lunedì 30 agosto 2010

A passeggio nell'orto di Marie Antoinette

Ultime giornate di agosto, l'estate scivola via in maniera quasi inaspettata, direi quasi in punta di piedi. Non so ancora cosa mi attende (o cosa mi attendo) nell'autunno che inizierà a breve. Ciò che è certo è la voglia di approfittare di ogni singolo momento libero per fare, rifare, vedere, odorare, gustare. Voglia anche di ritornare a essere turista in una Parigi che adesso conosco abbastanza bene, mai troppo però!

Prima tappa dei miei giri turistici è stata Versailles, con il desiderio stavolta di perdersi nei giardini e cercare di soffermarsi per quanto possibile sugli angoli meno visibili. Il cielo non prometteva niente di buono ma per fortuna siamo stati risparmiati: niente pioggia e temperatura ideale per una'escursione nella natura.

Abbiamo fatto anche le visite d'ordinanza nei palazzi (quella sopra sono io che esploro le cucine del Petit Trianon dove venivano riscaldate le pietanze destinate ai banchetti privati di Marie Antoinette), ma la parte più bella è stata la lunga (lunghissima... chef?!?!) passeggiata tra fiori, piante e sentieri.

E tra le costruzioni dell'Hameau, il piccolo villaggio rurale che Marie Antoinette si fece costruire per provare i piaceri della vita contadina (?), abbiamo trovato piccoli lembi di terra coltivati a pomodori, melanzane, peperoni. Purtroppo sono più decorativi che altro, le piante - seppur curate dai giardinieri - sono lasciate crescere a dismisura e i frutti lasciati lì sui rami o destinati miseramente a cadere per terra, troppo maturi. Mi veniva quasi voglia di prendere forbici e cesto di vimini e cominciare la raccolta, chissà che parmigiana regale ne sarebbe venuta fuori!

A stemperare l'effetto "Disneyland" che sinceramente fa il villaggio ci sono i teneri animali della fattoria. La Ferme, oggi destinata ad attività didattiche per avvicinare i bambini al mondo animale, è abitata da placidi maialini, vispe caprette e asini solitari.

Dopo otto intensissime ore siamo tornati a casa, stanchi ma direi complessivamente soddisfatti. Versailles merita sempre una visita perché, anche se rimane un po' il feeling di qualcosa di artefatto o per lo meno di molto diverso da come doveva essere originariamente, ti dà davvero la possibilità di viaggiare nel tempo. Cosa che secondo me è la parte più bella del fare i turisti.

Qualche link utile

Sito ufficiale di Versailles: http://www.chateauversailles.fr/homepage

Sito della RATP, la società di trasporti dell'Ile de France (Versailles si raggiunge facilmente da Parigi con la RER C ): http://www.ratp.fr/

NB: i biglietti possono essere acquistati on line sul sito dello Château o su quello della Fnac francese, così facendo vi risparmierete una coda lunghissima alla biglietteria del castello.

2 commenti:

  1. Carissima Femme!! non sai quanto mi sarebbe piaciuto bighellonare insieme per l'orto di Marie Antoinette! mille mille baci!

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  2. Grazie Sara! Quando vuoi io sono qui per trasformarmi nella guida turistica più organizzata e dittatoriale del mondo (riporto quanto mi è stato detto recentemente ;-)

    Baci

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