giovedì 18 ottobre 2012

Dissertazioni carnivore (e un hamburger di pollo)

Non trovate che ultimamente l’hamburger sia sulla cresta dell’onda? 

Questa settimana la chiusura del Mc Donald’s in Galleria Vittorio Emanuele a Milano ha scatenato amanti e detrattori del celebre fast-food (i primi in fila per un panino gratis, i secondi a brindare per l’avvenuta liberazione di un luogo simbolo di Milano), ha conquistato la prima pagina dei quotidiani e fatto chiacchierare un po’ tutti (ieri sera nella trasmissione di Fabio Volo su Rai Tre ho visto un’esperta d’arte fare parallelismi tra le immagini della fila in Galleria e alcuni quadri futuristi di Boccioni sugli stati d’animo. Sarà…).

Sempre più spesso, poi, mi capita di leggere recensioni di nuovi locali e immancabilmente tra i piatti di punta c’è l’hamburger. Destrutturato, reinterpretato, stravolto, vituperato, il “panino con la polpetta” è entrato nelle carte di ristoranti, bistrot e bar che si contendono appassionatamente il titolo per il miglior hamburger di xxx (mettete voi la città che preferite).

Al di là degli ingredienti usati e di come la creatività degli chef si applichi al panino più famoso del mondo, sapete cosa mi piace della nouvelle vague hamburgeriana? Osservare come lo mangiano le persone (lo so, sono contorta)!

Ho iniziato a farci caso a Parigi, dove la moda dell’hamburger gourmet è scoppiata diversi anni fa. Complice la mia preziosa amica americana mi sono accorta che i francesi l’hamburger NON lo mangiano con le mani. Servitegli un cheeseburger e li vedrete destreggiarsi abilmente con coltello e forchetta tra strati di pane, carne, cetriolini e salse. Tagliano, assemblano e costruiscono un perfetto boccone, sintesi dell’hamburger. E il piacere di addentare, di affrontare coraggiosamente salse colanti e fuggenti, che fine fa? 
Hamburger in un bistrot parigino: rigorosamente accompagnato da forchetta e coltello!
Personalmente penso che, se hamburger deve essere, devono essere soddisfatte almeno due condizioni:
  • che sia buono veramente (niente pane di plastica e carne dura e stracotta) e non mi faccia compagnia per le successive dodici ore, trasformando i miei sogni in incubi carnivori;
  • che lo si mangi con le mani dall’inizio alla fine. 
Sarà un retaggio di Palermo – dove il “panino a carne” si mangia per strada, in piedi e quindi si fa così e basta – ma non potrei fare altrimenti. E voi? Avete mai fatto caso a come mangiano l’hamburger i vostri vicini di tavolo? Ci sono connessioni sociologicamente interessanti tra nazionalità e approccio al panino?

Avete approfittato della nuova notorietà dell’hamburger e scoperto imperdibili panini? Bene, ditemelo!!! Prometto che andrò in missione ad assaggiarli tutti :-)



Intanto, ma solo perché oggi sono buona, l’hamburger l’ho preparato io: è di pollo e prosciutto, leggermente aromatizzato al limone e accompagnato con pomodoro e lattuga. La ricetta la trovate come ogni mese sulla mia rubrica “Ricette dal mondo” su Bilingue per Gioco.

6 commenti:

  1. In Irlanda spesso lo mangiano con forchetta e coltello, cosa inconcepibile. Però siccome è un piatto "gourmet" nel senso che non lo trovi solo al fast food e anzi ci sono dei locali in cui si mangia solo ed esclusivamente hamburger di tutti i tipi è anche un piatto posh da mangiare con coltello e forchetta. Io non lo posso mangiare ma quando potevo me ne infischiavo del galateo, altro che coltello... mani unte e bisunte! :D

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  2. Io a volte rischio di essere un po' francese con gli hamburger. Taluni sono tanto gourmet che li trovi più pratici da affrontare con le mani.
    Ultimamente io e una cara amica abbiamo l'abitudine di dividerci un veggie burger fatto di melanzana assieme ad un birra. Beh la birra una a testa ovviamente :)

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  3. Questo post casca a fagiolo!!! La mia passione per i Burger (Hamburger presuppone la presenza di ham, che però non è necessariamente prevista) è da sempre ai massimi livell, ma dopo l'ultimo viaggio negli States è diventata una vera obsession!

    In particolare grazie al locale dei miei amatissimi parenti a Cleveland, il Wexler's: il menu è ricco si prelibatezze, il cuoco (Mike, un mito) un vero artista (prepara una Cole Slaw megnifica)...e la sezione Gourmet Burger è davvero speciale!

    www.wexlerstavern.com/menu.html
    www.facebook.com/wexlers?fref=ts

    Io ho assaggiato il Wexler's e il Tavern Burger (oltre alle Ribs con BBQ sauce, fried chicken wings e altre amenità), serviti con deliziosi pickles, french fries come dio comanda e accompagnate da birre ale/strong ale - rigorosamente brewed in Ohio - dal gusto intenso...

    Mio malgrado non ho avuto il tempo di assaggiare anche il The Dominator (ricetta del mio cuginetto 12enne Dom, per gli amici Mimmo ;-)), forse potrei cimentarmi in una riproposizione italiana...Anche se, dopo un confronto approfondito, siamo giunti alla conclusione che in Italia (non so se anche in Francia) tendiamo a utilizzare una diversa tipologia di carne. E' per questo che oltreoceano i burger risultano sempre più saporiti, almeno per me (senza lo sgradevole effetto forget-me-not, che anche io detesto). Credo che la loro 'polpetta' provenga da animali più 'adulti' del nostro manzo e contenga una percentuale di grasso maggiore. Tu che ne pensi, è possibile che sia così?

    Infine, condivido pienamente l'obbligo di utilizzo delle mani!!! Secondo me cambia proprio il sapore se lo si mangia con forchetta e coltello!!!

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  4. La penso esattissimamente come te!!! Niente pane di plastica, carne terribile, memoria storica nella pancia!
    E poi....mangiare un panino con coltello e forchetta è una cosa che non si può sentire..... :-)
    Non ho mai fatto caso alle abitudini delle altre popolazioni in fatto di hamburger, ma d'ora in poi ci farò caso! Intanto ti rubo una patatina :)

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  5. Vero Claudia! Qui lo mangiano con la forchetta e coltello. Io, vado di mani, mi pare ovvio :-)

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  6. durante il mio semi-breve (o semi-lungo) soggiorno torinese, ho scoperto un paio di posti degni di nota che hanno rivoluzionato la mia idea di hamburger che, lo ammetto, è stata troppo spesso associata all'immagine di plastica di mc donald's.

    per cui ti segnalo innanzitutto, se per caso non lo conosci ancora, il mc bun http://www.mbun.it/ slow fast food in stile piemontese, con ingredienti genuini e certificati, a km 0. ti consiglio di dare un occhio al sito e magari prima o poi... un week end insieme tra milano e torino, chissà!

    ti abbraccio,

    v

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