martedì 25 marzo 2014

Una vacanza a Tenerife


Le vacanze fuori stagione sono una genialata. Vi avevo raccontato di come un’insolita vacanza scolastica ci avesse portati a fine febbraio su un aereoplano, direzione Tenerife.
Quattro ore di volo e un’ora di fuso orario indietro ed eccoci sull’isola più grande delle Canarie, per certi versi uguale a come la immaginavamo per altri invece molto diversa.

Nera, con il vulcano El Teide che tutto domina ed è presente anche quando non lo vedi. Fai una passeggiata per mettere i piedi nell’acqua e ti ritrovi il vulcano anche lì, nei finissimi granelli neri che ti avvolgono i piedi e ti faranno compagnia per diversi giorni. Lo senti sotto i piedi quel terreno diverso, umido e soffice, che ti sostiene e sul quale sembra di rimbalzare.


Tenerife ventosa, da morire. Un paradiso per quell’umanità variegata e divertente fatta di surfisti e kitesurfisti di tutte le età che girano il mondo per seguire le onde. Pelli abbronzate e occhi segnati dal troppo sole, salsedine e libertà.


Tenerife a un tiro di schioppo dall’Africa, eppure così europea e addomesticata (in alcuni angoli pure troppo) per accogliere in questa stagione i tanti arzilli turisti che fuggono le rigide temperature invernali alla ricerca di un rassicurante tepore.


Tenerife e una settimana senza il wifi, un’esperienza paradossale. Sconnessa da tutto e tutti, ho trovato la perfetta connessione con me stessa, con il tempo della mia famiglia.


Vacanza è anche la liberta di prendersi un break dai fornelli. Organizzare il pranzo al sacco per i piccoli e fare gli adulti improvvisatori, che pranzano ogni giorno fuori, un po’ dove capita e all’orario che viene.


L’isola non offre un ventaglio gastronomico grandissimo ma alcune tipicità meritano l’assaggio: le papas arrugadas (piccole patate cotte con la buccia nel sale), le croquetas di pescato (una delizia che mi ha tanto ricordato quelle siciliane), il mojo verde o rosso che è una salsa saporita accompagna le tapas, i pimentos del piquillo, la tortilla, il formaggio di capra. Piatti da condividere, ordinare per gola e mangiare senza fretta su un tavolino di plastica bianca, guardando il mare attraverso gli occhiali da sole.


Info utili 
Arrivate all’aeroporto di Tenerife Sur. Noi abbiamo volato con Ryan Air e, anche se non è il top della comodità, il rapporto qualità/prezzo è sempre buono.

Una macchina a noleggio vi darà la libertà necessaria per esplorare l’isola senza dipendere dai mezzi pubblici. All’arrivo in aeroporto troverete gli sportelli di tutte le principali compagnie di noleggio auto: ci siamo trovati bene con la locale Cicar che ha prezzi più contenuti delle altre, prenotando online la macchina prima di partire è andato tutto bene all’arrivo. Unica pecca i seggiolini per i bambini che abbiamo dovuto montare noi e non erano pulitissimi.

Per dormire non avete che l’imbarazzo della scelta, vi basterà consultare i principali siti di affitto case vacanze (Homeaway o Airbnb) per farvi un’idea. Se viaggiate in coppia o in compagnia di amici, troverete tanti piccoli appartamenti vicinissimi alla spiaggia di El Medano e l’atmosfera vacanziera e un po’ hippie di quell’angolo di isola calzerà a pennello al vostro soggiorno. Se viaggiate in famiglia il mio consiglio è di scegliere una soluzione appena fuori dal centro di El Medano, che rimane comunque raggiungibile a piedi, in modo da avere un po’ di tranquillità in più. Sconsiglio di dormire nelle più turistiche località di Los Cristianos, Los Gigantes perché rischiate di ritrovarvi in un palazzone schiacciato tra il mare e la montagna, non credo sia il luogo più adatto per un momento di relax.

Per mangiare non abbiate timori e provate, sedetevi e lasciatevi ispirare dai menù. I camerieri, di solito gentili e comunicativi indipendentemente dalla lingua che usate per rivolgervi a loro, vi sapranno spiegare cosa si cela dietro a tanti nomi sconosciuti. I prezzi sono sempre buoni, fate attenzione solo ai bar più turistici (riconoscibilissimi dai cartelli che pubblicizzano “English breakfast” a base di eggs, bacon and beans) che offrono cibo mediocre e prezzi gonfiati rispetto a quelli locali.

Qualche indirizzo da provare:
  • 23° Bar Luis – Los Gigantes (nella piazzetta davanti la chiesa) 
  • La lata del gofio – El Medano Paseo de Marcial Garcia 23 
  • El Timon – El Medano (è di fronte la lata del gofio!)

4 commenti:

  1. Che vacanza stupenda! io da piccola andavo tutti gli anni con i miei!bei ricordi!
    http://duecuoriinpadella.blogspot.it/

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    1. ciao Alexandra, bella davvero Tenerife!
      spero anche io che minichef, come te, possa in futuro avere un bel ricordo di questa vacanza familiare.

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  2. Ciao cara! Che bello, ho passato la pausa caffé a Tenerife: grazie! Ci sono stata parecchi anni fa e mi piacerebbe tornare... Un abbraccio
    simo

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    1. Ciao Simo, sono contenta di averti tenuto compagnia!
      un abbraccio e a presto :)

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