martedì 31 luglio 2012

L’ultimo giorno di luglio, le vacanze e un riso diverso


È l’ultimo giorno di luglio. L’estate piena sembra dover ancora iniziare; agosto ci attende con le sue giornate calde, piene di lentezza e un po’ malinconiche perché il sole ci saluterà sempre prima. Però abbiamo già dietro le spalle diverse settimane cariche di bellezza, un vero privilegio. Luglio è stato una vacanza in Francia appena conclusa, un esperimento di convivenza madre-figlio che (ancora una volta) mi rivela nuovi angoli di me stessa e mi fa conoscere quella piccola persona che fa parte integrante della mia vita da diciassette mesi.

Agosto sarà Sicilia, dopo tanti anni tornerò nel mare della mia infanzia e dell’adolescenza, sulla spiaggia delle prime cotte, dei falò a ferragosto, dei bagni a mezzanotte. Sarà mare al 100%: i capelli che diventano ricci ancor di più e sempre a posto (bisognerebbe trovare modo di trasferire i benefici del mare anche alla città), le unghie bianchissime e i piedi super abbronzati. Sarà tornare a essere figlia con la consapevolezza che oggi ciò che un tempo era la quotidianità rappresenta, per me e per loro, un privilegio e un regalo che questa estate ci riserva.

venerdì 20 luglio 2012

La tartina suprema


Chissà cosa ne penserebbe “lui” se sapesse di essere finito su una semplice fetta di pane. Certo, a fargli compagnia c’è del formaggio, una verdurina tonda e pizzicorina, un filo d’olio quello buono, una macinata di pepe (ma non troppo che altrimenti potrebbe irritarsi). “Lui” è abituato a ben altri rituali, in certi casi riceve addirittura dei titoli onorifici…

venerdì 13 luglio 2012

Summer pudding


Noto che i dolci non fanno capolino sul blog da qualche tempo. Non posso neanche accampare la scusa del forno spento dato che da quando Laria abita nel frigorifero di casa nostra tra pizze e focacce sembra la festa del carboidrato. Il fatto è che d’estate se voglio un dolce per me esiste quasi esclusivamente il gelato. Nocciola, crema, limone o pesca: datemi un cono e sono a posto. Eppure, ci sono paesi in cui il gelato non è proprio specialità nazionale e - oltre a invidiarcelo - hanno trovato delle alternative. Voi lo sapevate che il Summer pudding è un tipico dolce estivo inglese?

Io alla parola pudding associo sempre la tipica versione natalizia che sinceramente deve ancora fare breccia nel mio cuore. Troppi canditi, troppe uvette, troppo di tutto e soprattutto così compatto e asciutto che neanche la crema servita in accompagnamento riesce nel miracolo della morbidezza. Forse sono stata sfortunata, certamente non ho mai avuto l’onore di assaggiare un vero Christmas pudding fatto in casa, fatto sta che il pudding invernale per me rimane un’incognita.

lunedì 9 luglio 2012

Una serata eroica


La sfida stavolta non è stata semplice.

Non parlo dell’instachallenge #amorsi organizzato da Zelda was a writer, dei dieci giorni di foto scattare in posizioni assurde o degli appelli in perfetto stile miss lanciati su vari social network per far votare le foto. Questa era la parte ludica che mi ha permesso di conoscere nuove persone, scoprire sguardi pieni di poesia e bellezza, divertirmi obbligando famiglia e amici a mettersi in posa.

Fatto tutto ciò il meritato premio è stato poter andare a “Le Grand Fooding Milano - Pelle all’arrabbiata”: cibo, chef internazionali, amiche che non vedo da un po’ e nuove amicizie. Tutte le premesse giuste se non fosse per un piccolo dettaglio; qui non si scherza, si parla di street food e chef tatuati, ragazzi à la page e uomini arrabbiati, roba da duri mica per stomaci da signorine.

venerdì 6 luglio 2012

Rotelle sperimentali (e vi presento SOSBlogger)


Le avventure con il lievito madre continuano senza sosta. Dopo quindici giorni ho già rinfrescato, impastato, infornato – con un po’ di coraggio visti gli oltre trenta gradi – e fatto calcoli matematici per determinare la giusta proporzione tra farina, acqua, lievito madre. Come se non bastasse, mi è stato intimato dalle professioniste degli impasti di trovare SUBITO un nome per la mia pasta madre. Inizialmente un po’ perplessa, mi sono lasciata trascinare dalla “lievito madre mania” e la mia bizzarra mente ha partorito il nome perfetto; la pasta madre si chiama “Laria” in onore del lago dove l’ho rinfrescata per la prima volta e poi perché non è proprio bella quindi l’aggettivo laria (che in dialetto siciliano vuol dire brutta) le calza a pennello!

Nomi a parte, la piccola Laria si sta comportando molto bene ha già affrontato uno spostamento, si prepara a una lunga estate calda e intanto mi asseconda nei primi esperimenti. Ho scelto di rinfrescarla seguendo il criterio “stesso peso di farina e mezzo peso di acqua” e sembra funzionare.