martedì 26 luglio 2011

Contrasti, immagini di vacanza

Passare dei giorni in Sicilia per me è sempre un turbinio di emozioni e sensazioni.

La gioia di ritrovare luoghi conosciuti, ricordare i giorni della scuola, riconoscere i volti delle persone anche senza saperne il nome.

La spossatezza, figlia di quel caldo umido che penetra profondamente nella testa e nelle gambe.

Il sollievo della brezza marina che è diversa da tutti i venti del mondo, piena di profumo, di sale, nella sua essenza già anticipo di vacanza.

venerdì 22 luglio 2011

Crumble per un dolce rientro

È bastato che mio marito avesse inaspettatamente qualche giorno libero per farci venire voglia di vacanza e di mare. Direzione Sicilia: sette giorni, mille e più foto, svariati pranzi collettivi e tutta la dose annuale di fritto a me legittimamente consentita ;-)

Prevedo di passare il fine settimana mettendo in ordine l'infinita documentazione fotografica, ma sono cose che capitano quando si lascia l'obiettivo nelle mani di nonni e zii alle prese con la prima vacanza marittima di un piccoletto! Prima di cimentarmi con quest'arduo compito mi sono rimessa ai fuochi in modo da avere qualcosa di dolce a farmi compagnia davanti allo schermo del pc.

giovedì 14 luglio 2011

Vive la France... e la Santuzza!



Curiosamente la più importante festa nazionale francese - le 14 Juillet giorno in cui si ricorda la presa della Bastiglia - coincide con un altro evento molto importante di Palermo, mia città natale: il Festino. In realtà la vera giornata di festa (quella rossa sul calendario) è il 15 luglio, giornata di celebrazioni religiose per ricordare il miracolo di Santa Rosalia che liberò la città da un'epidemia di peste. I festeggiamenti però iniziano diversi giorni prima e culminano proprio nella serata del 14 luglio con una processione che si chiude con i fuochi d'artificio alla marina, simbolo della vittoria della Santa sulla peste e metaforicamente della vita sulla morte.

Quando ci siamo trasferiti nella Ville Lumière questa bizzarra coincidenza mi è piaciuta tanto, in fondo era come trovare un fil rouge tra le mie origini e il presente che stavo vivendo. Effettivamente i 14 Juillet parigini sono stati bellissimi, carichi dell'entusiamo tipico delle novità, della voglia di essere parte di un festeggiamento collettivo, della curiosità di vedere francesi, e americani, inglesi, italiani, giapponesi ecc ecc, far festa insieme per strada. Insomma bello, soprattutto perché condiviso con tanti amici ugualmente neofiti della capitale francese.

Oggi festeggio a migliaia di chilometri da Parigi ma non posso fare a meno di augurare a tutti i francesi buon 14 Juillet! Buona festa e aspettatemi... sono in debito di una serata nella caserma dei pompieri (Proprio così: per il 14 luglio le caserme dei sapeurs sono aperte e si festeggia all'interno con loro. Vogliamo parlare dei pompieri parigini???? Una specie a parte, davvero, meritano un post esclusivo ;-)

Vive la France e viva pure la Santuzza!

venerdì 8 luglio 2011

Programmi di tempo libero

È venerdì sera e non sono a Milano. Io e minichef ci concediamo un lungo weekend fuori città a respirare aria buona, cibo sano, qualche passeggiata e magari un anticipo di abbronzatura.

In teoria... perché in pratica piove quasi ininterrottamente da ieri e le previsioni non promettono nulla di buono. Altro che tintarella, ci vorrebbe piuttosto un maglioncino di lana dentro cui 'acciambellarsi' oziosamente. Per fortuna ho imparato a essere previdente: dato che faccio un mezzo trasloco ogni volta che mi sposto con figlio a seguito, cosa saranno mai un paio di chiletti in più funzionali a intrattenere la mamma nei rari momenti di tempo libero?

lunedì 4 luglio 2011

Couscous alle verdure perché è estate

È inequivocabilmente e definitivamente estate. Lo dicono i 30 gradi che scaldano le strade e l'asfalto domenicale di una città semideserta. Lo confermano i carrelli del supermercato pieni d'acqua e bibite (sulle cui capacità dissetanti permettetemi di dissentire). Lo testimonia la lunga fila fuori dalle gelaterie del centro dove convivono il manager in completo blu che tenta l'ultima carta per non sciogliersi al sole e il turista in infradito e bermuda che fa del cono la benzina necessaria al giro turistico.

Anche noi siamo cittadini e lo saremo ancora per un po'. Lo chef ha in programma un'estate di lavoro e anch’io sono in fase - come dire - di ebollizione. Non è la prima estate cittadina, però è la prima che passo a Milano e sarà interessante notare le differenze con Parigi. Cerco di prenderla con filosofia e con tanta voglia di progettare cose interessanti e stimolanti per l'autunno che arriva. E poi è la prima estate col pupo!!!

Lui sembra non soffrire eccessivamente il caldo, troppo preso dall'esplorazione appena iniziata di tutto ciò che lo circonda e dalle infinite possibilità di azione delle sue minuscole ma ciccette dita :-)

venerdì 1 luglio 2011

Odi et amo

Odio il mio divano che da qualche giorno ha deciso di cambiare identità. Prima accogliente rifugio per ore di comodo relax, adesso infernale fonte di calore costante. Di vedere un film in santa (e fresca) pace neanche a parlarne.

Amo la piscina con mio figlio. Il caldo umido nell'aria della piccola vasca riservata ai bimbi che investe e stordisce all'inizio per poi dileguarsi nel momento stesso in cui il piede tocca l'acqua. Amo vedere sul volto del mio piccolo compagno di pomeriggi acquatici un susseguirsi di perplessità, stupore, sollievo dal caldo, divertimento. Immagino di rivedere me stessa, ho deciso che l'amore per l'acqua l'ha preso da me (del resto i geni marini non posso che averglieli passati io!!)

lunedì 27 giugno 2011

GRRRR

Per oggi il post che avevo programmato con ricetta annessa rimane in archivio, letteralmente travolto dagli eventi odierni che mi hanno assorbita, fatta arrabbiare, lasciata senza parole e, adesso che vi scrivo, anche senza energia. Nulla di irreparabile però... mi hanno rubato il cellulare, anzi l'Iphone, e vi ho detto tutto.

Tralasciamo il fatto che ho dovuto: fare una denuncia, bloccare una SIM, bloccare un telefono, cercare di riattivare il mio numero, recuperare un cellulare d'emergenza, verificare posta e social network connessi dall'Iphone per evitare accessi fraudolenti. Tralasciamo tutto questo e le ore che ho impiegato a farlo e concentriamoci su altre cose: il furto è stato commesso in una libreria. E il cellulare era in una tasca della carrozzina di mio figlio.

Importa ben poco l'oggetto in sé, sostituibile e ripristinabile al 100%. Ciò che davvero mi manda su tutte le furie è che qualcuno abbia allungato le mani sul mio bambino per uno stupidissimo cellulare, approfittando di un mio attimo di distrazione mentre sceglievo dagli scaffali un libro da regalare. Proprio una bassezza. In libreria, luogo che (in teoria) dovrebbe essere riservato a tutt'altro, per esempio all'apprendimento e all'innalzamento culturale delle persone. Altro che ladruncoli da strapazzo.

Vabbe'... mettiamoci questa fastidiosa giornata alle spalle e andiamo avanti. Del resto il mio pupetto mi ha già tirato su il morale con tantissimi sorrisi e poi, come diceva Rossella, "Domani è un altro giorno" e ci sono tutte le premesse perché sia bellissimo!!!

Mi resta solo un cruccio: i miei poveri Puffi agricoltori sono rimasti orfani della loro mamma virtuale ed ero pure arrivata ad un livello altissimo :-S

giovedì 16 giugno 2011

L'orto, i lamponi e un dolce musicale


Lo scorso weekend ho messo alla prova la mia indole contadina. In apparente contraddizione con quanto vi ho raccontato ultimamente ho passato la domenica con le mani... nella terra! Probabilmente l'esercizio virtuale mi ha stimolata e incuriosita, fatto sta che mi sono divertita molto passando qualche oretta nell'orto fuori Milano della mia belle-mère :-)

Fagiolini che spuntano timidi dalle piantine, zucchine il cui fiore fa capolino come a dire "ehi, sono qua! non ti dimenticare di me", ravanelli croccanti da sgranocchiare dopo tanta fatica. E le insalate, la rucola... una vera soddisfazione non solo da raccogliere, ma soprattutto da portare in città. Vi dico solo che siamo arrivati a giovedì e ancora non ho bisogno di fare la spesa!

venerdì 10 giugno 2011

Siamo tutti (puff)agricoltori - genesi di una cena

Interno giorno. Tranquillo salotto milanese.

Lui legge un libro, lei è davanti allo schermo del computer, persa in non si sa cosa. In sottofondo il ritmico e soave tintinnio di un carillon.

Improvvisamente: "Bilibop"

Lui s’illumina di una luce tutta nuova, dimentica il dolore alla schiena e si alza alla ricerca dell'oggetto da cui il dolce suono proviene. Poi, dimenticando di avere un'inconsapevole spettatrice di tanta gioia, esclama "Finalmente la salsapariglia è sbloccata! Adesso raccolgo le patate e poi la pianto!". Lei finge di non aver sentito ma un "certo che quel Grande Puffo è proprio un dittatore!" la riporta a chiedersi cosa stia accadendo a sua insaputa.

Timorosa domanda: "Stai bene?Che ti ha fatto Grande Puffo e poi... cos'è la salsapariglia???"

Avevo perso di vista quanto fosse ricca di scoperte e stimoli la vita da femme du chef :)

venerdì 3 giugno 2011

A.A.A. spunti cercasi

Ho una notizia buona e una cattiva.

Partiamo con la buona (perché fa sempre bene iniziare con la positività!): in questa casa la sottoscritta ha ripreso a cucinare. E non una tantum, scongelando e riscaldando le provviste che da brava formichina aveva accumulato nei mesi precedenti. No! Veri e propri pranzi e cene, pietanze ragionate, carboidrati e proteine, frutta e verdura... tutto un repertorio che si rispetti. Tra l'altro giusto questa mattina sono andata al mercato ed è sempre un piacere enorme passeggiare tra le bancarelle, scambiare una battuta con il fruttivendolo, mostrare al pescivendolo le foto salvate sul cellulare del mio pupetto, tornare a casa con i sacchetti colmi di ortaggi profumati e di tanta frutta estiva che è un tripudio di colori e profumi.

martedì 10 maggio 2011

Pensieri

Da qualche giorno ho la tentazione di pubblicare un post dal titolo "Chiuso per maternità". Avete notato la mia latitanza delle ultime settimane? No?!?

In effetti da quando è nato il mio bimbo la mia percezione del tempo è cambiata moltissimo e inevitabilmente ha avuto una ricaduta sui momenti che riesco a dedicare al blog.

Certe giornate passano veloci come un lampo, altre sono fatte di ore stiracchiate le une dopo le altre, con le lancette dell'orologio che sembra non andare mai avanti. Sto scoprendo nuovi modi di vivere, magari sembra esagerato ma è così. Inaspettato e piacevole.

mercoledì 13 aprile 2011

Buon compleanno blog!

E' già passato un anno da quando ho pubblicato il mio primo post.

Mi sembra trascorso solo un attimo dalla mattina in cui, dopo aver registrato il dominio e capito (più o meno) come funzionava la parte tecnologica, ho scritto le prime righe di quest’avventura. E quante cose sono successe in questi 365 giorni!

lunedì 11 aprile 2011

Sole, lago e il primo weekend a tre

Da quando la nostra vita familiare ruota intorno ai ritmi di una cucina professionale (no, non è stato sempre così... ma questa è un'altra storia!) abbiamo nuove abitudini e routine che cambiano seguendo i planning settimanali. Raramente i giorni di riposo di mio marito coincidono con i weekend altrui e, di conseguenza, ogni volta quei due giorni liberi nel bel mezzo della settimana hanno il sapore di vacanza rubata, avete presente quando a scuola c'era assemblea d'istituto? Ecco, un po' così.

La settimana scorsa il nostro weeked era giovedì/venerdì e, per la prima volta dalla nascita di mini-chef, siamo andati fuori città. Vi risparmio la descrizione dei nostri bagagli e i racconti del tipo "come far stare una casa in una monovolume", però non posso non condividere qui l'enorme gioia nel fare per la prima volta una vacanza in tre. Tante volte ho passeggiato sul lungolago, preso un caffè a occhi quasi chiusi per il troppo sole, mangiato un maritozzo per colazione quando invece era ora di pranzo. Adesso è tutto uguale e allo stesso tempo diverso, con un sapore speciale (e diverse ore di sonno in meno).

Sono queste le giornate che mi danno la carica per affrontare la settimana. E allora buon lunedì a tutti (anche se nel mio 'fuso orario oggi è mercoledì ;-)