martedì 4 maggio 2010

Le lenticchie della Rentrée

L'anno scolastico francese è costellato di vacanze, almeno così mi sembra. Oltre alle canoniche vacanze estive e natalizie, le scuole chiudono per quindici giorni a cavallo di ottobre (Vacances de la Toussaint), tra febbraio e marzo (Vacances d'hiver) e a fine aprile (Vacances de printemps). Spesso insieme a bambini e ragazzi vanno in vacanza anche i genitori - non chiedetemi come possano farlo... - quindi queste settimane rappresentano un momento di stacco importante nella vita di tutta la famiglia. Da qui l'origine di un fenomeno sociale che mi affascina: la Rentrée.

Letteralmente vuol dire rientro nel proprio luogo di residenza e comporta il ritorno alla normale vita quotidiana. Personalmente trovo la Rentrée un'abile manovra di marketing sociale, se così si può definirla. E' fisiologico che dopo qualche mese di lavoro e/o di scuola ci si senta stanchi e demotivati. Una pausa rinfranca lo spirito, ridona senso al proprio trantran e poi...zac, la Rentrée! Questa semplice parola fa molto di più d'interminabili sessioni di automotivazione, crea un nuovo punto di partenza e prospetta obiettivi a breve termine da raggiungere che, inevitabilmente, sembrano più facilmente a portata di mano. Un ardore inaspettato s'impossessa di grandi e piccini, volti abbronzati e sereni tornano a passeggiare per gli arrondissement...ah la Rentrée!!!

Non so ancora se quest'abile trovata funzioni solo sulla psicologia dei cugini francesi, noi quest'anno abbiamo saltato le Vacances de printemps perché lo chef lavorava (in fin dei conti i bisogni alimentari di parigini e turisti non si fermano). Indirettamente però una leggera ventata d'ottimismo mi è arrivata. Pertanto, vuoi l'aria estiva delle scorse settimane, vuoi il pensiero che il prossimo stacco sarà quello che mi porterà in Italia, ieri - Il Giorno della Rentrée - sono andata a fare un minimo di spesa per preparare una cena dai sapori e profumi estivi. Avevo già in mente un'insalata colorata piena di quei verdi variopinti che saziano gli occhi ancor prima del palato, ma non essendo giornata di mercato ho dovuto dirottare la mia passeggiata sul supermercato della porta accanto. Orrore!!!!

O dalle vacanze è rientrata in città un'orda di barbari, o improvvisamente la Francia è stata minacciata dagli alieni e io non ne sapevo niente. Sconsolatissima, ho alzato gli occhi al cielo e anche il meteo mi è sembrato coerente con i miei sentimenti: temperatura in picchiata (-15 gradi rispetto alla media della scorsa settimana) e una fastidiosissima pioggia (la classica assuppaviddanu). Risultato? Ho ripiegato su quanto già presente in dispensa e ne è venuta fuori una zuppa di lenticchie lastminute che ha riscaldato la serata e soddisfatto le pance.

Oggi però torno al supermercato, forse è il caso di iniziare le scorte per la prossima Rentrée.

Zuppa di lenticchie

Ingredienti

500 gr di lenticchie piccole (io ho usato una varietà francese bruna, ma vanno bene anche altre lenticchie purché siano piccole e carnose)

100 gr carota (una grande)

100 gr sedano rapa (è stato un valido sostituto del sedano che non avevo) o di sedano

100 gr cipolla bionda (una piccola)

80 gr scalogni (circa quattro)

2 spicchi d'aglio privati del germe

2 foglie d'alloro

1 bicchiere di vino bianco secco

2 cucchiai da tavola d'olio extravergine d'oliva

1,5/2 lt acqua o brodo vegetale (3 o 4 volte il volume delle lenticchie che cucinate)

sale, 1 peperoncino

Tagliare a cubetti piccolissimi (brunoise) la carota, il sedano rapa, la cipolla e gli scalogni. In una capiente casseruola scaldare a fuoco vivo l'olio poi aggiungere cipolla e scalogni a imbiondire, 1/2 bicchiere d'acqua e fare sfumare. Aggiungere sedano, carota e aglio lasciandoli rosolare bene, versare poi il bicchiere di vino e unire un peperoncino intero e le foglie di alloro. Fare evaporare il vino e aggiungere le lenticchie a insaporire, mescolando con un cucchiaio di legno (come si fa per il risotto).

Dopo qualche minuto le lenticchie saranno belle lucide, aggiungere quindi un po' d'acqua (o meglio brodo vegetale), il sale e portare a ebollizione. Coprire con la rimanente acqua, abbassare la fiamma affinché le lenticchie continuino a sobbollire e far cuocere per circa 45 minuti. Assaggiare per regolare di sale e eventualmente proseguire la cottura per un massimo di 1 ora. Servire la zuppa calda o tiepida a seconda dei gusti.

3 commenti:

  1. magari un po' di vacanze anche qui...
    noi invece, ligi al calendario italiano, abbiamo abilmente rinunciato ai classici ponti da 25 aprile e 1 maggio (tutti di sabato e domenica!!!)
    e ora...si lavora...

    però ci consoliamo con temperature da bagno a barcarelloooooo!!!!

    :)

    P.S. buone le lenticchie....

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  2. Bene, ho finalmente la ricetta scritta del vostro mitico piatto di lenticchie che ho avuto il piacere di gustare: veramente buono e con qualcosa in più rispetto alla nostra classica zuppa. Baci e sempre bravissima

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  3. Forse anche a Roma c'era la Rentrée e io non lo sapevo..Ieri sono andata a fare la spesa...e il reparto frutta e verdura mostrava poca frutta (ammaccatella.. oppure micro cestini di fragole al comodo prezzo di un diamante grezzo) e poca verdura (sono riuscita ad accaparrarmi l'ultimo cespo di lattuhina)..Morale della favola: 3 mele fuji "sgummate" e una lattughina malandata.. Eh..non ci sono più i mercati di una volta!

    Cla' grazie per la telefonata..sei stata preziosa! (o..mal comune mezzo gaudio??) :p
    Baci, buona giornata

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