lunedì 29 settembre 2014

Torta morbida al limone e yogurt per i tipi assonnati come noi


Tra le mura di questa casa non siamo fatti per i risvegli imposti, specialmente quando comportano lucidità e attività ben prima delle otto del mattino. Quando fuori è ancora buio o s’intravede appena un timido accenno di sole, l’unico posto in cui desidero trovarmi è a letto, possibilmente sotto un bel piumone soffice. Per me è sempre stato così, evidentemente il mio metabolismo, il mio DNA, le circostanze (chiamiamole come preferite) mi portano naturalmente a preferire le ore serali, a sentirle più inclini al mio essere e ad aiutarmi a sfruttarle al meglio. Lo sanno le mie amiche, con cui spesso le migliori chiacchierate avvengono al telefono ben dopo le 23.00, lo ha capito lo chef che si è abituato a trovarmi sempre sveglia al suo rientro dal lavoro.

Io lo so che lì fuori c’è un universo da scoprire fatto di persone attive già alle sei del mattino, di energici lavoratori che negli anni hanno modificato il loro orologio biologico per rendere fruttuose le prime ore di una nuova giornata. L’edicolante che sistema con precisione i giornali, il barista che sforna brioche per silenziosi clienti, quelli del “cappuccio e cornetto” consumato ascoltando la radio, leggendo il giornale e buttando un occhio distratto alla tv nell’angolo di una tavola fredda. Le mamme bioniche, che alle sette hanno già pianificato la giornata di tutta la famiglia, preparato la merenda per i figli e possibilmente sono già vestite, truccate e pettinate. Chapeau, io non ci riesco proprio.

Questa lunga premessa per rendervi partecipi del “dramma” che stiamo vivendo da quando, ormai da un mese, la nostra sveglia suona alle ore 6.30 – sei e mezza - nemmeno un minuto di più. Tutta colpa della scuola materna di minichef che ha anticipato l’inizio delle lezioni e, di conseguenza, l’orario di partenza del bus scolastico. Aggiungete un figlio che necessita di buoni 45 minuti per carburare (chissà da chi avrà preso…) ed ecco che il risveglio all’alba s’impone e scatena la crisi. 

- No, non voglio andare a scuola.
- Nooo.
- Voglio fare colazione.
- Nooo.
- Io torno a letto.
- Posso avere ancora ovomaltina?
- Non voglio mettermi le scarpe.
- Nooo.
- A me piace dormire!

E tu cosa vuoi/puoi rispondergli? Nulla, se non cercare di mantenere la calma, domando l’istinto di rimettere il pigiama e tornare a dormire. 
Si aggiungono carezze e abbracci ai saluti mattutini, si gioca di anticipo cenando e andando a letto prima del solito (siamo arrivati a cenare alle 19.00, basterà?) e soprattutto si attende con impazienza il weekend per zittire la sveglia e godersi la colazione con la dovuta calma, tutti insieme. 

Così sabato pomeriggio io e minichef abbiamo preparato un dolce per la colazione dell’indomani. È stato bello mettersi insieme a pesare, mescolare, infornare. Non è più solo un gioco, lui adesso è davvero partecipe, molto serio nell’affrontare l’attività (vi dico solo che pretende di indossare grembiule e toque) e attento a tutti i passaggi.
Abbiamo preparato una torta morbida allo yogurt e limone, trasformando leggermente la ricetta dei mini bundt di Nigella Lawson. Dovevano essere dei piccoli dolcetti, noi invece abbiamo fatto un plumcake ricoperto di glassa, da affettare e accompagnare al caffelatte della mattina o, ancor meglio, al tè pomeridiano con limone e zucchero che piace moltissimo al piccolo. 
La ricetta di Nigella è perfetta così com’è e che ci sia il suo tocco inconfondibile l’ho capito mentre la preparavo quando ho chiesto a minichef: Amore lo senti il buon profumo del limone?
E lui: No mamma, sento il burro.

Non ho osato replicare...


Torta morbida al limone e yogurt
(realizzata seguendo la ricetta dei "mini bundt" di Nigella Lawson in Delizie divine)
Ingredienti
  • 125 ml yogurt bianco
  • 75 gr burro fuso
  • 2 uova grandi
  • la scorza di 1 limone
  • 150 gr farina 00
  • 125 gr zucchero semolato
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • un pizzico di sale
Per la glassa:
  • 200 gr zucchero a velo
  • il succo di 1 limone
Riscaldate il forno a 170°C. In una caraffa graduata mescolate lo yogurt, il burro fuso, le uova e la scorza di limone, raccogliete in una ciotola la farina, il bicarbonato, il sale e lo zucchero. Aggiungete gli ingredienti liquidi a quelli asciutti, amalgamando bene il tutto con un cucchiaio; poi riempite con l'impasto uno stampo da plumcake da 20 cm rivestito con carta forno e cuocete per 40-45 minuti. Sfornate e fate raffreddare la torta su una griglia.

Preparate la glassa: setacciate lo zucchero a velo in una ciotola e aggiungete succo di limone in quantità sufficiente da rendere la glassa della consistenza giusta per ricoprire tutta la torta. 

NB: io ho usato solo la metà dello zucchero indicato perché, pur amando il gusto della glassa, preferisco non aggiungere troppa dolcezza alla torta e ricoprirla solo con uno strato sottile.

2 commenti:

  1. Assonnati, ma buon gustai per una magnifica prima colazione!!!

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  2. scopro ora il blog...molto molto carino!! Proverò questa ricettina curiosa...io però faccio parte delle mamme bioniche la cui sveglia suona alle 06.00 ahahah

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