giovedì 13 maggio 2010

Libri (ancora) e un plum cake

Forse si è intuito, mi piace leggere. Lo faccio quasi da quando ho memoria, cerco di leggere più che posso, mi lascio ispirare dalle copertine e dai consigli delle amiche, cambio spesso autori e case editrici, insomma sono un'onnivora. Le librerie per me sono un paradiso e contemporaneamente un inferno, quando devo contenere il desiderio di portare a casa un'intera pila di libri freschi di stampa.

Ieri però ero andata con due amiche in un grossissimo megastore solo (lo giuro) per comprare dei biglietti per il teatro. Facendo un giretto rilassato tra gli scaffali per il piacere di guardare, la mia attenzione e quella delle mie 'commari' di malefatte è stata subito calamitata da un totem pieno di piccoli volumi al centro dello spazio dedicato a bambini e ragazzi. È bastata un'occhiata e l'ilarità si è impossessata di noi. Per capire guardate bene la foto qui sotto e poi ne parliamo!

Io capisco che nuovi studi socio-psico-pedagogici possano aver dimostrato che è necessario essere chiari e sinceri con i bambini al fine di evitare l'insorgere di fobie più o meno razionali e prepararli ad affrontare la vita vera. Ma siamo sicuri che intitolare i teneri libriccini a loro rivolti "Emilie non ama quando sua madre beve troppo", "I genitori di Zoe divorziano" o "L'amica di Lili ha una malattia grave" sia la soluzione??? Io, personalmente, sono rimasta senza parole in un mix di shock e risate. Tant'è che alla vista di quella che definirei la pietra miliare di tutta la collezione - "Il cugino di Max e Lili si droga"- ho avuto un moto interiore e sono corsa a casa.

Ho deciso: domani andrò a presidiare la libreria e a tutti gli adulti che si avvicineranno per acquistare una copia dei libri-verità non impedirò di farlo, ma donerò un gadget che addolcisca la lettura ai poveri bimbi francesi!

Ho pensato a un plum cake ispirato a una ricetta trovata tempo fa sul sito della BBC che però non è più on line! Rispetto alla versione originale, ho aggiunto il cioccolato, che non fa mai male, e usato le mandorle al posto delle noci (ma sono interscambiabili). E' veloce da preparare, non richiede troppi utensili e può essere la soluzione perfetta per la colazione. Preparata in un pomeriggio domenicale è l'ideale per iniziare dolcemente la settimana!

Plum Cake morbido alle mandorle e cioccolato

Ingredienti

150 gr burro

150 gr zucchero di canna

3 uova

75 gr farina 00

1 e ½ cucchiaino da thé di lievito in polvere

100 gr mandorle in polvere

50 gr mandorle sgusciate tritate grossolanamente

25 gr cioccolato amaro tritato grossolanamente

8 prugne Saratoga denocciolate tagliate grossolanamente

Preriscaldare il forno a 180° C. Foderare di carta da forno uno stampo da plum cake da 20 cm circa. In una ciotola capiente mescolare, con l'aiuto di un frusta elettrica, il burro e lo zucchero di canna finché il composto non diventa morbido, omogeneo e chiaro. A parte rompere le uova e sbatterle leggermente, aggiungerle poi poco per volta a burro e zucchero. Mescolare farina e lievito e incorporare all'impasto con l'aiuto di un cucchiaio. Infine aggiungere le mandorle grattugiate, le mandorle tritate e il cioccolato.

Versare il tutto nello stampo foderato fino a riempirne i due terzi (è importante lasciare un buon margine al plum cake che lieviterà). Poggiare le prugne sopra l'impasto, non è importante che siano disposte esteticamente perché in cottura affonderanno nel plum cake.

Infornare per 45/50 minuti, verificando con uno stuzzicadenti la cottura (se esce pulito, vuol dire che è pronto). Togliere il plum cake dal forno, lasciarlo raffreddare 15 minuti prima di sformarlo.

10 commenti:

  1. Ma siamo davvero certi che dire tutta la verità e nient'altro che la verità sia sempre una buona cosa? La mia saggia nonna una volta mi dispensò uno dei suoi consigli pre-matrimoniali che, stranamente, non si riferiva ad accadimenti scabrosi.....mi disse che c'è qualche caso in cui non è bene dire esattamente come stanno le cose. Direi che i libri per bambini che hai trovato in libreria rientrino nella categoria delle cose che è meglio tacere o che comunque sarebbe meglio affrontare direttamente piuttosto che lasciare il compito alle pagine di un libro....Preferisco pensare che per i bambini sia meglio leggere "piccole donne", "piccole donne crescono", "piccole donne invecchiano" (titolo di mia pura invenzione ma che completa egragiamente la saga), piuttosto che resoconti dettagliati di tutte le tragedie della vita.

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  2. Sono d'accordo con voi!...i bimbi di oggi hanno tutta la vita davanti..per scoprire in che razza di mondaccio viviamo! Claudia non preoccuparti..ai vostri futuri pargoli regalerò solo le storielle della mia amata Pimpa oppure dei mitici Sandrino e Zigo Zago.. o ancora i libricini "di poche parole" ma pieni di disegni meravigliosi - sempre di Altan - (vedi "Nuota pesciolino!", "Viene l'autunno" che ho da poco regalato al mio piccolo cuginetto modenese)..
    I libri servono per sognare (a quell'età, poi, non ne parliamo)..e poi..Piccole donne tutta la vita!
    Baci

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  3. Piccole donne tutta la vita...
    Scusa, e ai maschi?

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  4. maschi??? e chi sta prendendo in considerazione i maschi??? al limite si possono accettare i 3 moschettieri!

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  5. In effetti si corrono grossi rischi a volere essere eccessivamente progressisti! La mia esperienza di mamma è quella di dare le informazione quando si presentano le occasioni, ma soprattutto quando sono i bambini a chiederle. Sicuramente i miei figli avranno molto da criticare, ma ho provato ad essere equilibrata. Buona la ricetta del dolce, ma mi piacerebbe di più un bel dolce secco siciliano. A proposito ho comprato, non sono tanto brava da prepararli io, i quaresimali che trovo buonissimi da mangiare.....non solo in quaresima. Baci
    P.S. Anche io che ho qualche annetto più di voi sono cresciuta con la lettura e i sogni di Piccole donne etc.

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  6. E' vero. Che Babbo Natale non esiste, è bene che lo scoprano da soli. Però tutte ste "piccole donne" non è che sia la ricetta migliore. Con parsimonia, qualche Tex o Diabolix, e mi fermo qui, male non fa. I risultati non sono poi cosi deleteri(io ne sono un esempio. O no!)

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  7. E' vero la passione per la lettura tu "femme du chef" l'hai sempre avuta. Quante volte hai letto GIOVANNA ALL'ASSEDIO DEL CASTELLO?

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  8. Mi sembra che i grandi classici della letteratura d'infanzia vincano sempre, per lo meno nella memoria individuale. E mi dispiace che non ci sia un equivalente di "Piccole Donne" per i maschi, ossia un simbolo per generazioni e generazioni di piccoli lettori. Ma i vari "Libro della giungla", "Piccolo lord", "Tre moschettieri", "Kim", "Ventimila leghe sotto i mari" non vi bastano? (o anche questi li abbiamo letti solo noi femminucce?!?!)
    ;-)

    ps: Per sempre viva "Giovanna all'assedio del castello"!!!

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  9. non so se sono del tutto d'accordo con voi. anch'io sono della scuola "a domanda rispondo" ma quando le domande arrivano rispondo sempre in modo non edulcorato. spesso sono proprio i bambini a chiederci la verità, e capiscono subito quando stiamo indorando loro la pillola.
    e comunque osservandoli con attenzione si capisce di cosa hanno bisogno.
    spesso poi gli indoriamo la pillola perché siamo noi i primi ad avere paura del loro dolore, e anche questo non è giusto. è l'adulto che non deve avere paura, e deve accollarsi anche la loro sofferenza, che devono avere il diritto di esprimere.

    non so se mi sono spiegata.

    con tutto ciò ho letto un sacco di volte piccole donne...

    e mi piace molto il plum cake!

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  10. ciao Gaia e grazie per aver lasciato un commento così interessante, ti sei spiegata benissimo!
    In effetti sia tu che Rosalba, che mi sembrate essere le mamme più esperte della combriccola, consigliate di rispondere sempre alle domande dei bambini senza edulcorare la verità... ci sarà un motivo, no? Forse, anche se sono alti poco più di un metro, i bambini sono molto più cresciuti di quanto noi adulti non li vogliamo vedere, quindi in grado di capire la verità in tutta la sua pienezza.

    Restano però le mie perplessità sulla collana di libri francesi di cui sopra, non mi convincono del tutto.

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